Nuovo affondo del premier, già sindaco di Firenze, su due “colleghi” amministratori locali, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il sindaco di Roma Ignazio Marino, da giorni al centro delle polemiche: «Si occupino delle cose concrete, dei problemi della gente, mettano a posto le loro città, sistemino la sanità. Se sono in grado di governare governino, vadano avanti, altrimenti vadano a casa». Intervistato dal Tg5, il presidente del Consiglio Matteo Renzi chiede di stoppare «telenovela continua» che vede protagonisti Marino e Crocetta, perché «la gente non si chiede se un politico resta in carica ma se risponde alle sue domande».
Piano taglia-tasse: «Rispondo agli italiani, non alla minoranza Pd»
Nel mirino del premier anche la minoranza Pd, con cui ha battibeccato negli ultimi giorni, in particolare per la sua proposta choc di abolire la tassazione sulle prima casa. Ai frondisti Renzi ha ricordato che «piaccia o non piaccia abbiamo preso un impegno con gli italiani e lo manterremo». Riferendosi al suo programma di riduzione fiscale, Renzi ha aggiunto che il premier «risponde alle esigenze degli italiani» e «non ai Fassina, ai D'Alema e Bersani, non alla minoranza Pd». Insomma, «è il momento una volta per tutte di buttar giù le tasse». Parole nette anche per Bruxelles, preoccupata per la spesa pubblica italiana dopo l’annuncio di Renzi. Noi, ha sottolineato il premier, « riduciamo il debito e manteniamo il 3% tra deficit e Pil» ma l'Europa «deve preoccuparsi di dare una mano a chi vuole ripartire e non solo fare la maestrina con la matita rossa e blu per dire cosa va bene e cosa non va bene».
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