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Al via la stagione Nba: LeBron a caccia dell'anello di Golden State

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Al via la stagione Nba: LeBron a caccia dell'anello di Golden State

Si riparte, e l'idea di tutti è che sarà ancora LeBron contro Golden State il filo conduttore della nuova annata Nba. Appena nel giugno scorso i Warriors di Curry, Thompson e Igoudala s'impossessarono dell'anello contro una Cleveland decimata dai guai fisici, ma che Il Prescelto aveva trasformato in credibile candidata per il titolo. Scenario che potrebbe ripetersi anche quest'anno, ma non mancano certo i pretendenti, per quell'anello…

News – La più importante di tutte riguarda la nuova formula di accesso ai playoff. Niente più classifiche di division a determinare il seeding dei playoff ma una classifica totale dalla prima all'ottava determinata dalla posizione raggiunta nella conference. Fino ad oggi infatti le prime 4 teste di serie erano le vincitrici delle rispettive division, più la squadra rimasta col miglior record. Nessun divieto invece per l' “hack – a – Shaq”, il fallo metodico commesso dalla squadra avversaria su un pessimo tiratore di liberi (ne sono vittime principalmente il Clipper Jordan e il Rocket Howard, casistica troppo esigua per introdurre una nuova regola specifica, ha fatto sapere il commissioner Silver, ndr).

I campioni – I favoriti d'obbligo sono loro, anche se quell'anello è molto più facile (si fa per dire…) conquistarlo che difenderlo. Ma ovvio che gli Warriors partano ancora in pole position: rflettori puntati sugli Splash Brothers Curry e Thompson, anche se la partenza verso Boston di David Lee (in realtà mai troppo utilizzato da coach Kerr) toglie qualcosa sottocanestro.

I rivali – I Cavs in prima fila, sperando che la salute di Love (e il suo inserimento nel gioco di Blatt) regga, insieme a quella di Irving e, ovvio, di LeBron James. L'arrivo di Mo Williams e il ritorno di Varejao garantiscono profondità alla panchina. A Ovest ecco i Clippers, che inseriscono il veterano Pierce (già campione con coach Rivers a Boston) a fianco di Paul e Griffin, e poi San Antonio, che con l'arrivo di West e Aldridge aggiunge peso e tecnica all'eterno Duncan sotto le plance. Ma gli Spurssognare solo se Tony Parker sarà grande davvero. E come trascurare Oklahoma, che ritrova il fenomenale Kevin Durant?

Gli outsider – Molte per rendere la stagione interessante, poche per cambiare davvero le gerarchie. Dai Chicago Bulls di Rose che lanciano Mirotic in quintetto, alla solida Atlanta, ai Pelicans del futuro Mvp Anthony Davis, a Minnesota, fino ad arrivare a Mavericks e Grizzlies, sempre pericolose se dovessero conquistare la post-season
Anno di transizione – Inevitabile lo sia, anche questo, per le due franchigie più celebri, Los Angeles Lakers e Boston Celtics. I gialloviola si affidano al grande ex Byron Scott per cominciare a intravvedere un futuro dopo l'era Kobe Bryant, che pure torna sul parquet, a 37 anni, per lasciare un altro segno della sua grandezza, magari due stagioni perse tra acciacchi e ricadute. Boston vuole invece consolidare il grande lavoro di coach Stevens, che già lo scorso anno è valso un insperato approdo ai playoff.

Spaghetti League – Pattuglia che si assottiglia, quella italiana, nella Lega, visto l'addio (magari temporaneo, chissà…) di Gigi Datome, ora al Fenerbache Istanbul. Ma Gallinari, Belinelli e Bargnani sembrano pronti all'annata del riscatto (sperando che salute non faccia le bizze…), corroborati dall'intensa estate azzurra e con l'obiettivo del preolimpico per conquistare un pass per Rio2016. Il Gallo è pronto a riprendersi la leadership dei Denver Nuggets, come prima del crack al ginocchio e sotto l'affidabile guida di coach Malone in panchina. Sarà la punta delle ‘Pepite' insieme a Faried e Wilson Chandler, favorendo la crescita del rookie Mudiay. Belinelli, firmato a 29 anni dai Sacramento Kings con un triennale da 19,5 milioni di dollari, sarà uno dei ‘califfi' di una franchigia che si affida all'eclettica regia di Rondo e punta sulla sapiente mano di coach Karl, per gestire il talento di Cousins e provare a stupire. Obiettivi simili per i Brooklin Nets, dove è approdato Bargnani, lui che deve aver fatto il trasloco più rapido della storia, visto che arriva dai New York Knikcs…Il Mago è sembrato rigenerato dalla maglia della Nazionale e da un ottimo Europeo: a 30 anni e con addosso l'etichetta di “delusione” (visto anche la prima scelta assoluta nel draft 2006) ha l'occasione per tornare grande, ma serve la salute (già un infortunio muscolare in pre-season: incrociamo le dita). L'altro big l'Italia lo schiera in panchina, con Ettore Messina che anche nel suo secondo anno in Texas sarà l'uomo di fiducia di coach Popovich (divenuto nel frattempo nuovo head-coach di Team Usa ij vista delle Olimpiadi) nella stanza dei bottoni di San Antonio.

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