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Esodo dalla Libia, oltre 4mila migranti salvati nel Canale di Sicilia. Macedonia apre frontiere: 8mila profughi in Serbia

Sono circa 4.400 i migranti salvati nella giornata di ieri in seguito a numerose richieste di soccorso giunte alla Centrale operativa della Guardia Costiera. Lo riferiscono le Capitanerie di Porto, facendo un punto di situazione. Ma altri tre gommoni carichi di immigrati sono stati segnalati nel Canale di Sicilia stamattina. E la centrale operativa di Roma della Guardia costiera ha coordinando le operazioni di soccorso che si sono concluse con il saltaggio in totale di trecento persone. Intanto continuano ad affluire in centinaia i profughi (soprattutto siriani) che dalla Grecia cercano di passare in Macedonia per raggiungere via terra i Paesi del Nord Europa. Contrariamente a quanto è accaduto nei giorni scorsi, la frontiera è praticamente aperta. La polizia macedone ha infatti lasciato passare i profughi senza problemi. E così, dopo l’apertura della frontiera sono almeno 8mila i profughi arrivati dal centro di accoglienza a Presevo, nel sud della Serbia, nelle ultime 24 ore.

Sono 4.400 i migranti salvati ieri
I migranti salvati ieri nel Canale di Sicilia - sottolinea la Guardia costiera in una nota - viaggiavano a bordo di gommoni e barconi in difficoltà al largo delle coste libiche. Alle 22 operazioni di salvataggio hanno preso parte nave Fiorillo, nave Diciotti, 4 motovedette e un aereo Manta Atr42 della Guardia costiera; unità della Marina militare e della Guardia di Finanza, la nave norvegese Siem Pilot e quella irlandese Le Niamh entrambe inserite nel dispositivo Triton, e la nave Enterprise inserita nell'operazione EunavforMed per il contrasto agli scafisti.

Oltre 500 migranti sbarcati a Trapani
Sono sbarcati a Trapani 506 migranti. A condurli sul molo Ronciglio e' stata la nave Fiorillo della Marina Militare. Tra loro 249 uomini, 237 donne e 20 bambini tra cui alcuni neonati. Provenienti per lo piu' da Eritrea, Somalia ed Etiopia i migranti giunti a Trapani fanno parte dei 26 soccorsi operati nel Mediterraneo la scorsa notte. «Non appena ci siamo avvicinati all'imbarcazione - ha affermato Giuseppe Maggio, comandante della Fiorillo - hanno gioito con un grande applauso come segno di riconoscimento. Il soccorso si e' svolto a 50 miglia da Zuwara, il motopesca era alla deriva con 688 persone, noi eravamo con un altra unita' ed assieme li abbiamo soccorsi. Purtroppo in pochi parlano l'inglese». In seguito al tradizionale triage sanitario cinque donne ed un uomo sono stati trasferiti all'ospedale Sant'Antonio Abate. Presenti sul molo oltre alle forze dell'ordine e alle sigle di volontariato sette autobus necessari per il trasporto dei migranti. Per loro il Ministero dell'Interno ha disposto un piano d'accoglienza nazionale. La suddivisione sara' nelle regioni Lombardia (100), Campania (100), Veneto (50), Piemonte (50), Liguria (50), Marche (50), Umbria (25), Abruzzo (25). I minori resteranno in provincia di Trapani mentre in 36 saranno accolti al Cas Hotel Villa Sant'Andrea gestito dalla cooperativa Badiagrand.

Soccorsi 300 migranti oggi in canale di Sicilia
La centrale operativa della Guardia costiera, a Roma, ha coordinato oggi tre nuove operazioni di soccorso di immigrati nel canale di Sicilia, salvando in totale trecento persone che si trovavano a bordo di tre gommoni. Per le operazioni di soccorso sono intervenute due motovedette della Guardia costiera di Lampedusa. I migranti sono stati poi trasferiti su una nave di Medici senza frontiere.

