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Renzi: norma su contante non cambia, pronti anche a fiducia. «Meno tasse per tutti»

L'innalzamento del limite al contante a 3000 euro «per me non si cambia: su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia». Lo ha detto a Otto e mezzo il premier Matteo Renzi, che ha aggiunto: «Rispetto Cantone ma credo che non sia vero quello che dice sul limite al contante. Mi riservo di avere un'opinione diversa». Quanto alla decisione di abolire la tassa sulla prima casa «è stata una scelta forse di pancia ma non elettorale». Il premier si è detto anche «soddisfatto» dei tagli alla spesa in legge di stabilità, che ammontano a circa 6 miliardi, anche se si è diminuito il risultato rispetto al target di 10 miliardi. E ha sintetizzato con uno slogan “provocatorio” la legge di stabilità: «Meno tasse per tutti». A margine della registrazione di Otto e mezzo, a chi gli ha chiesto quando sarà inviato il testo della manovra al Quirinale, ha infine chiosato: «Spero che sia questione di poche ore».

In Stabilità divieto enti locali alzare tasse
Renzi ha spiegato anche che «in legge di stabilità c'è una norma che impone a regioni e comuni di non alzare le tasse». E ha ribadito: «D'accordo con l'Anci restituiremo ai comuni tutto l'equivalente dell'abolizione della Tasi».

Renzi: come Berlusconi `meno tasse per tutti´, ma noi sul serio
«Sono dieci anni che parliamo solo di Ici, Imu, Tasi, la tassa più odiata. E non è mai stata tolta. È una misura di pancia? Sì. Ma non è elettorale. Vuole parlare agli italiani e dire che stiamo riducendo davvero le tasse» ha detto il presidente del Consiglio, durante la registrazione di `Otto e mezzo´. Poi ha aggiunto: «La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti. Solo che lui ha fatto lo slogan è se ne è andato, noi lo facciamo davvero».

«No marcia indietro su Imu castelli»
Il premier ha negato marce indietro sulla Tasi. «Non ho mai cambiato idea sull'Imu per le case di lusso. C'è stata un'incomprensione su questo» ha spiegato. E ha aggiunto: «Stiamo parlando di una misura che riguarda 80 milioni su 3,7 miliardi. Ero convinto in buona fede che non ci fosse quella definizione di castelli. Noi abbiamo tolto per tutti la tassa sulla prima casa, come Berlusconi che però l'ha rimessa, ma quando abbiamo visto che c'erano anche i castelli, con un sorriso li abbiamo tolti».

«Niente pasticci su pensioni, misura quando chiari numeri»
Confermato il rinvio della norma sulla flessibilità in uscita, che non sarà in stabilità. «Avevamo paura di combinare un pasticcio come in passato - ha ammesso Renzi - faremo questa misura sulla flessibilità solo quando saranno chiari i numeri e non si faranno più errori come sugli esodati».

«Verdini in maggioranza? A oggi no. Ma da qui a 2018...»
Quanto ai possibili allargamenti della maggioranza, Renzi ha escluso «assolutamente ad oggi» l’ingresso di Verdini, ma non lo ha escluso in assoluto, perché «da qui al 2018 osservo uno sfarinamento a destra che mi colpisce molto» e «non so cosa accadrà», tanto più che «negli ultimi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto». E tanto più che, ha osservato Renzi «Verdini ha compiuto un gesto di coerenza sulle riforme». A seguire la precisazione dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi, che ha sottolineato come «Denis Verdini e i suoi non fanno e non faranno parte del governo». E dunue «se in futuro vorranno aggiungersi con i loro voti a singoli provvedimenti della maggioranza questo riguarda esclusivamente la libera dinamica politico parlamentare e non la coalizione di governo».

«Non cambieremo legge Severino, sto con De Luca»
Non solo. Renzi ha assicurato né la legge Severino (sulla incandidabilità dei politici) né le regole delle primarie saranno cambiate. E si è schierato con il governatore della Campania De Luca. «Se c'è uno in grado di togliere le ecoballe dalla terra dei fuochi - ha detto - è Enzo De Luca (condannato in primo grado per abuso d’ufficio, e ineleggibile secondo le norme della legge Severino, norme sulle quali deve pronunciaresi la Consulta, ndr) e io sarò con lui».

«Norme legittima difesa? Parliamone con buonsenso»
Parlando della vicenda milanese del pensionato che ha ucciso un ladro scoperto nel suo appartamento, invece, Renzi ha dichiarato:«Rispetto alla sicurezza saremo sempre in prima linea ma senza strumentalizzare». E ha aggiunto: «Se c'è un tema di norme sulla legittima difesa si può discutere con il buonsenso perché stiamo parlando di una dinamica molto complessa da non affrontare sull'onda dell'emozione». Ma ha anche ammonito: «Fare del pensionato un eroe penso sia un errore innanzitutto per la persona e per le dinamiche che non sono chiare», perché «chi si trova in casa qualcuno ha una reazione comprensibile ma il codice dice ci deve essere proporzionalità».

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