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Renzi: «Uno sconto fiscale per chi nel 2016 investirà nella…

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a verona e treviso

Renzi: «Uno sconto fiscale per chi nel 2016 investirà nella propria azienda»

«Chi nel 2016 investirà in beni strumentali della propria azienda avrà la possibilità di portare in ammortamento non il 100 per cento ma il 140 per cento. Varrà per un anno solo». Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi dal palco di Unindustria di Treviso. Un provvedimento anticipato in mattinata a Verona per il «Tour delle 100 città». Qui il premier ha assicurato che «finalmente l'economia riparte e la recessione è alla spalle». E che «la musica sta cambiando», malgrado quelli che lui chiama i “gufi”. E dal palco ha fatto vedere delle slide che mostrano come il Pil del Paese sia passato dal -2,3% del 2012, al -1,9 del 2013 e «adesso è intorno all'1%, la nostra previsione è dello 0,9%». Lo ha fatto sottolineando che la politica «deve liberare tutte le energie del Paese». E sulle riforme ha assicurato: «Non mollo di un millimetro».

Renzi: legge stabilità in Cdm il 15 ottobre, jolly per la ripresa
Alle 12 il premier è giunto a Lovadina di Spresiano (Treviso) per partecipare all'assemblea degli industriali di Treviso, accompagnato dal Governatore del Veneto Luca Zaia, dal sindaco di Treviso Giovanni Manildo e da alcuni amministratori locali. Qui ha annunciato: «giovedì 15 alle 8 e 30 è convocato il Consiglio dei Ministri che approverà la legge di stabilità, che poi sarà trasmessa al Parlamento per il lavoro delle Commissioni e del Senato». E ha aggiunto: «Nella legge di stabilità giocheremo il jolly perché la ripresa si consolidi e diventi più forte».

«Sconto fiscale a chi investe nel 2016»
A Verona e Treviso il premier ha ribadito l’intenzione del governo di approvare nella legge di stabilità misure a favore di chi investe in macchinari. «Chi decide nel 2016, e solo nel 2016, investirà in beni strumentali di ogni genere - ha assicurato Renzi - avrà la possibilità in automatico di portare in ammortamento non il 100% ma il 140%» dell’investimento. Insomma, chi investe nella sua azienda «deve avere uno sconto fiscale». Non solo. Gli sgravi contributivi saranno confermati ma «saranno diminuiti nel 2016» e, «sempre a scalare» nel 2017. Confermato il taglio dell’Ires a partire dal 2016, fino a portare l’aliquota (attualmente al 27,5%) sotto il livello della Spagna nel 2017.

Zanetti: sconto investimenti anche per fine 2015
E il superammortamento per chi investe in azienda annunciato da Matteo Renzi «si dovrà applicare certamente a tutti gli investimenti effettuati nel 2016, ma necessariamente anche a quelli effettuati in questo ultimo scorcio di 2015» cioè nell'ultimo trimestre dell'anno, secondo quanto ha scritto in una nota il sottosegretario all'Economia e segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti.

Renzi: riduzione strutturale tasse è legna per ripresa
Poi il premier ha spiegato come «sia gli sgravi che gli ammortamenti sono solo delle scintille, delle norme congiunturali, perché la vera legna è una riduzione strutturale delle tasse». Lo ha detto citando la volontà del governo di ridurre l'Ires e di abolire le tasse sulla prima casa e sugli imbullonati. Renzi è tornato a parlare anche della volontà di realizzare un provvedimento ad hoc contro la povertà infantile. E ha ribadito la sua visione sul reddito di cittadinanza.:«È impensabile - ha detto - che ancora oggi ci sia chi dice di dare un reddito di cittadinanza, perché il dovere dello Stato, ed è scritto nell'articolo 1 della Costituzione, è creare le condizioni perché tutti abbiano un lavoro».

