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Rugby, i due obiettivi azzurri e l'incubo dell'Inghilterra

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Rugby, i due obiettivi azzurri e l'incubo dell'Inghilterra

Nel mezzo del cammino dei gironi della Coppa del Mondo di rugby, ci ritroviamo in una situazione controversa. Al di là delle prestazioni offerte, l'Italia è la dove la logica avrebbe suggerito: dietro a Irlanda e Francia, sempre vittoriose, davanti a Canada e Romania, sempre sconfitte. Come dire che finora sono stati rispettati i valori espressi dai ranking mondiali, nonché da gerarchie consolidate.

Il fatto è che le due partite ancora da giocare possono aprirci qualunque prospettiva: una assai improbabile vittoria con l'Irlanda, seguita dal successo sulla Romania, potrebbe addirittura proiettarci verso i quarti di finale, obiettivo mai raggiunto nelle sette edizioni precedenti dei Mondiali; mentre una doppia sconfitta implicherebbe il serio pericolo di perdere il terzo posto, quello che porta di diritto a Giappone 2019, e in questo caso sarebbe un insuccesso storico perché - da quando ci sono i gironi a cinque squadre, vale a dire dal 2003 - questo piazzamento è sempre stato sempre centrato. Naturalmente esiste anche la via di mezzo, quella che il solito ranking sembra indicare: un terzo posto comunque garantito da una vittoria sulla Romania (a Exeter, l'11 ottobre) dopo la presumibile sconfitta con l'Irlanda domenica prossima allo Stadio Olimpico di Londra.

Qualcuno può vederla come una consolazione da poco. Eppure bisogna dire - realisticamente - che già alla vigilia le nostre chance erano poche contro la Francia e sono pochissime contro l'Irlanda. Se il miracolo sportivo riuscirà, sarà festa grande, altrimenti bisogna semplicemente giocare al meglio contro le “Querce” rumene e piazzarsi terzi.

Ad ogni modo, sarà necessario fare più di un passo avanti rispetto al gioco espresso nella gara vinta a fatica con il Canada. Ci sono questioni tecniche in ballo, e riguardano quasi tutti i reparti, ma ancora prima c'è da rimuovere un blocco psicologico, con gli Azzurri che appaiono incatenati a una serie di timori. In uno degli sport di squadra per eccellenza, sarebbe triste pensare che molto (o addirittura tutto) possa dipendere dalla presenza di un solo elemento. Tuttavia c'è chi lo pensa. Il rientro nel gruppo del capitano Sergio Parisse potrà avere questo effetto salvifico? A parte le condizioni di forma, che sono quelle di un atleta che non è stato in grado di allenarsi compiutamente per quasi un mese, e a parte la probabile perdita di un uomo del peso di Leonardo Ghiraldini, anche qui occorrerà fare un distinguo. Se Sergio tornerà effettivamente abile a tutti gli effetti, il suo enorme apporto potrebbe essere molto importante per battere la Romania.

Quanto alla prospettiva di superare gli irlandesi, si tratterebbe di addentrarsi lungo una strada, quella delle grandi sorprese, che comunque qualcuno ha già percorso durante i primi 10 giorni del Mondiale. Lasciando euforia da una parte e sconforto dall'altra. Lo choc per eccellenza resta quello del Giappone che batte il Sudafrica ma, per le condizioni in cui è maturato, anche il successo del Galles sul campo dell'Inghilterra è memorabile.

Nel reparto arretrato e in mediana i Dragoni hanno perso due giocatori fondamentali come Halfpenny e Webb proprio nell'ultima gara di preparazione ai Mondiali, contro l'Italia a Cardiff a inizio mese. Il primo, estremo di prima grandezza, era anche il calciatore per eccellenza. Ebbene, Biggar - apertura che lo ha rimpiazzato nei calci - ha centrato un 8 su 8 da tutte le posizioni, senza farsi spaventare da angolature e distanze. Il sostituto di Halfpenny nel ruolo di estremo, Liam Williams, ha giocato una grande partita e il sostituto di Webb come mediano di mischia, Gareth Davies, ha segnato la meta del pareggio, pochi minuti prima del penalty di Biggar (da metà campo!) che ha fissato il punteggio sul 28-25, dopo che l'Inghilterra era stata avanti anche di 10 punti.

