Lifestyle

L’Inghilterra umiliata dall'Australia. Padroni di casa fuori dai…

  • Abbonati
  • Accedi
rugby

L’Inghilterra umiliata dall'Australia. Padroni di casa fuori dai mondiali

Inghilterra sotto choc. La nazionale inglese non passerà ai quarti di finale dei mondiali 2015 di rugby che guarda caso sono stati organizzati proprio dall'Inghilterra. Non era mai successo che la nazionale di un Paese ospitante della Coppa del mondo uscisse dalla competizione dopo la fase a gironi e, soprattutto, l'Inghilterra non era mai uscita dai mondiali di rugby senza andare ai quarti di finale. Con una partita di anticipo gli inglesi sanno che anche vincendo 100 a zero con l'Uruguay non potranno mai avere abbastanza punti per passare il turno, superate da Australia e Galles che l'hanno entrambe battuta sul campo e hanno conquistato più punti.

Dopo la sconfitta di una settimana fa con i Dragoni, infatti, ieri sera a Twickenham si è consumato il dramma per i milioni di sostenitori ovali sudditi di sua maestà Elisabetta II. L'Australia ha chiuso la pratica sul punteggio di 33 a 13, grazie a due mete di Bernard Foley, una di Matt Giteau e ai calci piazzati e di trasformazione dello stesso Foley. Il mediano di apertura australiano alla fine degli 80 minuti ha realizzato 28 punti tutti da solo. Non era mai accaduto che un singolo giocatore segnasse così tanto contro l'Inghilterra nella sua casa, lo stadio di Twickenham, un tempio ovale se non “Il” tempio per eccellenza. Per Foley è stata la partita perfetta. Non si può dire altrettanto per il numero 10 inglese, Owen Farrell.

Con l'ingresso di George Ford in campo, il ruolo di apertura è passato al giocatore con la maglia numero 22 e Farrell si è spostato a fare il centro e questo al 70' gli è costato un cartellino giallo, che ha lasciato gli inglesi in 14 per gli ultimi 10 minuti. Al momento dell'uscita dal campo di Farrell il punteggio era sul 20 a 13 per l'Australia e gli inglesi sembravano in un momento di recupero. Restare in 14 però ha fatto la differenza e a quel punto l'Australia ha raccolto tutti i frutti già seminati in una partita dominata e durante la quale, tranne qualche sprazzo, i padroni di casa difficilmente sono riusciti a entrare nei 22 avversari e ad apparire realmente pericolosi, al contrario dei Wallabies. Gli uomini allenati da Michael Chieka si sono dimostrati superiori in tutte le fasi di gioco, dalla mischia chiusa al gioco al piede, passando per la difesa e agli inglesi non è servita neanche qualche decisione arbitrale a proprio favore, interpretabile, per fare meglio degli ospiti.

I giornali inglesi sono scatenati contro Stuart Lancaster, il ct del XV della rosa, ripercorrendo i suoi errori, contestando le sue scelte, a partire da quella di aver dato la fascia di capitano a Chris Robshaw e di non essere stato lineare nelle decisioni riguardanti chi far giocare come mediano di apertura negli ultimi anni. Si parla esplicitamente di umiliazione. Senza scuse o alibi. Anche se fin da subito il girone degli inglesi è stato denominato “della morte”, quando sono stati estratti anche i nomi di Australia e Galles, oltre a Fiji e Uruguay.

Il mondiale andrà avanti fino al 31 ottobre 2015 ma dalla prossima settimana senza i padroni di casa. Uno choc non solo sportivo ma anche economico. Per gli esperti del Daily Telegraph, Itv, il broadcaster ufficiale Oltremanica dell'evento, potrebbe registrare una perdita di circa 10 milioni di sterline negli introiti pubblicitari a causa dell'uscita prematura dell'Inghilterra e, secondo il docente di economia della Business School Alex Edmans, il mercato azionario inglese nella seduta di lunedì potrebbe scontare un calo dello 0,15% direttamente collegato alla “depressione” provocata dalla sconfitta sportiva.

La partita
Inghilterra-Australia 13-33 (primo tempo 3-17)
Inghilterra: 1 meta (Watson), 2 calci piazzati (Farrell), 1 trasformazione (Farrell). Australia: 3 mete (2 Foley, 1 Giteau), 4 calci piazzati (Foley), 3 trasformazioni (Foley). Calci fermi: Farrell 3 su 3, Foley 7 su 7.

© Riproduzione riservata