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Unioni civili, arrivato in Aula al Senato il ddl del Pd. Proteste dei…

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Unioni civili, arrivato in Aula al Senato il ddl del Pd. Proteste dei centristi

Il disegno di legge sulle unioni civili è stato incardinato in Aula al Senato senza il via libera della commissione Giustizia e dunque senza mandato al relatore, come voleva il Pd, sostenuto da Sel e M5S. Un passaggio veloce, tale da consentire al presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, di ripercorrere velocemente i lavori di due anni e di una settantina di sedute durante i quali la commissione si è occupata dell’argomento. La discussione comincerà soltanto in seguito, dopo la sessione di bilancio e forse non prima di gennaio 2016.

Proteste di Ncd: adozioni «macigno divisivo»
Immediate le proteste dei centristi di Ap-Ncd, all’unisono con Lucio Malan di Forza Italia. Se l’obiettivo di bypassare la commissione è stato raggiunto, restano infatti irrisolti i nodi politici, con i centristi decisi a non fare passi indietro e sconti, in particolare sulla stepchild adoption, che consentirebbe al partner di una coppia dello stesso sesso di adottare il figlio dell’altro. «In tutti i sondaggi - ha ribadito anche oggi il senatore Maurizio Sacconi - la nostra società tanto è favorevole a regolare i diritti di convivenza delle coppie omosessuali quanto risulta contraria alla cura di minori. È questo il macigno divisivo che accompagnerà l’iter parlamentare». Ma gli alfaniani sono contrari in generale all’omologazione dell’unione civile al matrimonio e alla pensione di reversibilità.

Alfano: «Resta divaricazione profonda»
In conferenza stampa alla Camera il leader del Nuovo Centrodestra, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha rincarato la dose: «Non credo che la proposta dell’affido temporaneo sia una proposta giusta. Abbiamo una divaricazione profonda e crediamo che dalla nostra parte ci sia la maggior parte dell’Italia». E ancora: «Ma quale persona può ritenere accettabile che un bambino possa avere due papà o due mamme? Un bambino deve avere una mamma e un papà. Siamo contro l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso e siamo contro l’equiparazione delle unioni civili con il matrimonio». Ma la vicenda ha fatto precipitare una situazione già tesa dentro l’alleato del Pd: oggi il senatore Gaetano Quagliariello ha annunciato l’addio da coordinatore nazionale di Ncd.

Le resistenze dell’anima cattolica del Pd
L’intenzione sembra essere dunque quella di prendere tempo, incassare il via libera alla legge di stabilità e poi rimettere mano al tema, sperando di ricompattare la maggioranza. Le posizioni restano lontane: Ncd promette un numero «non piccolo» di proposte di modifica, il Pd deve fare i conti con la sua anima cattolica, che chiede ritocchi al testo Cirinnà bis e storce il naso di fronte alla stepchild adoption. Un compromesso potrebbe essere trovato intorno ad altre soluzioni, come forme di affido rinforzare.

M5S e Sel alla finestra
L’opposizione, per ora, sta alla finestra. Il M5s ha promesso che «se ci sono i diritti, ci sono anche i nostri voti», ma sul punto della stepchild adoption è a un bivio: far venir meno il proprio appoggio in caso di modifica e rischiare così di buttare all’aria anche le altre tutele e riconoscimenti previsti dal ddl, o accettare un testo “migliorabile” anche su questo punto? Per il momento l’orientamento sembra essere quello di lasciare libertà di coscienza nell’eventualità di una limatura sul fronte adozioni. Diverso l’atteggiamento di Sel, che non concede sconti sulla stepchild adoption. come chiarisce la presidente Loredana De Petris: «Per noi il testo esistente, comprese le adozioni dunque, è già il minimo sindacale. Sotto non si va».

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