Penultimo MotoGp di stagione, anticipato da veleni e tensioni tra Valentino Rossi, leader del Mondiale, Jorge Lorenzo, secondo, e il terzo incomodo, quel Marquez che secondo Valentino nelle ultime gare avrebbe favorito Lorenzo ai suoi danni. Il clima peggiore per partire, e si vede subito. Lorenzo, partito male, recupera veloce: brucia le Ducati nelle prime curve, supera con agilità Rossi e con ancora più semplicità Marquez approfittando di un errore e si incolla a Pedrosa. A quel punto per Valentino si concretizza l’incubo: ha davanti Marquez che non lo fa passare. Si sorpassano più volte ogni giro, si toccano, Valentino manda a quel paese Marquez in maniera plateale, lo guarda negli occhi dopo un sorpasso.

Lì davanti se ne vanno. Pedrosa è velocissimo e Lorenzo secondo, attaccato. Rossi perde tempo nel duello con Marquez fino al sesto giro. Ennesimo sorpasso di Rossi che durante la curva allarga traiettoria, guarda ancora Marquez, allarga ancora, si toccano, allunga la gamba, Marquez è fuori.

È a 7 secondi dalla coppia di testa, ma ora riesce a tenere quei tempi. Sulla gara piomba il gelo. Finirà così: Pedrosa, Lorenzo, Rossi. Si capisce subito però che quei 7 punti di distacco che riavvicinano Lorenzo a Rossi non sono tutto. I giudici di gara si riuniscono, sentono i piloti, visionano le immagini sulle loro telecamere (non sono le stesse che vediamo in tv, non soltanto). E arriva la decisione: Valentino Rossi partirà ultimo a Valencia. È l’esito della somma di due penalità: 3 punti in meno sulla patente per la scorrettezza di oggi, ai quali si somma al punto già perso a Misano. E 4 punti vuol dire ultima fila alla gara successiva. Le ragioni dei giudici dicono che Valentino ha avuto una «guida irresponsabile che ha deliberatamente causato il contatto. Deliberatamente ha portato in un angolo un altro pilota per forzarlo fuori dalla sua traiettoria».

Pochi quei 7 punti di vantaggio, ora Lorenzo è favorito. Yamaha ha fatto ricorso ma è stato respinto.

A fine gara Rossi ai microfoni ha detto: «Sono andato largo per cercare la traiettoria migliore, lui si è avvicinato e c’è stato il contatto. Peccato perché abbiamo perso l’occasione di fare una gara normale tra me e Lorenzo». E poi, ancora a Sky: «Marquez voleva decidere la sfida del Mondiale e ci è riuscito. Con questa sanzione ha vinto lui, è riuscito a farmi perdere il Mondiale». «Una moto non cade per un calcio come il mio - si è difeso - Marc è caduto perché mi ha toccato con la mano destra, dalle immagini dell’elicottero si vede bene. Non volevo farlo cadere, ma ero allo sfinimento, volevo solo rallentarlo per allungare». In conferenza stampa Rossi ha anche detto che potrebbe non partire per Valencia.

Parere opposto per Marquez: «Mi ha dato un calcio. Ora spero che finisca qui, ma non credo sarà così. Nel calcio questo sarebbe stato un cartellino rosso, invece io ero al box a guardare la gara e lui continuava a girare». Lorenzo ha avuto parole durissime, giudicando come «ingiusta» la decisione dei giudici di gara perché troppo blanda. Secondo lo spagnolo Valentino ha avuto un trattamento di favore in virtù del peso della sua figura nella storia del MotoGp.

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