Italia

Alessandro Gassmann scende in campo contro il degrado di Roma:…

  • Abbonati
  • Accedi
propone di pulire ognuno il proprio angolo di città

Alessandro Gassmann scende in campo contro il degrado di Roma: #Romasonoio

«Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città. Daremmo un esempio di civiltà a chi ci governa e a chi ci insulta». L’attore Alessandro Gassmann è sceso in campo contro il degrado di Roma, finito nei giorni scorsi anche sulla prima pagina del New York Times. Dall’Uruguay dove è impegnato nelle riprese del nuovo film di e con Rocco Papaleo, “Onda su Onda”, ha lanciato la sua proposta e sui social network è stato subito eletto a colpi di tweet testimonial della campagna virtuale anti-degrado rimbalzata rapidamente da Twitter sui siti di informazione. “#Romasonoio” è l'hashtag utilizzato dall'attore, che ha fatto sua l'idea già messa in campo dal RetakeRoma, l’associazione di volontari che da qualche anno ripulisce gratuitamente il degrado della Capitale. «Noi romani dovremmo metterci una maglietta con su scritto: #Romasonoio», ha scritto ancora Gassmann. «A settembre farò la mia parte. Bisogna darci tutti da fare, io non mi tiro indietro e sono convinto che è ora di rimboccarci tutti le maniche per ripulire Roma». L'attore è stato spesso in prima fila in battaglie di civiltà come quelle sui diritti dei migranti.

Favorevoli e contrari
La proposta anti-degrado ha trovato migliaia di consensi, compreso quello del sindaco della Capitale, Ignazio Marino, dell'ex sindaco Francesco Rutelli e dell'ex ministro Corrado Passera, ma ha fatto anche discutere. «Ringrazio chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della città, come RetakeRoma, e apprezzo molto l'iniziativa lanciata da Alessandro Gassmann. È importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani», ha scritto su Facebook il sindaco Marino. «Bella l'idea, ma noi paghiamo le tasse e in cambio vorremmo servizi adeguati» è, in sintesi, l'appunto dei contrari. Tra i più critici c'è un altro romano doc, il comico Enzo Salvi. «Caro Alessandro - ha scritto -, ma con quello che ci fanno pagare dovrebbero venirci a passare la cera davanti al portone. A Roma la vera immondizia sta dentro ai Palazzi». Migliaia di foto hanno invaso i social con cassonetti stracolmi, buche nelle strade e sampietrini sconnessi. E c’è chi ha puntualizzato che le tasse servono per avere servizi migliori in città. «Lavorasse chi deve lavorare - ha scritto un utente - sennò a casa. Io pago già per questo servizio». «È vero che paghiamo le tasse - ha replicato una ragazza - ma per ripartire serve una botta d'orgoglio».

© Riproduzione riservata