Migranti a Palermo, Augusta, Trapani e Vibo
Intanto i migranti salvati nelle diverse operazioni di ieri stanno approdando in Italia. Nel pomeriggio è entrata nel porto di Trapani la nave Fiorillo con 500 persone a bordo. In 548 arriveranno domattina, a bordo della nave Vega, nel porto di Palermo. La nave norvegese Siam Pilot, con 935 migranti, dovrebbe arrivare domani nel porto di Cagliari. In arrivo nel porto di Augusta altri 506 migranti. Si sono concluse nel pomeriggio le operazioni di sbarco dei 311 migranti di origine africana arrivati nel porto di Vibo marina con una nave di “Medici senza frontiere”.

Arrestati 4 scafisti a Messina
Tre egiziani e un palestinese sono stati invece arrestati a Messina dalla polizia con l'accusa di essere gli scafisti del gruppo di 287 immigrati sbarcati ieri pomeriggio alla banchina «Marconi» dal pattugliatore della Guardia di Finanza «Monte Sperone», inserito nel dispositivo europeo `Triton´. Gli indagati sono stati individuati grazie alle testimonianze dei profughi.

Ancora arrivi Macedonia, frontiera aperta: in centinaia passano confine
Altra emergenza in Macedonia, dove continuano ad arrivare in centinaia i profughi che dalla Grecia cercano di attraversare la frontiera e proseguire verso il Nord Europa. Oggi contrariamente a quanto è accaduto nei giorni scorsi, la frontiera a Gevgelija è praticamente aperta. La polizia, che nei giorni scorsi aveva usato gas lacrimogeni per allentare la ressa, lascia passare i profughi in 200 - 300 senza problemi. La priorità è data a donne con bambini e agli anziani. Giovedì le autorità macedoni avevano dichiarato lo stato di emergenza e avevano chiuso le sue frontiere meridionali. Dopo scene di disperazioni e scontri, le autorità di Skopje avevano annunciato l'autorizzazione di ingressi contingentati di immigrati ma ieri gli sbarramenti al confine erano crollati sotto la spinta della massa umana dei profughi. I profughi sono tutti diretti in Serbia. E da lì proveranno ad entrare in un Paese della Ue (Ungheria o Croazia) per proseguire verso il Nord Europa.

8mila profughi in un giorno in Serbia
Sono almeno 8mila i profughi accolti dal centro di accoglienza a Presevo, nel sud della Serbia, nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il segretario della Croce rossa locale, Ahmet Halimi. I profughi, dal Medio oriente, sono entrati in Serbia dalla Macedonia che ha aperto la frontiera con la Grecia dopo l'arrivo in massa dei migranti

In 2.500 sbarcati al Pireo, proseguono verso Macedonia
Sono sbarcati invece stamattina nel porto ateniese del Pireo i quasi 2.500 immigrati raccolti dal traghetto «Eleftheros Venizelos» nelle isole greche dell'Egeo meridionale, dov'erano giunti con imbarcazioni di fortuna dalla vicina turchia. Secondo la Guardia Costiera greca, si tratta complessivamente di 2.446 persone, delle quali 628 provenienti da Kos, 75 da Kalymnos, 967 da Leros e 796 da Samo. L'agenzia greca Amna ha affermato che sono stati predisposti autobus per trasferire subito gli immigrati nelle più vicine stazioni della metropolitana, da dove potranno raggiungere la stazione ferroviaria e prendere i treni per il confine con la Macedonia.

Gentiloni: l'Ue cambi, così salta Schengen
Un accorato appello alla Ue a modificare le regole sull’asilo è arrivato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. «È a rischio uno dei pilastri fondamentali dell'Unione europea: la libertà di circolazione delle persone. Dalle coste siciliane a Kos, dalla Macedonia all'Ungheria e a Calais, vediamo accendersi tensioni che alla lunga potrebbero rimettere in discussione Schengen» ha detto Gentiloni, intervistato dal Messaggero. E ha aggiunto: «I migranti non arrivano in Grecia, Italia o Ungheria, ma in Europa» e per questo «anche le regole dell'accoglienza devono essere europeizzate». E ancora: «Sull'immigrazione l'Europa rischia di dare il peggio di sé tra egoismi, decisioni in ordine sparso e polemiche fra Stati membri» ha concluso Gentiloni, secondo il quale vanno rivisti i Trattati di Dublino (secondo cui è lo Stato Ue dove il profugo ha messo piede per la prima volta a dover esaminare la sua domanda di asilo, ndr).

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