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Rugby, Mondiali 2015: orgoglio Australia, ma la coppa va agli All…

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Rugby, Mondiali 2015: orgoglio Australia, ma la coppa va agli All Blacks

  • –a cura di Datasport

Il rugby parla la lingua maori degli All Blacks e se questa non è certo una novità l'impresa della Nuova Zelanda consiste nell'alzare per la seconda volta consecutiva la Coppa del Mondo. Nessuno ci era mai riuscito prima: a Twickenham ce la fanno invece Ma' Nonu e compagni che battono 34-17 l'Australia salendo per la terza volta sul gradino più alto del mondo. Decisivi i 19 punti di Dan Carter, man of the match nel suo ultimo cap con gli All Blacks.

Nel tempio del rugby la finale dei Mondiali 2015 vede di fronte la storia della palla ovale. Con due successi per parte nelle sette precedenti competizioni, Nuova Zelanda e Australia si giocano il primato di squadra più vincente nella storia della Coppa del Mondo. La partenza è tutta di marca All Blacks con la difesa australiana, la migliore vista in questi Mondiali, costantemente sotto pressione e in grossa difficoltà ad arginare la manovra degli All Blacks. Carter e Foley scaldano subito il piede (3-3 al 14'), l'Australia prova a distendersi ma quando la seconda linea Douglas è costretta ad abbandonare il campo la mischia Wallabies inizia a subire la spinta nera.

Carter centra i pali altre due volte (27' e 36'), poi l'azione travolgente iniziata da Conrad Smith e conclusa da Milner-Skudder vale la meta in chiusura di frazione che fissa il punteggio sul 16-3. Neanche il tempo di rientrare dagli spogliatoi che Ma' Nonu schiaccia ancora oltre la linea di meta e anche se Carter si concede il lusso di non trasformare il 21-3 al 42' sembra un mazzata decisiva anche per gli Wallabies. E invece l'Australia tira fuori l'orgoglio e appena Ben Smith incappa nell'ingenuità che gli costa il giallo, i canguri  trovano la forza di sfruttare dieci minuti in superiorità numerica con due mete realizzate da Pocock e Kuridrani che Foley trasforma per il 21-17 al 65'.

Se a qualcuno iniziano a tremare gambe e mani, quello non è certo Dan Carter: fenomenale il drop da quaranta metri che al 70' ricaccia indietro a -7 l'Australia (24-17), pulito il calcio di punizione al 75' per il 27-17  che profuma di Coppa. Quella che gli All Blacks alzano meritatamente dopo l'ultima meta di Barrett, trasformata ancora da un Carter che, con 19 punti in una finale mondiale (record per un All Blacks), saluta la maglia della Nazionale alzando il trofeo più prestigioso del rugby per la terza volta nella storia della competizione.