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Fiumicino, da mezzanotte operatività ridotta del 20%. Indagato…

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dopo l’incendio all’aeroporto

Fiumicino, da mezzanotte operatività ridotta del 20%. Indagato l’ad Lo Presti

Dalla mezzanotte di oggi è ridotta del 20% l'operatività dell'aeroporto di Fiumicino. Lo comunica l'Enac, la cui decisione è stata presa in coordinamento con il gestore aeroportuale AdR (Aeroporti di Roma), l'Enav, le compagnie aeree interessate e gli operatori. La riduzione, temporanea, è stata decisa a seguito del provvedimento di sequestro preventivo del Molo D dello scalo da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia. L'operatività dello scalo sarà quindi all'80% rispetto alla normale capacità operativa, che nei giorni scorsi era tornata al 100%, dopo l’incendio che il 7 maggio ha devastato il terminal C.

Procura: sequestro molo D per tutela salute
La procura intanto ha disposto il sequestro preventivo del molo D del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino per la «persistente inosservanza da parte dei datori di lavoro delle disposizioni previste dalla legge a tutela della salute dei lavoratori, culminata, nonostante apposite prescrizioni e diffide della Asl Rmd, nella riapertura, in data 17 maggio, della zona interdetta del molo D». Lo ha precisato il procuratore della repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola.

«No diossina in motivi sequestro»
«È totalmente infondata la notizia di stampa secondo cui il sequestro preventivo del molo D del terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino sarebbe stato determinato da una presenza di diossina 10 volte superiore ai limiti di legge» ha precisato però, in una nota, il capo della procura di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, che assieme al pm Valentina Zavatto indaga sul rogo che ha distrutto mille metri quadrati del terminal. Quanto alla diossina, si precisa che la sua presenza, così come quella di altri inquinanti, «è stata riscontrata da alcune rilevazioni dell'Arpa del Lazio ma è tuttora oggetto di valutazione sanitaria da parte delle autorità competenti e non rientra nelle motivazioni del decreto di sequestro».

Indagato l’ad Lo Presti
C'è anche l'ad di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti, tra gli indagati della procura di Civitavecchia nell'ambito dell'inchiesta sul rogo nel Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Il reato ipotizzato è violazione della normativa sulla sicurezza dei lavoratori.
L'ipotesi di accusa nei confronti di Lo Presti sarebbe legata all'impiego del personale, nei giorni successivi all'incendio che ha devastato mille metri quadrati dell'area commerciale del Terminal 3, in violazione delle norme in materia di tutela della salute. Almeno 150 lavoratori hanno recentemente lamentato problemi respiratori e alla pelle.

Indagate cinque persone per il rogo al Terminal 3
Oltre a Lo Presti la procura di Civitavecchia ha iscritto nei giorni scorso 5 persone nel registro degli indagati della nell'ambito dell'inchiesta sul rogo che, tra il 6 e 7 maggio scorso, ha distrutto il Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. L'ipotesi di reato è concorso in incendio colposo. I cinque sono dipendenti della ditta che aveva in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell'aeroporto.


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