L'Italia è «campione del mondo» nella gestione dei fenomeni migratori. La metafora calcistica è del ministro dell'Interno Angelino Alfano, che davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione ha rivendicato l'organizzazione della «più grande azione umanitaria nella storia della Repubblica italiana». Tradotto in numeri, lo sforzo italiano per fronteggiare l'emergenza sbarchi corrisponde a 86mila migranti ospitati nelle strutture di accoglienza distribuite sul territorio. Di questi, 9mila nei 13 centri gestiti dal governo. Altri 20mila sono nei centri di accoglienza del sistema Sprar, e 57mila nei centri di accoglienza temporanea.
Gestione dei centri, stretta sui controlli: in arrivo direttiva del ministero
Parlando delle condizioni di trattamento dei migranti nei centri per richiedenti asilo e nei centri di identificazione ed espulsione (Cie), il ministro ha assicurato che il Viminale non intende sedersi sugli allori, «ma impiegherà ogni risorsa disponibile per garantire il rispetto dei diritti, soprattutto dei più deboli». In arrivo anche una stretta sui controlli antimafia e anticorruzione sui gestori e sugli operatori a valle dei centri di accoglienza: «Sto mettendo a punto una nuova direttiva con cui sarà esteso l'ambito di controllo a proprietari, titolari e fornitori di beni e servizi delle strutture».
Migliora la “produttività” delle commissioni richiedenti asilo
«Da quando mi sono insediato», ha aggiunto Alfano, «i posti disponibili nei centri per i richiedenti asilo sono saliti da 3mila a 20mila, cui si aggiungeranno con i nuovi bandi altri 10mila posti». Il sistema di accoglienza - ha continuato Alfano - non può fare a meno di strutture temporanee. Una precisazione che ritengo utile come risposta a coloro che ritengono che la ricerca dei posti derivi da una improvvisazione del sistema». Quanto ai richiedenti asilo, Alfano ha ricordato che le Commissioni territoriali per l'esame delle domande sono aumentate da 20 a 50 e «questo con lo snellimento delle procedure ha consentito un aumento del 52% delle domande esaminate che nel periodo che va dall'inizio dell'anno al 24 luglio scorso sono state complessivamente 24.219».
Lega contro: Alfano «fuori controllo»
Le valutazioni ottimistiche di Alfano non sono piaciute alla Lega, che considera il ministro ormai «fuori controllo», impegnato a « nascondersi dietro agli inglesismi alla `policy´ sperando che la gente non capisca». Per il Carroccio, i dati sull'immigrazione «sono da spavento», ha spiegato il senatore Paolo Arrigoni, secondo cui alla fine del 2015 gli immigrati inseriti nel sistema di accoglienza saranno oltre 100mila, mentre «i posti disponibili tra Cara e Sprar sono solo 29mila, e quelli definiti “sistemazioni temporanee”, cioè gli alberghi e abitazioni sfitte cercati disperatamente dai prefetti sono a oggi 57mila».
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