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Pitruzzella (Antitrust): corruzione tassa occulta, serve…

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relazione annuale

Pitruzzella (Antitrust): corruzione tassa occulta, serve più concorrenza

«I principali antidoti per combattere il diffondersi della corruzione - vera e propria tassa occulta per l'economia - sono una concorrenza effettiva, la certezza del diritto e la sburocratizzazione». Lo ha detto il presidente Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nella Relazione annuale al Parlamento, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e della presidente della Camera Laura Boldrini. Pitruzzella ha evidenziato inoltre che dall'inizio del 2014 ad oggi l'Antitrust ha irrogato sanzioni per 266 milioni di euro (186 milioni nel 2014 e 80 nei primi cinque mesi e mezzo del 2015). E ha precisato che l'Authority ha concentrato la sua azione sui cartelli anticoncorrenziali. In particolare sono stati chiusi 23 procedimenti riguardanti intese e 3 per abusi di posizione dominante.

Pitruzzella: concorrenza antidoto cancro corruzione
«Il corretto funzionamento concorrenziale del mercato rappresenta uno degli strumenti più efficaci per ostacolare il diffondersi della corruzione, pervasivo cancro dell'economia» ha detto Pitruzzella, ricordando i numerosi interventi dell'Authority nel settore degli appalti. E ha aggiunto: «I principali antidoti per combattere il diffondersi della corruzione sono una concorrenza effettiva, la certezza del diritto e la sburocratizzazione, in modo tale da ridurre i margini di discrezionalità degli interventi nella sfera economica».

«Su luce-gas-acqua patologica dipendenza utente»
Pitruzzella ha ricordato che nei settori dell'energia elettrica, del gas e idrico l'Antitrust ha intensificato le iniziative per «eliminare la situazione di patologica dipendenza del consumatore dall'impresa». E ha sottolineato come ci siano «ambiti particolarmente sensibili» in cui, «in ragione della natura del servizio e delle caratteristiche del mercato, si registra un forte squilibrio nei rapporti commerciali delle imprese». Nei tre settori di cui sopra, in particolare, Pitruzzella ha ricordato che «sono stati segnalati casi particolarmente odiosi di attivazioni di forniture non richieste, di fatturazione di ingenti somme per consumi presunti, accompagnate in alcuni casi da rifiuti di rateizzazione, minacce di distacco, avvio di procedure di riscossione dei mancati pagamenti».

«Favorire rapido sviluppo banda ultralarga, ma garanzie su controllo»
Una delle sfide è «favorire il rapido sviluppo di una rete ultrabroadband, senza la quale i nuovi servizi digitali non avranno l'infrastruttura necessaria per svilupparsi». Lo ha spiegato Pitruzzella, sottolineando che serve «un'elevata quantità di banda e quindi una rete “a prova di futuro”». Tuttavia, ha avvertito il presidente dell’Antitrust, «il controllo da parte di un operatore verticalmente integrato dell'infrastruttura di rete fissa» richiede «garanzie idonee» per assicurare l'accesso alla rete agli altri operatori.

«Clima nuovo, favorisce iniziativa economica»
Bene alcune misure prese dal governo Renzi. Il presidente dell’Antitrust ha affermato che «l'apertura della concorrenza si colloca nell'ambito di un cambiamento del quadro giuridico che finalmente sta creando un ambiente favorevole all'iniziativa economica e che rimuove alcune delle principali cause del deficit di competitività».

«Nei servizi pubblico troppi ostacoli a concorrenza»
Nei servizi pubblici locali, però, «troppi sono ancora gli ostacoli che deprimono la concorrenza e l'innovazione». Una situazione, sottolinea, che crea «privilegi e rendite di posizione in favore di un numero limitato di operatori, spesso di natura politica».

«Su rating legalità imprese domande raddoppiate»
Pitruzzella ha evidenziato inoltre come sia più che raddoppiato il numero delle domande di attribuzione del rating di legalità, passando da 142 nel 2013 a 407 nel 2014, per raggiungere un picco molto elevato nei primi 5 mesi del 2015 con 605 richieste inviate all'Antitrust. Per il presidente dell'Autorità «l'efficacia del rating di legalità nella lotta alla corruzione e all'agire illecito delle imprese si è ulteriormente rafforzata con l'adozione nel febbraio 2014 del decreto interministeriale» che fissa i criteri per tenere conto di questa certificazione nella concessione di finanziamenti pubblici e nell'accesso al credito.

«Riformulare conflitto interessi»
È inoltre «indispensabile una riformulazione della nozione di conflitto di interessi, che dia rilevanza, sulla scorta della soluzioni accolte a livello internazionale, alla situazione di “pericolo”». Pitruzzella nella Relazione annuale, ha precisato che in materia l'Autorità nel 2014 ha trattato 612 casi, di cui 146 riguardanti le incompatibilità patrimoniali, 401 le situazioni di conflitto di interessi e 65 i divieti post-carica.

Boldrini: Italia in ritardo su regole lobby
L'Italia è in ritardo sulla regolamentazione dell'attività di lobbing. È il richiamo lanciato invece dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, alla presentazione della relazione annuale dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. «Più concorrenza significa, quindi, anche maggiore equità sociale. In questo senso - ha ricordato Boldrini - ho più volte richiamato l'attenzione sulla opportunità di adottare un codice etico per i deputati e sulla assoluta necessità di dotare il nostro Paese di una regolamentazione trasparente e uniforme dell'attività lobbistica, già prevista peraltro in tanti altri Paesi». In sintesi: «Abbiamo, come Italia, un evidente ritardo che va colmato».

«Un errore Internet libero e senza regole»
Non solo. La presidente della Camera ha anche chiesto regole per la Rete. «Chi parla di preservare Internet come uno spazio libero e senza regole commette un errore» ha detto Boldrini. E ha aggiunto: «Le regole già ci sono ma sono dettate da potenti soggetti economici o da Stati poco interessati ai diritti dei loro cittadini».


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