Ma il finale è da raccontare anche perché i gallesi sono riusciti a fare il sorpasso in una situazione di assoluta emergenza, sempre legata alla “cavalleria”. Nel giro di 10 minuti, dal 60' al 70', si sono infortunati in tre: prima il centro Scott Williams (ed è entrato un trequarti ala, Cuthbert, con North che è passato da ala a centro), poi l'estremo Liam Williams, sostituito da Priestland, che di solito gioca apertura, e l'ala Hamos, il cui posto è stato preso da Lloyd Williams, mediano di mischia. Roba da mal di testa, e non solo per le omonimie...

L'Inghilterra sembrava approfittarne portandosi sul 25-18 grazie a un calcio di Farrell (7 su 7 per lui), ma il Galles costruiva il proprio capolavoro in tre mosse. Perché alla meta di Davies trasformata da Biggar e al penalty a lunga gittata dello stesso Biggar, che ha consentito il sorpasso, si è aggiunta una clamorosa prodezza difensiva: con una punizione a favore, l'Inghilterra poteva trovare il pareggio e invece andava in rimessa laterale per cercare la meta e la vittoria, ma il raggruppamento impostato dagli uomini della Rosa veniva spazzato via dagli indiavolati Rossi di Warren Gatland.

Adesso il Galles ha un sacco di problemi di organico, compensati almeno in parte da un'ottima classifica e da un morale altissimo, mentre gli inglesi non hanno scelte: a parte esiti davvero imprevedibili degli altri match in programma, o battono l'Australia sabato a Twickenham oppure per la prima volta resteranno fuori dai quarti di finale dei Mondiali.

IL PUNTO*
Girone A - Risultati: Inghilterra-Figi 35-11; Galles-Uruguay 54-9; Australia-Figi 28-13; Galles-Inghilterra 28-25, Australia-Uruguay 65-3. Classifica: Australia e Galles 9 punti; Inghilterra 6; Figi e Uruguay 0. Le prossime partite: Galles-Figi (1 ottobre); Inghilterra-Australia (3 ottobre); Figi-Uruguay (6 ottobre); Australia-Galles e Inghilterra-Uruguay (10 ottobre)

Girone B - Risultati: Giappone-Sudafrica 34-32; Samoa-Usa 25-16; Scozia-Giappone 45-10; Sudafrica-Samoa 46-6; Scozia-Usa 39-16. Classifica: Scozia 10 punti; Sudafrica 7; Samoa e Giappone 4; Usa 0. Le prossime partite: Samoa-Giappone e Sudafrica-Scozia (3 ottobre); Sudafrica-Usa (7 ottobre); Samoa-Scozia (10 ottobre); Usa-Giappone (11 ottobre)

Girone C - Risultati: Georgia-Tonga 17-10; Nuova Zelanda-Argentina 26-16; Nuova Zelanda-Namibia 58-14; Argentina-Georgia 54-9. Classifica: Nuova Zelanda 9 punti; Argentina 5; Georgia 4; Tonga** 1; Namibia** 0. Le prossime partite: Tonga-Namibia (oggi); Nuova Zelanda-Georgia (2 ottobre); Argentina-Tonga (4 ottobre); Namibia-Georgia (7 ottobre); Nuova Zelanda-Tonga (9 ottobre); Argentina-Namibia (11 ottobre)

Girone D - Risultati: Irlanda-Canada 50-7; Francia-ITALIA 32-10; Francia-Romania 38-11; ITALIA-Canada 23-18; Irlanda-Romania 44-10. Classifica: Irlanda 10 punti; Francia 9; ITALIA 4; Canada1; Romania 0. Le prossime partite: Francia-Canada (1 ottobre); Irlanda-ITALIA (4 ottobre); Canada-Romania (6 ottobre); ITALIA-Romania e Francia-Irlanda (11 ottobre)

*In classifica si assegnano quattro punti per la vittoria, due per il pareggio, uno alle squadre che segnano almeno quattro mete e a quelle che perdono con meno di otto punti di scarto
**Una partita in meno

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