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Sudafrica medaglia di bronzo ai mondiali di rugby. Springboks e Pumas archiviano Inghilterra 2015 pensando già a Giappone 2019

In attesa che Nuova Zelanda e Australia si giochino la finale dei mondiali di rugby 2015 a Twickenham, ieri sera 30 ottobre allo stadio Olimpico di Londra è andata in scena la finale per il terzo e il quarto posto. Quella partita che nessuna squadra vorrebbe mai giocare ma che alla fine nessuna vuole perdere. In campo sono scese le due semifinaliste sconfitte, Sudafrica e Argentina. La medaglia di bronzo al termine del match è stata messa al collo degli Springboks, con i Pumas che però sono stati i più applauditi e sostenuti dal pubblico. Il Sudafrica ha vinto 24 a 13, per onore di cronaca, dopo aver chiuso il primo tempo sul 16 a zero. Sono state tre le mete segnate, due dai sudafricani e una a tempo ormai scaduto dai sudamericani, che hanno lottato fino all'ultimo come leoni, ops, come puma, per sbloccare il risultato e non finire sul 24 a 6 che sarebbe stato un punteggio troppo pesante, alla luce del grande impegno messo in campo. L'ala sudafricana Bryan Habana però è rimasta a bocca asciutta. L'uomo che ha eguagliato il record fino a ora detenuto dal neozelandese Jonah Lomu, segnando 15 mete mondiali, non è riuscito a migliorarsi e forse per la troppa foga o la pressione di voler per forza segnare ha perso le occasioni migliori che gli si sono presentate nel corso dell'incontro. Al suo posto sono andati in meta il collega di reparto J.P. Pietersen e il seconda linea Eben Etzebeth. Per l'Argentina la meta, invece, è stata opera del pilone partito dalla panchina Juan Pablo Orlandi.

Gli altri punti sono stati appannaggio dei mediani di apertura, Handre Pollard per gli Springboks (14 punti) e Nicolas Sanchez per i Pumas (8 punti). I due numeri 10 sono anche i giocatori che fino a ora hanno segnato più punti in questa Coppa del mondo: Sanchez guida la classifica con 97 punti, seguito da Pollard a 93. Considerando che i due calciatori di Australia e Nuova Zelanda, Bernard Foley e Dan Carter fino a ora hanno realizzato rispettivamente 75 e 63 punti, con una sola partita ancora da giocare, appare difficile che il primato possa essere messo a repentaglio. “Il Sudafrica oggi ha giocato meglio”, è stato il commento sul match dell'allenatore argentino Daniel Hourcade, che comunque ha speso parole di elogio per i suoi. “Questa squadra verrà ricordata come una squadra che ha dato tutto”, ha affermato, sottolineando che i Pumas hanno centrato il loro obiettivo a breve termine, ovvero “essere tra i primi quattro del mondo”, anche se una sconfitta lascia sempre l'amaro in bocca. “Non siamo felici perché volevamo vincere e non abbiamo giocato bene”, ha continuato Hourcade, facendo comunque un bilancio positivo dell'esperienza mondiale:

“Sono molto fiero della squadra”, che vedrà l'addio di alcuni uomini chiave come Juan Martin Fernandez Lobbe. Il futuro non sembra però preoccupare il ct: “Abbiamo una squadra molto giovane, possiamo crescere - anche grazie alla Rugby Championship e alla franchigia in Super Rugby - e il futuro è molto promettente per l'Argentina”. Il futuro sembra sorridere anche al Sudafrica, stando alle parole del suo allenatore, Heyneke Meyer. “Molti ragazzi si ritireranno e questo è molto emozionante e triste”, ha dichiarato, specificando però di essere “molto entusiasta dei giocatori giovani: abbiamo alcuni dei giovani più forti e interessanti del mondo e in futuro potremo essere invincibili con loro”. A guardare Meyer in volto, tuttavia, non sembra che sia l'allenatore della squadra che ha vinto la partita. “Essendo sudafricano tutto quello che non è essere campioni non è abbastanza”, ha spiegato, aggiungendo che anche se “le due squadre che sono in finale hanno meritato, avrei voluto giocare” al loro posto. Dopo la storica sconfitta con il Giappone all'esordio, il Sudafrica ha saputo rialzarsi e rimettersi in carreggiata, arrivando fino alla semifinale e poi guadagnandosi il terzo posto. “E' stato un torneo eccezionale”, ha continuato Meyer anche se, ha concluso, “non siamo stati abbastanza forti per essere in finale”. L'appuntamento per Sudafrica e Argentina è rimandato tra quattro anni al Mondiale di Giappone 2019, nel frattempo, le due squadre avranno modo di confrontarsi fino ad allora nel Rugby Championship, il torneo dell'emisfero Sud che giocano insieme proprio a quelle Nuova Zelanda e Australia che si contenderanno il titolo.

La partita:
Sudafrica-Argentina 24-13 (16-0). Sudafrica: 2 mete (Pietersen, Etzebeth), 4 calci piazzati (Pollard), 1 trasformazione (Pollard). Argentina: 1 meta (Orlandi), 2 calci piazzati (Sanchez), 1 trasformazione (Sanchez). Calci fermi: Pollard 5 su 7; Sanchez 3 su 3. Cartellino giallo: Cubelli (Argentina).

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