Battesimo ufficiale oggi al Teatro Quirino a Roma per i gruppi parlamentari di «Sinistra italiana» (logo rosso su fondo giallo) il nuovo gruppo parlamentare della sinistra, composto da 31 deputati. Ne faranno parte i 25 di Sel e 6 ex Pd (tra questi Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre). Al Senato il gruppo nascerà solo in un secondi momento. Dovrebbe includere i 7 di Sel, Corradino Mineo e due ex M5s (Campanella e Bocchino). Il gruppo della Camera avrà come consulente economico l'economista statunitense premio Nobel Joseph Stiglitz. Pienone in platea, in cui si rivedono anche figure storiche come Cesare Salvi e Fabio Mussi. In tanti sono rimasti fuori e non potranno entrare per motivi di sicurezza: circa 500 persone, secondo gli organizzatori. Quella di oggi è la prima tappa del percorso che condurrà all'assemblea costituente di un nuovo soggetto politico.
Civati per ora resta fuori
Non confluirà nel nuovo gruppo Pippo Civati, che ha lanciato il movimento “Possibile” e sta lavorando con gli ex M5s di Alternativa Libera. Ma Civati è parte integrante del progetto più ampio che si sta organizzando attorno alla Costituente della sinistra lanciata dal segretario della Fiom Maurizio Landini che prenderà il via ad inizio 2016 e potrebbe arrivare entro l'autunno a dare vita al vero e proprio soggetto politico della sinistra, di cui “Si” sarebbe parte integrante come “costola” parlamentare.
Fassina:alternativi a liberismo Pd da “Happy days”
Durante l'assemblea al Quirino Stefano Fassina ha rivendicato l’uscita dal Pd e rispondendo all’ex segretario Pier Luigi Bersani, che aveva sottolineato la necessità di evitare scissioni («Sbaglia chi lascia il Pd. Bisogna costruire l'alternativa dentro il partito») ha chiosato: «Ci hanno accusato di fare il gioco della destra, non è così: il gioco della destra lo fa chi fa la destra con il jobs act, con l'intervento sulla scuola, con l'Italicum, con la riforma del Senato e della Rai. Noi siamo Sinistra italiana e abbiamo scelto un nome che rivendica una scelta di campo precisa». E ha aggiunto: «Oggi segniamo una tappa decisiva di un cammino impervio ma necessario per fare un’Italia più giusta». Poi ha rivendicato che «Sinistra italiana ha una proposta di governo, alternativa al liberismo da Happy days del segretario del Pd». E ha spiegato: «Abbiamo scelto di avviare i gruppi parlamentari intorno alla legge di stabilità perché questa manovra iniqua è sinergica al partito della nazione: Renzi ha detto che attua il programma che Berlusconi non è riuscito ad attuare».
Orfini: sinistra deve essere divertente, come Happy days
A Fassina ha replicato il presidente del Pd Matteo Orfini con una battuta su twitter: «Comunque Happy days era bellissimo. E divertente. Come deve essere la sinistra».
D’Attorre: dovere ricostruire sinistra o nostro popolo guarda a M5s
Sulla stessa lunghezza d’onde di Fassina invece Alfredo D’Attorre, un altro dei “big” fuoriusciti dal Pd «Stiamo prendendo atto che la battaglia che pensavamo di fare nel partito che abbiamo fondato per la radicalità della deriva renziana non è più possibile», ha detto l’ex deputato dem. E ha aggiunto: «Se vogliamo evitare che il nostro popolo guardi solo al M5s noi abbiamo il dovere di ricostruire la sinistra».
Renzi: sinistra ideologica non vincerà mai, aiuta destra
Critico Matteo Renzi, che nel discorso ai gruppi parlamentari del Pd che il Foglio on-line ha ripubblicato stamattina (twittato dal premier mentre al teatro Quirino di Roma avveniva il battesimo ufficiale di Sinistra italiana, ndr) ha detto: «La sinistra ideologica non vincerà, mai. Al massimo aiuta la destra a vincere».
Vendola: sinistra per Renzi aiuta destra? Ci pensa già lui
A stretto giro la replica di Nichi Vendola su twitter: «Dice Renzi che la Sinistra Italiana aiuta la destra. Impossibile. Ci pensa già lui...». Per Vendola quella che nasce con Sinistra italiana è «una alleanza di uomini e donne che si ribellano alla mafia delle parole e che non accettano che la sinistra debba trionfare nel proprio suicidio. Oggi si costruisce un primo pezzo di 'spazio pubblico' di ciò che potrà e vorrà essere la sinistra che non cede né alle lusinghe del potere né alle seduzioni dell'impotenza vestita di minoritarismo».
Cuperlo: auguri, ma no a logica avversario vicino
Aperture sono arrivate dalla minoranza Pd, dalla quale è arrivato un invito però a collaborare senza contrapposizioni. «Se una parte della sinistra fuori da noi si ritrova nella sfida del governo, il Pd non deve voltare la testa. E quindi auguri al percorso di Sinistra italiana. Io che sono e resto nel Pd penso che con quel sentiero dovremo incontrarci se vogliamo vincere domani le amministrative in diverse città e dopodomani le elezioni politiche». Così, Gianni Cuperlo, nel riconoscere che «una dose di polemica anche da parte del nuovo soggetto verso chi ha scelto di rimanere nel Pd la metto nel conto», ha invitato «tutti a capire che il destino virtuoso di un centrosinistra vincente, largo, civico non è nel vedere l'avversario vicino a te ma nel costruire una seria alternativa alla destra».
Rosato (Pd): alleanze nelle città con Sinistra Italiana
Dalle pagine di Repubblica il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, ha però teso la mano ai fuoriusciti di Sinistra Italiana, con i quali «mi auguro - ha detto - si possa costruire e confermare un'alleanza strutturale a partire dalle prossime amministrative, comprese Roma e Milano. Ovviamente con un profilo riformista, definito dal candidato sindaco».
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