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Roma, ecco la nuova squadra di Marino. Ai Trasporti il pro Tav Stefano…

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rimpasto al campidoglio

Roma, ecco la nuova squadra di Marino. Ai Trasporti il pro Tav Stefano Esposito, vicesindaco Causi

È il senatore democratico Stefano Esposito, celebre per le sue posizioni contro i No Tav, a sostituire ai Trasporti il dimissionario Guido Improta nella nuova squadra di Ignazio Marino che guiderà la Capitale. Già commissario del partito per il litorale di Roma, Esposito affianca le new entry Marco Causi (deputato Pd e vicesindaco con delega al Bilancio), Marco Rossi Doria (Scuola e Periferie), ex sottosegretario all’Istruzione nel governo Letta e Luigina Di Liegro (Turismo), nipote di Don Luigi Di Liegro. Il senatore torinese, vicepresidente della commissione Lavori pubblici e comunicazioni nonché membro della commissione antimafia, è stato nominato commissario Pd sul territorio di Ostia lo scorso febbraio in seguito allo scandalo di Mafia Capitale.

Marino a Renzi: «Ha ragione, ci giudichi per i fatti»
Il sindaco di Roma Ignazio Marino prova dunque a uscire dall’angolo politico dove lo hanno stretto gli ultimi addii dei componenti della Giunta (il vicesindaco vendoliano Luigi Nieri e gli assessori Guido Improta e Silvia Scozzese, considerati i più renziani dell’amministrazione capitolina) e soprattutto il caos amministrativo in cui sembra essere piombata la Capitale, stretta tra scioperi, disservizi, degrado e strade ingombre di rifiuti. Si tratta della terza squadra di governo firmata dal sindaco chirurgo. Che al premier Matteo Renzi ha replicato così: «Renzi ha affermato anche oggi dei principi di rigore molto seri che condivido fortemente. Renzi ha ragione nell’affermare che un’amministrazione di una città, e in particolare della Capitale, vada valutata per ciò che ha fatto e per ciò che fa». È soddisfatto, Marino: «Credo ci sia una città che apprezza il nostro cambiamento e un presidente del Consiglio felice del fatto che siamo riusciti a riportare la legalità contabile in Campidoglio».

«Tre anni per cambiare la città»
La tabella di marcia fissata da Marino è precisa: «Due anni per cambiare il modo di governare la città, tre anni per cambiare la città». Con due priorità: decoro e mobilità. Oltre allo sfalcio dell’erba, il sindaco ha annunciato l’arrivo di 300 operatori ecologici in più, la sostituzione di 60mila cassonetti «affidati con gara infelice a un soggetto in leasing», il lancio di una gara sperimentale per lo spazzamento in uno o due municipi e l’integrazione degli impianti di Ama e Acea di smaltimento dei rifiuti. Altro fronte la mobilità: Marino ha annunciato l’arrivo delle prime 500 auto elettriche del car sharing entro il 2015, per un totale di 2.500 entro il 2016; la riapertura entro Pasqua 2016 della stazione di Vigna Clara, oltre all’apertura della stazione della metro C a San Giovanni ed entro il 2016 20 km di piste ciclabili per il “grab”.

Pd, renziani al lavoro per trovare un’alternativa a Marino
Dal punto di vista politico, l’uscita di Sel dalla maggioranza rappresenta un problema in più per Marino, che nei prossimi giorni dovrà riuscire a mandare in porto provvedimenti chiave per la sua sopravvivenza politica. Il primo di qui a tre giorni, quando l’assestamento di bilancio dovrà essere approvato dalla Giunta per poi passare in consiglio. Sel ha assicurato che in futuro voterà «delibera per delibera», lasciando capire che non intende più sconti all'amministrazione. «Ogni volta che si andrà nella direzione del cambiamento ci sarà certo il sostegno determinato e determinante di Sel - ha spiegato oggi Nichi Vendola - ma, al contrario, di fronte a provvedimenti che non avranno questa caratteristica di cambiamento, noi avremo le mani libere». I renziani cercano una via d’uscita al fallimento politico di Marino che rischia di travolgere anche il Pd in caso di nuove elezioni, e concordano sulla necessità di «ricominciare daccapo, come se ci si trovasse di fronte a una calamità naturale. Individuando i problemi e affrontandoli, tutti insieme, senza pensare alla destra o alla sinistra, ma solo alla città», auspica Michele Anzaldi. L’idea sarebbe quella di lasciar governare Marino e intanto preparare la sua successione, magari puntando su una personalità «non politica», che potrebbe essere quella dell’attuale Prefetto Franco Gabrielli.

Blitz di Renzi alla Festa dell’Unità
Con una passeggiata informale senza preavviso, Matteo Renzi ha anticipato nella tarda serata di ieri la visita alla festa dell’Unità di Roma nel programma della festa prevista per oggi. Il presidente del Consiglio è giunto nel parco delle Valli, a Montesacro, dove quest’anno si svolge il tradizionale appuntamento del Pd capitolino, poco dopo le 22. Una partita a biliardino, qualche selfie, e un botta-e-risposta con un gruppetto di militanti che hanno circondato il segretario-premier materializzatosi all’improvviso. C’è chi ha domandato delle tasse, chi dei tagli alla sanità (alla festa c’era anche il ministro Beatrice Lorenzin), chi ha parlato di Roma. Renzi non si è sottratto al botta e risposta, lanciando anche un sondaggio tra i presenti sul giudizio rispetto al sindaco Ignazio Marino. Scontato il risultato: divisione anche fra i militati fra sostenitori e avversari . Con il premier che ha salomonicamente preso atto e chiuso la discussione. Insieme a Renzi si sono presentati al prato delle Valli il sottosegretario a palazzo Chigi Luca Lotti, lo stesso senatore dem Stefano Esposito e il presidente del Pd Matteo Orfini.

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