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Arriva AppTaxi, un'altra risposta dei taxi a Uber

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Arriva AppTaxi, un'altra risposta dei taxi a Uber

Il servizio UberPop è stato bloccato ieri da una sentenza del tribunale di Milano. Adesso seguiranno ricorsi, nuove sentenze, nuove polemiche. Ed è oggettivamente difficile credere che la lotta fra Uber e i tassisti si sia chiusa. Anche perché la società californiana ha già chiarito che presenterà ricorso. Su questo fronte, insomma, sarà un'estate caldissima. C'è un dato, però, che emerge da questa storia, e prescinde dalle polemiche e dalle posizioni. Il mondo dei taxi ha capito che la battaglia contro Uber non può essere combattuta solo al livello giuridico. C'è un gap tecnologico enorme da colmare. L'innovazione è l'unica strada da seguire per evitare che il settore diventi preistoria e venga cannibalizzato da nuove realtà più competitive.

Solo qualche giorno fa scrivevamo di MyTaxi e del suo approdo a Milano. Oggi, invece, è la volta di AppTaxi, un nuovo servizio che sarà presentato ufficialmente fra qualche settimana ma che è già attivo. L'applicazione, disponibile sia sullo store di Apple che sue quello di Android, è molto simile a quelle già presenti sul mercato. Ma AppTaxi può vantare di un paio di punti di forza. Il primo è quello relativo alla diffusione. Il servizio, infatti, è nato da una cooperativa di Taxi che è presente un po' in tutta Italia: da Miliano a Roma, fino a Bologna, Firenze, Modena, Siena, Arezzo, Cagliari e a tutta la regione Veneto.

Sono cinquemila le vetture disponibili, un numero inferiore a quello che mette a disposizione un'altra App, IT Taxi, che copre la penisola con diecimila auto in circa 40 città diverse. Ma quelli di AppTaxi puntano molto sul livello tecnologico, dettaglio che in questo momento può fare la differenza. Prenotando una corsa attraverso la App, è già possibile pagarla con carta di credito (che per quanto possa sembrare banale appartiene alle arretratezze del mondo dei Taxi italiani, nda). Ma a breve saranno disponibili altri metodi di pagamento: da Bit-coin ad Apple Pay.

Diffusione e innovazione, insomma, sembrano essere le prime risposte dei Taxi a Uber. Il capitolo relativo alle tariffe, invece, rimane inchiodato ai vecchi principi. Anche qui serviranno le giuste correzioni per rimanere competitivi in un mercato sempre più agguerrito. Ma questa è un'altra storia.

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