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Balotelli, il nemico si chiama pubalgia: il rischio adesso è…

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Balotelli, il nemico si chiama pubalgia: il rischio adesso è un’operazione seguita da un lunghissimo stop

Proprio nell’anno in cui sembrava aver messo definitivamente da parte i colpi di testa, intesi come follie che gli sono più volte costate care in termini di carriera, Mario Balotelli si trova a combattere contro un nemico che è il vero e proprio incubo degli sportivi: la pubalgia. Quella che in medicina viene generalmente catalogata come «Sindrome retto-adduttoria», ossia una sindrome da sovraccarico per la quale la prima e più importante contromisura è la totale astensione da qualsiasi attività fisica. Niente corsa, niente cyclette, insomma niente di niente, per dare il giusto riposo al distretto anatomico che comprende l’osso pubico, il muscolo adduttore (che consente di spostare la gamba verso l’interno) e il muscolo retto dell’addome (che consente di piegare il torace verso l’addome).

Provate a pensare al vostro corpo in quella zona e capirete immediatamente per quale motivo, in presenza di un’infiammazione, qualsiasi movimento delle gambe e del tronco rischi di peggiorare la situazione.

Balotelli si è trovato suo malgrado a percorrere questo calvario dopo la gara con il Genoa: era la fine di settembre, da allora non è più riuscito a scendere in campo. Non solo, ma quella che all’inizio sembrava una pubalgia di forma lieve (ne esistono 4 gradi diversi, da 0 a 3) si è complicata al punto che il Milan ha deciso di portare il giocatore in Danimarca dal professor Per Holmic, considerato uno dei migliori specialisti per la cura di questa patologia.

La società, con uno scarno comunicato attraverso il sito ufficiale, ha spiegato che «Mario Balotelli si è sottoposto ad un ulteriore consulto a Copenaghen dal professor Per Holmich. Gli staff medici di AC Milan e Liverpool FC, concorderanno a breve un nuovo percorso terapeutico».

E purtroppo è iniziata anche a circolare l’ipotesi di un’operazione, via che si intraprende solo in casi estremi e dopo aver tentato le cure di solito utilizzate in questi casi: laserterapia, tecarterapia e onde d’urto, insieme a un percorso fisioterapico per correggere eventuali problemi posturali. Per il bene di Balotelli, ci auguriamo che non si debba arrivare all’intervento chirurgico.

Quello che è giusto dire (e sapere) è che questa volta il carattere svogliato per cui il giocatore è stato messo più volte sotto accusa non ha nessuna colpa: con una pubalgia in atto insistere a giocare e a muoversi, sopportando stoicamente il dolore, complica di molto le cose.

Considerato il tempo necessario per una guarigione, sommato a quello indispensabile per un pieno ritorno alla forma-partita, si arriva tranquillamente alla fine del girone di andata: un problema per il Milan e per Mihajolovic, che avevano scommesso sul giocatore. Con ragione, almeno a giudicare dall’impegno messo nelle 4 gare giocate (con due reti all’attivo). Un problema anche per le ambizioni di Balotelli di mettersi in luce e guadagnarsi la maglia Azzurra per gli Europei di Francia del prossimo anno, visto che il Ct Conte ha più volte chiarito di non voler fare eccezioni per nessuno, Pirlo inlcuso, che sia fermo da tempo senza giocare con continuità.

E tutto sommato un problema anche per la nostra Nazionale, che dal ritorno di un giocatore come il Balotelli di quest’anno, con la testa a posto e concentrato solo sul gioco, avrebbe avuto tutto da guadagnare.

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