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legge di stabilitÀ

Tagli ai ministeri, Ires, partite Iva: tutte le novità della manovra

Nuovo taglio nel 2016 di 666 milioni al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, già svuotato dall’ultima manovra. Altri 200 milioni dalle dismissioni degli immobili del ministero della Difesa. Stretta ai ministeri con “contributi” che vanno dai 60 milioni dal ministero dell’Economia con una ricaduta diretta sui Caf ai 23,2 milioni della presidenza del Consiglio per la quale è prevista una specifica riorganizzazione con la riduzione del 10% delle dotazione organiche. Giro di vite da 28 milioni sui patronati e di 33 milioni sugli enti di previdenza. Sono queste alcune delle misure cardine della spending review da 5,8 miliardi, che prevede anche un rafforzamento della centralizzazione degli acquisti Pa con il metodo Consip, inserita nella legge di stabilità varata ieri dal Governo.

Il pacchetto impresee fisco
L’ultima bozza della manovra in circolazione, composta da oltre 70 articoli, conferma l’aggancio dell’anticipo al 2016 del taglio dell’Ires (che scenderebbe al 24%) all’ok di Bruxelles all’utilizzo della cosiddetta clausola migranti. Del pacchetto imprese fanno anche parte i super-ammortamenti per gli acquisti di macchinari da parte delle aziende fino al 140%, utilizzabili già ieri, da cui resterebbero comunque escluse le industrie alimentari, quelle dell’energia, gas e acqua, trasporti e telecomunicazioni. Confermato il taglio di Imu e Tasi su prima casa, lo stop all’Imu agricola (ma non per tutti) e la cancellazione della tassa sugli imbullonati.

Tagli al plafond dei partiti e al fondo elezioni
Il plafond per i partiti garantito dal 2 per mille scende di circa 50 milioni in tre anni, in particolare di 10 milioni nel 2016 e di 20 milioni nel 2017. Anche l’apposito Fondo per fronteggiare le spese per consultazioni elettorali viene ridotto di 50 milioni dal 2016. Nel mirino anche alcune agevolazioni telefoniche per le amministrazioni pubbliche e alcune vecchie coperture legate all’Otto per mille. Si riduce di 20 milioni il Fondo per il riordino dei ruoli e le carriere del personale delle Forze armate e di polizia. Quanto ai ministeri la Giustizia dovrà assicurare nel 2016 risparmi non inferiori a 6,6 milioni in aggiunta a un nuovo intervento sugli uffici giudiziari mentre quello delle Infrastrutture subirà un taglio di quasi 8milioni. Il tutto è accompagnato da altri tagli per ciascun ministero a missioni e programmi di spesa.

Partite Iva, meno rigido il regime forfettario
Meno rigido il regime forfettario con l’imposta al 15% per le partite Iva. Le soglie di ricavi vengono, infatti, aumentate tutte di 10mila euro, mentre per i professionisti l’aumento è di 15mila euro (potranno così entrare o restare nel regime fino a 30mila euro di ricavi o compensi annui). La preclusione all’ingresso nel forfettario scatterà se chi svolge un’attività da dipendente (o assimilata) ha percepito lo scorso anno più di 30mila euro (ma se il rapporto di lavoro è cessato il vincolo non sussiste più). Allo stesso tempo diventa più conveniente il regime agevolato per chi apre una nuova attività: l’aliquota ridotta dell’imposta (che sostituisce Irpef e addizionali, Iva e Irap) sarà del 5% e potrà essere mantenuta per cinque anni. La novità dell’ultim’ora è che anche chi era entrato l’anno scorso nel regime delle start up che quindi potranno sfruttare un prelievo ancora più ridotto rispetto al precedente 10 per cento. Confermato poi il congelamento dell'aliquota contributiva per i freelance e gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps: anche per il 2016 sarà il 27% (a cui va aggiunto lo 0,72% di quota maternità).

Recupero Iva più veloce per i mancati incassi
Più flessibilità anche sul fronte dei mancati pagamenti. Sarà più facile recuperare l’Iva in detrazione se un'operazione fatturata successivamente alla registrazione viene meno in tutto o in parte o se viene ridotto l'imponibile. Recupero più rapido anche se il debitore va in default, si potrà procedere alla rettifica dell'imposta direttamente all’apertura del fallimento. Sanzioni scontate (un sesto del minimo) per chi vuole regolarizzare le contestazioni del fisco per la mancata emissione di scontrini e ricevute entro 60 giorni. Bisognerà versare l'importo dovuto in un'unica soluzioni (quindi niente rate).

Pensioni, clausola di salvaguardia per un bonus fiscale
Sulle pensioni arrivano la possibilità di part-time per gli over 63 in chiave flessibile, la nuova salvaguardia per oltre 30mila esodati e il nuovo intervento sull’opzione donna. Secondo il testo in possesso del Sole 24 Ore , una clausola di salvaguardia prevede inoltre la proroga al 2017 e 2018 del meccanismo di perequazione delle pensioni all’inflazione su cinque fasce, anziché su tre. Il meccanismo consente un risparmio sulla spesa previdenziale e scatta se serviranno coperture finanziare per la conferma della sperimentazione su “opzione donna” ma anche per «nuove misure di riduzione della pressione fiscale in favore dei pensionati». La perequazione ordinaria degli assegni (legge 388/2001) è su tre fasce: piena per gli assegni fino a tre volte il minimo, nella misura del 90% per le fasce da tre a cinque volte il minimo e del 75% per i trattamenti eccedenti il quintuplo del minimo Inps e avrebbe dovuto scattare nel 2017. Mentre il decalage attuale prevede una perequazione meno generosa sull'intero assegno che parte dal 100% fino a tre volte il minimo, per poi salire al 95% (3-4 volte) 75% (4-5 volte) 50% (tra 5 e 6 volte) e 45% dall'anno prossimo per gli assegni oltre le sei volte il minimo. Quest’ultimo schema era stato introdotto dal Governo Letta (legge 147/2013), garantisce minore spesa come detto, e dovrebbe esaurirsi al termine del 2016.

Piano povertà: credito d’imposta del 75% per le fondazioni bancarie
Tra gli interventi per la famiglia spicca quello per la lotta alla povertà: nel piano di contrasto parteciperanno anche le fondazioni bancarie attraverso un fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa. Il programma prevede che sui versamenti effettuati gli enti beneficeranno di un credito d’imposta del 75% per ciascuno degli anni 2016-2017-2018, ovvero il triennio di sperimentazione di questa misura. Le disponibilità finanziare sono di 150 milioni per ogni anno.

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