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stime DEL SECONDO TRIMESTRE

L’Italia cresce dello 0,2% nel secondo trimestre. Spagna la migliore, Francia al palo

Il Pil italiano è cresciuto dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi del 2015 e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat diffondendo la stima preliminare. L’aumento congiunturale (+0,2%) corrisponde alle attese della maggior parte degli analisti ma è più contenuto rispetto a quello registrato nel primo trimestre (+0,3%). Ad ogni modo il dato conferma l’uscita del Paese dalla recessione. L’Istat nella nota mensile di luglio aveva peraltro già annunciato che le informazioni provenienti dai settori produttivi indicavano una intensità della crescita economica «più contenuta» rispetto al primo trimestre. La variazione acquisita del Pil per il 2015 è pari a +0,4%. Nel primo trimestre la variazione acquisita era stata pari al +0,2%.

Pil: nel secondo trimestre +0,2%
Il dato diffuso dall'Istat è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato: il secondo trimestre del 2015 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2014. La variazione congiunturale, spiega l'ufficio nazionale di statistica, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, di un aumento nei servizi, e di una variazione nulla nell'insieme dell'industria (industria in senso stretto e costruzioni). Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. «Se il recupero dei profitti aziendali procede a ritmo graduale - osserva l’economista di Unicredit Loredana Federico - gli investimenti in macchinari sono il principale motore di crescita che può riservare sorprese positive nei prossimi trimestri».

Pil Eurolandia in rialzo dello 0,3% in secondo trimestre
La crescita del Pil italiano è leggermente al di sotto della media dell’area Euro: +0,3% nel secondo trimestre 2015, secondo i dati Eurostat che sono leggermente inferiori alle stime della vigilia. Nel primo trimestre il Pil nei 19 Paesi che condividono la moneta unica era salito dello 0,4%, così come nell'ultimo trimestre del 2014 (segnando un rialzo dell’1,2% rispetto allo stesso trimestre 2014). Se l'Italia registra +0,2%, la Spagna si conferma il Paese più dinamico dell’Eurozona (con l’eccezione della piccola Lettonia) con una crescita dell’1% (+3,1% su base annua) e la Grecia segna un sorpendente +0,8% (ma il secondo semestre è previsto in netto peggioramento dopo la crisi bancaria dell’estate).

Francia: l’economia stagna, Pil fermo nel secondo trimestre
Particolarmente deludente la performance della economia francese. Nel secondo trimestre il Pil resta invariato rispetto ai precedenti tre mesi, dopo un incoraggiante +0,7% nel primo trimestre. Su base annua, la crescita è stata dell’1 per cento. Lo ha comunicato l'istituto statistico sulla base delle stime preliminari. Il ministro dell'Economia, Michel Sapin mantiene a +1% le sue stime sulla crescita nel 2015.

Germania: +0,4% stima Pil nel secondo trimestre, +1,6% su anno
Il Pil tedesco cresce, ma sotto le attese, nel secondo trimestre 2015. Sulla base delle stime preliminari, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (+0,3%) e dell'1,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le attese del mercato propendevano per un +0,5% congiunturale e un +1,5% tendenziale. Fuori dall’area euro, nello stesso periodo, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% nel Regno Unito. Crescita dello 0,6% negli Stati Uniti.

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