I fatti di Parigi hanno imposto una stretta sulla sicurezza a tutta l’Europa, Italia compresa, ma per il prossimo Giubileo il Viminale ha messo in campo «24mila persone in divisa, tra Roma e provincia, che presidiano la città e la periferia». In arrivo anche altri mille uomini delle Forze armate, mentre il prefetto può già contare su 1.226 militari dell’operazione “Strade sicure”. A dare i numeri della sicurezza nella Capitale è il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenuto a “Radio Anch'io” (Rai 1). Questo - ha spiegato - «non per presidiare dal punto di vista militare, ma per aumentare i presìdi fissi: non vedremo camionette girare per Roma».
Piano sicurezza significativo, ma rischio zero non esiste
La vigilanza rafforzata riguarderà nei prossimi mesi «siti francesi, gli obiettivi vaticani, i centri di aggregazione turistica, 12 aeree del centro storico di maggiore frequentazione e le aree dedicate alla movida: un piano assolutamente significativo». Poi Alfano è tornato a ribadire che «nella nostra società moderna il rischio zero non esiste». Il sistema della prevenzione, come quello messo in piedi dal Viminale proprio in vista del Giubileo straordinario della Misericordia che avrà inizio l’8 dicembre, « serve ad evitare il verificarsi di un evento, ma non serve ad azzerare il coefficente di rischio, non serve a portarlo a livello zero».
Italia non ha sbagliato politiche integrazione, con prevenzione buoni risultati
Allargando il discorso sulle condizioni che favoriscono il diffondersi del terrorismo e del fanatismo religioso nelle società occidentali e in Francia in particolare, Alfano ha difeso le politiche di accoglienza dell’Italia, che «non ha sbagliato le politiche dei decenni passati e quindi non abbiamo le periferie francesi piene di immigrati che spesso non sono integrati». «Ora - ha aggiunto Alfano in risposta ad una domanda sulla necessità di cambiare la Costituzione sui poteri straordinari del presidente in caso di minaccia allo Stato auspicata ieri dal presidente francese Hollande - applichiamo le stesse misure di prevenzione personale che avevamo per i mafiosi, consideriamo reato il fatto stesso di andare a combattere all'estero, abbiamo fatto decine di espulsioni, abbiamo avuto risultati importanti sulle prevenzione».
Stop polemiche su risorse sicurezza: anche il 2016 sarà in positivo
Il titolare dell’Interno ha poi respinto al mittente le polemiche delle ultime ore sulla presunta riduzione degli stanziamenti per le Forze dell’ordine prevista dalla legge di Stabilità. «Gli anni finanziari 2013, 2014, 2015 sono tutti in positivo», ha sottolineato, e «sui numeri per la sicurezza anche il 2016 sarà così». Per Alfano siamo di fronte ad un equivoco «perché le risorse sono state allocate in fondi differenti». Quanto al «capitolo del personale», Alfano ha rivendicato di essere «arrivato al Viminale col blocco del turn over, l'abbiamo prima dimezzato, poi dal 2016 quelli che andranno in pensione potranno essere sostituiti da giovani poliziotti».
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