«Sulla stepchild adoption ci sono opinioni diverse e trasversali. Il Pd probabilmente lascerà libertà di coscienza su questo tema. Non ci saranno rotture del governo e di maggioranza, è possibile trovare un accordo». Lo ha detto la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, ospite a “L'Arena”, il programma su Raiuno, a proposito delle unioni civili.
Non ci sarà nessuna rottura di governo e maggioranza
«Non ci sarà nessuna rottura di governo e maggioranza, perchè le unioni civili non sono un tema dell'agenda di governo. Lavoreremo per un accordo, sapendo che sono temi su cui ci sono sensibilità individuali. Bisogna eliminare ogni aspetto ideologico, sulla legge non c'è un vincolo governo», ha detto la ministra. Ha poi ribadito che la legge «va fatta , e presto. Bisogna cercare un consenso ampio a cominciare dalla maggioranza e su molti punti c'è». Quanto al fatto di andare avanti anche senza Ncd, Boschi spiega: «Ho detto una cosa semplice, e l'avevo già detto a settembre». Quanto all'uscita di Quagliariello, «ha fatto una scelta che prescinde dalle unioni civili».
Ncd: bene il chiarimento della Boschi
«Bene il chiarimento del ministro Boschi. Le sue parole sono chiare», hanno commentato fonti del Nuovocentrodestra di Angelino Alfano in riferimento alle affermazioni del ministro delle Riforme Elena Boschi, che ha spiegato oggi che non c'è una posizione della maggioranza e che ci sarà libertà di coscienza sulle stepchidadoption.
Il segretario della Cei, Galantino: la politica non sia strabica
«Chiedo che la politica non sia strabica. Non si può pensare a un governo che sta investendo tantissime energie per queste forme di unioni particolari e di fatto sta mettendo all'angolo la famiglia tradizionale che deve essere un pilastro della società», ha detto il segretario della Cei, Nunzio Galantino, sul ddl Cirinnà sulle unioni civili.
Sacconi: si discuta a gennaio, no alle adozioni gay
«Mettiamo ordine nelle cose. Nelle prossime settimane il dovere dei liberali è quello di votare una legge di stabilità che sostituisce la cupezza bersaniana e montiana con la liberazione della vitalità delle famiglie e delle imprese diffuse», ha detto Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato. «Poi, - aggiunge - a gennaio, discuteremo di unioni civili con la determinazione di eliminare ogni possibilità immediata o differita di genitorialità omosessuale».
Della Vedova: Ncd segua la lezione Dc sul divorzio
«Nel 1970 da parte democristiana c'era chi sosteneva che si dovessero sacrificare il governo e le alleanze per impedire l'approvazione del divorzio. Fortunatamente per gli italiani prevalse la logica opposta, anche dentro il governo e la Dc, e il parlamento, sovranamente, decise a prescindere dalle maggioranze di governo di varare la normativa sul divorzio», ha scritto su Facebook il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. Il sottosegretario si augura che, «a distanza di quarantacinque anni, quella lezione democristiana ispiri le forze di maggioranza che oggi si oppongono a che l'Italia - ora come allora - colmi una lacuna con quasi tutti i paesi occidentali riconoscendo senza discriminazioni i diritti e i doveri delle coppie omosessuali». Della Vedova ha chiesto di non coinvolgere «la stabilità del governo in questa decisione e consentano `alla maggioranza della maggioranza´ di trovare un accordo rapido con le forze di opposizione per una legge non reticente sulle unioni civili».
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