A fronte dell'emergenza immigrati sono state «intensificate al massimo livello le attività di controllo e di prevenzione sul territorio» e dall'inizio dell'anno sono stati espulsi 2.345 stranieri rintracciati irregolarmente in Italia, 3.791 sono stati respinti alle frontiere e 455 riammessi nei Paesi di provenienza. Lo ha reso noto il Viminale, sottolineando che anche i voli charter per i rimpatri sono stati continui e dall'inizio di quest'anno a oggi, sono partiti 47 voli charter per rimpatriare migranti irregolari. Dagli areoporti di Catania e di Palermo, solo nella giornata di giovedì, sono decollati due charter, il primo diretto in Egitto, il secondo in Tunisia.
La denuncia della Caritas: a sei mesi dalla domanda di asilo devono pagare per intero i ticket
«In questo momento i richiedenti protezione internazionale subiscono, per così dire, una violenza in più: scaduti 6 mesi dalla domanda di asilo, vengono considerati “inoccupati” e da quel momento devono pagare per intero i ticket sanitari», ha dichiarato il responsabile sanitario della Caritas di Roma, Salvatore Geraci. «Sono “inoccupati” perché non hanno mai lavorato, anche se nei 6 mesi precedenti non potrebbero farlo per legge. Vengono però equiparati ai cittadini italiani», ha spiegato alla Dire. «Per di più, in questa seconda fase, hanno la necessità di fare alcune indagini - ha continuato Geraci - anche se non presentano specifiche malattie, perché devono presentare alla commissione per la richiesta di asilo certificati che dimostrino che hanno subito violenze o torture e che questo è il motivo della loro fuga, per esempio. In questo momento di maggiore deliticatezza, devono pagare il ticket».
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