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Milan: mister Bee come il centrocampista chiesto da Mihajlovic. Non…

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Milan: mister Bee come il centrocampista chiesto da Mihajlovic. Non arriva

Immaginatevi di essere immensamente ricchi (non è difficile, scommetto che almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti...). Immaginatevi che venga da voi un certo mister Bee Taechaubol, brillante broker quarantenne, e che vi proponga il seguente affare: «Vuoi darmi 500 di milioni di euro per comperare il 48% del Milan, che al momento salvo prova contraria non li vale se paragonata ad altri club del suo livello, sapendo che con la minoranza di fatto non potrai decidere nulla e il padrone vero continuerà a essere l’attuale presidente?».

Magari così è messa giù un po’ troppo semplice, ma il senso dell’operazione che da ormai sei mesi si sta trascinando in un balletto senza fine è proprio questo. Il Milan è disposto a cedere a un prezzo altissimo (più o meno quattro volte quello pagato da Thohir per la maggioranza dell’Inter) la minoranza delle sue quote. Per l’esattezza un 48% che, pur dando per buone tutte le ipotesi circolate su future quotazioni in Borsa, sviluppi industriali e relativi boom di merchandising sui mercati asiatici, è pur sempre una minoranza. Il che, nelle società di calcio ancor più che in quelle normali, significa avere in mano il nulla: se va bene il diritto al mugugno, come riconosciuto da secoli ai camalli del porto di Genova. Ovvero faccio quello che vuoi tu, ma ho il diritto di lamentarmi. Un po’ poco per interessare davvero, anche immaginando per una volta di essere ricchi sfondati e di sentirsi fare questa proposta.

Probabilmente è per questo che la vicenda si trascina senza fine. Probabilmente è per questo che, di mese in mese, il broker thailandese rinvia la chiusura dell’affare. E altrettanto probabilmente è per questo che anche la firma a suggello dell’ultimo appuntamento, fissato per domani con l’acquisizione del famoso 48%, farà la fine del centrocampista difensivo più volte chiesto da Mihajlovic nel corso dell’ultimo calciomercato: non arriva.

O almeno così sembra, anche se l’incontro non è stato annullato in via ufficiale. Anche se mister Bee potrebbe davvero comparire domani a Milano. Anche se, anche se, anche se.

Per il momento si parla di una nuova proroga, forse di un altro mese. Si parla di difficoltà nella raccolta dei fondi (Bee non metterebbe soldi suoi, o almeno non tutti suoi e starebbe cercando finanziatori). Si parla anche di una possibile rinuncia all’acquisto, e questo sarebbe clamoroso dopo mesi e mesi di frullatore spara-annunci.

Nel frattempo il Milan ha presentato il suo stadio del futuro in zona Portello, ma poi ha rinunciato ripiegando sulla coabitazione con l’Inter al Meazza. Il tutto potrebbe costare ai rossoneri una decina di milioni (cifra non confermata dal Milan) per aver rinunciato dopo aver vinto la gara per l’assegnazione dell’area, ma ci sono ancora tre settimane di tempo da dedicare alla ricerca di una mediazione al ribasso. Insomma, un po’ di confusione c’è, e non solo sul terreno di gioco dove Mihajlovic continua a rimpiangere il centrocampista difensivo più volte chiesto per sistemare l’assetto della squadra.

Magari alla fine andrà tutto come più volte raccontato: Bee Taechaubol troverà i 500 milioni necessari e li metterà sul piatto diventando padrone del 48% del Milan. Ma ammettiamolo, a questo punto sarebbe una sorpresa.

P.S. Mi sono immaginato di essere immensamente ricco e di sentirmi fare la domanda di cui sopra. Ho risposto di no, senza pensarci un attimo.

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