Italia

Mafia Capitale, Buzzi ai giudici: Carminati brava persona. Cei:…

  • Abbonati
  • Accedi
dopo la nuova ondata di arresti

Mafia Capitale, Buzzi ai giudici: Carminati brava persona. Cei: vicenda vergognosa

Mentre il prefetto di Roma Franco Gabrielli dice di aspettare la relazione della commissione nominata dopo la prima inchiesta Mafia Capitale per formulare le proprie osservazioni al ministero dell’Interno, l’assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella, avverte: «Commissariare Roma sarebbe un salto nel buio tremendo, ci sarebbero tantissime persone da sostituire, più di 500, e si butterebbe Roma nel baratro, anche perché se non si cambia il sistema il rischio è di ritrovarsi in una situazione simile». E la Cei, la Conferenza episcopale italiana, attacca: «Vicenda vergognosa». Dai verbali emerge intanto che Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, ha difeso a spada tratta il socio Massimo Carminati (ex Nar, accusato di aver fatto parte della Banda della Magliana) definito «una brava persona». E ha aggiunto: «Con me si è comportato sempre bene»

Sabella: «No condizioni per sciogliere il Comune per mafia»
Sabella, voluto in Giunta dal sindaco Ignazio Marino nella casella della Legalità subito dopo la prima ondata di arresti, ha spiegato ai microfoni di Radio Cusano Campus: «Il problema è quando si fa questa fotografia, se nel momento in cui è sorta la criticità o adesso: se la facciamo adesso non ci sono, a mio giudizio, le condizioni per il commissariamento». Il magistrato, ora in aspettativa, ha fornito qualche cifra: «Un commissario oggi dovrebbe venire a sostituire 526 persone. Cerchiamo di essere realisti. Stiamo parlando di 15 presidenti di Municipi, 25 consiglieri e 6 assessori per Municipio, 48 consiglieri comunali, 12 assessori della giunta e un sindaco». Non solo. «Ciò che è emerso da quest’inchiesta - ha affermato - è che il principale marcio si annidava, in parte nella politica, ma soprattutto nella macchina amministrativa. Se mandi a casa la politica e tieni la macchina amministrativa che cosa hai risolto?».

Gabrielli: «Ci sono coop da commissariare»
Dal canto suo il prefetto, intervistato a Sky Tg24, ha sottolineato che «forse nel nostro Paese determinate situazioni hanno raggiunto livelli intollerabili» e servirebbe qualche «strumento più incisivo: ci vorrebbero più bisturi e meno aspirine». Da un primo vaglio degli atti trasmessi dalla Procura, ha detto Gabrielli, «ci siamo accorti che circa 1.300 migranti sono gestiti da cooperative sulle quali dovremo necessariamente intervenire. Siamo in contatto con il presidente Cantone e con la sua struttura, proprio perché credo che l’unica prospettiva sia quella del commissariamento».

«Il Comune? Aspetto la relazione»
Diversa è l’ipotesi di sciogliere il Comune. «Aspetto la relazione della commissione di accesso, nominata già dopo la prima inchiesta, fiducioso di poterla leggere pagina dopo pagina. Poi avrò 45 giorni di tempo per formulare le mie osservazioni e proporre al ministro dell’Interno le mie osservazioni, e se ritengo o meno ci siano gli estremi per richiedere lo scioglimento del Comune di Roma». Certo, ha aggiunto il prefetto «il quadro che esce fuori è estremamente desolante, con una pubblica amministrazione che si è prestata all’attività criminale di un gruppo che aveva compreso la possibilità e le debolezze della macchina e di chi aveva responsabilità in ambito politico».

Buzzi ai giudici: Carminati brava persona
Intanto, dai verbali di interrogatorio emerge che Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane, durante un'udienza davanti la sezione misure di Prevenzione del tribunale di Roma, ha difeso a spada tratta il socio Massimo Carminati (ex Nar, accusato di aver fatto parte alla Banda della Magliana), definito «una brava persona». E ha aggiunto: «Con me si è comportato sempre bene». Poi ha spiegato: «Ammettendo che ci sia stata corruzione, questa riguarda solo il 3 per cento del fatturato della cooperativa. Quindi poca cosa».

Serracchiani in Campidoglio: «Convinto supporto a Marino»
In Campidoglio stamane è arrivata la vicesegretaria Pd, Debora Serracchiani, per incontrare Marino. Nessun dubbio sul sostegno a Marino: «Il Pd nazionale supporta fermamente e convintamente l’azione di Ignazio Marino come quella di Nicola Zingaretti», ha sottolineato Serracchiani. Difendendo il partito: «Il Pd ha agito molto prima che lo facesse anche la magistratura: nessuno di chi non doveva è rimasto al suo posto».

Cei: gestione accoglienza senza credibilità
Di «vicenda vergognosa» ha parlato monsignor Guerino Di Tora, presidente della commissione episcopale per i migranti della Cei, monsignor Guerino Di Tora, che ha sottolineato: «Per la mancata credibilità della forma di gestione delle strutture di accoglienza dei rifugiati nel nostro Paese, alla luce della vergognosa vicenda di “mafia capitale”, il rischio è che l’Italia rimanga ulteriormente sola nella gestione dell’accoglienza». Vanificando il successo di essere riuscita a coinvolgere nelle azioni di salvataggio e di solidarietà l’Unione europea.

Cantone: avviato iter commissariamento appalto Cara Mineo
«Poco meno di un'ora fa ho notificato l'apertura del procedimento per l'iter di commissariamento dell'appalto da 100 milioni alle cooperative coinvolte in Mafia Capitale per la gestione di alcuni servizi al Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Mineo (Catania)». Così Raffaele Cantone, Presiedente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, a 'Otto e mezzo' su La7.

© Riproduzione riservata