«In legge stabilità 2016 via Imu e Tasi prima casa»
Renzi ha ribadito che nella legge di stabilità del prossimo anno «cancelleremo Imu e Tasi sulla prima casa per tutti e finirà così una discussione che dura da dieci anni». «La prima casa - ha spiegato il premier - non può avere tasse perché sono sacrifici di una vita». Il presidente del Consiglio ha ribadito la necessità della « lotta dura all'evasione pagare meno ma pagare tutti», quindi ha evidenziato anche che gli ultimi dati sull'Iva dimostrano «un gettito fiscale superiore a quello della crescita economica». E ha confermato l'eliminazione dell'Imu agricola e dell'Irap agricola. Poi ha assicurato che con il taglio per tutti delle tasse sulla prima casa all'interno della legge di stabilità «niente sarà tolto ai sindaci, che saranno compensati fino all'ultimo centesimo».

«Investimenti dei Comuni fuori da patto stabilità»
Non solo. Renzi parlando dal palco di Unindustria a Treviso ha assicurato che dal 2016 gli investimenti degli enti locali saranno scomputati dal patto di stabilità. «Siamo in condizioni di dire con chiarezza ai Comuni - ha assicurato il premier - che dal 1° gennaio 2016 i sindaci che vogliono fare investimenti per le scuole, i marciapiedi, e hanno i soldi in cassa, li potranno spendere perché saranno fuori dal patto di stabilità».

«Faremo intervento per bimbi poveri»
Quanto alle attese misure di contrasto all’indigenza, il premier ha ricordato che «ci sono un milione di bambini sotto il livello di povertà». E ha annunciato che per la prima volta il governo farà un intervento ad hoc per i bambini sotto la soglia di povertà».

«Aumento gettito fiscale grazie a lotta evasione»
Lotta dura annunciata all’evasione fiscale. «Bisogna lottare sempre di più contro l'evasione fiscale perché pagare meno impone che si paghi tutti ed i dati parlano di un aumento del gettito fiscale superiore. Incrociando i dati finalmente possiamo avere più soldi come gettito» ha aggiunto Renzi a Verona, sottolineando che la «lotta all'evasione non si fa giocando a guardia e ladri» ma utilizzando la tecnologia per l'incrocio dei dati e anche grazie alla possibilità di fare la dichiarazione dei redditi on line.

«Italia leader nel mondo,ognuno faccia la sua parte»
Renzi è ritornato inoltre su un suo cavallo di battaglia: la necessità di liberare le energie del Paese per recuperare la leadership perduta. «L'Italia è in condizione di essere leader nel mondo, noi la nostra parte la stiamo facendo ma l'Italia si salva solo se la salvano gli italiani e non è vero che dipende dall'esterno. Il destino è nelle nostre mani» ha detto il premier. Parlando dal palco a Verona, il premier ha elencato le riforme del governo, dal jobs act alla legge elettorale, dalla scuola alla riforma del Senato che «un anno fa ci dicevano non saremmo mai riusciti a fare perchè la politica non era in grado di cambiare fino in fondo le cose».

«Non riduco livello democrazia ma politici»
Per il presidente del consiglio la riforma costituzionale vuol dire «un paese più semplice» e con «meno politici a tempo pieno». Con la chiosa finale: «Non voglio ridurre livello della democrazia ma il numero di chi fa politica». E parlando si sè a Treviso ha chiosato: «Al massimo faccio un altro giro e poi a casa» ha assicurato Renzi, definendosi «il teorico della rottamazione».

«Poste prima in mano politici ora su mercato»
Nel suo intervento a Treviso Renzi ha parlato anche di mercato e quotazioni in borsa. «Le Poste per 60 anni sono state il luogo delle schifezze dei politici. Ora la mettiamo sul mercato e non a disposizione dei politici» ha detto ad esempio il premier.

«Facciamo il contrario di quello che propone Salvini»
Negli interventi a Verona e Treviso non è mancata la stoccata al leader della Lega. «Salvini vuole fare uno sciopero di tre giorni per bloccare l'Italia, il governo ha una proposta esattamente contraria» ha detto il presidente del consiglio. Poi, citando le date dell'iniziativa del leader della Lega Matteo Salvini:ha concluso«Il 6, 7 e 8 novembre, e tutti i giorni dell'anno, l'Italia faccia esattamente il contrario, anche se vi sta antipatico Renzi, ma perché sta a cuore l'Italia».

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