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Rugby in lutto: è morto Jonah Lomu

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Rugby in lutto: è morto Jonah Lomu

  • –a cura di Datasport

Finisce qui la battaglia di Jonah Lomu, uno dei più grandi, se non il più grande di sempre. E oggi il rugby mondiale piange uno dei suoi eroi più luminosi. All'età di quarant'anni, ad Auckland, si è spenta la leggenda neozelandese, sconfitto dai reni, fonte di dolore e problemi da ben tredici anni, a causa di una rara sindrome nefrosica riscontrata nel 2002. A dare il triste annuncio è John Mayhew, ex medico degli All Blacks e portavoce della famiglia. Lascia una moglie, Nadene, e due figli.

Proprio i reni avevano segnato la carriera di Lomu con la palla ovale, costringendolo a interrompere la carriera anzitempo, nel 2010: nel 2004 un trapianto, da lì in poi dialisi e partite a singhiozzo. Momenti difficili nel 2011, fino agli ultimi giorni. E ora l'addio, alla superstar planetaria del rugby, all'icona di questo sport. A colui che aveva modificato dall'interno le regole del gioco, unendo un fisico straripante (196 cm e 126 kg come peso forma) ad una velocità inconsueta per la sua stazza (10''8 sui 100!). Cambiarono le carte in tavola, il rugby professionistico doveva essere così.

I numeri testimoniano in minima parte la sua grandezza: 37 mete in 63 test match con la Nuova Zelanda, di cui è il più giovane esordiente della storia, a 19 anni da poco compiuti, contro la Francia nel 1994. L'anno seguente arriverà la sconfitta in finale dei Mondiali contro il Sudafrica. E ora l'addio.