
«Le iniziative che il governo intende intraprendere per consentire il rapido e definitivo rientro in patria dei nostri due fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, si collocano nell'alveo della procedura giurisdizionale internazionale già avviata». Lo ha ribadito il ministro della Difesa Roberta Pinotti, rispondendo a un'interrogazione sul caso marò presentata da Forza Italia, durante il “question time” nell'Aula di Montecitorio.
La vicenda dei fucilieri sottoposta a un tribunale arbitrale
«Il Tribunale per il diritto del mare di Amburgo - ha ricordato Pinotti - ha confermato quanto sostenuto dall'Italia, rinviando alla competenza di un tribunale costituito ai sensi della Convenzione la vicenda dei fucilieri che, pertanto, deve essere sottoposta a un tribunale arbitrale. Lo stesso Tribunale, di conseguenza, ha ordinato alle parti la sospensione immediata di tutte le procedure giudiziarie a carico dei nostri militari». Le parti, dunque, «possono chiedere la concessione di misure provvisorie a tutela dei rispettivi diritti, qualora questi siano pregiudicati dalla durata della controversia. L'Italia - ha spiegato il ministro della Difesa - ritiene che il perdurante stato di privazione della libertà personale di Latorre e Girone pregiudichi il diritto italiano all'esercizio della giurisdizione esclusiva sulla controversia e la loro immunità funzionale di militari in servizio». Pinotti ha assicurato che «al momento in cui il tribunale arbitrale chiamato a giudicare la controversia tra Italia e India sarà pienamente operativo, dopo la comunicazione della Corte permanente di arbitrato dell'Aja, il nostro Paese si avvarrà di tutti gli strumenti previsti dal diritto internazionale per concludere positivamente la vicenda».
Terzo Natale in India per Girone
Come lo scorso anno Salvatore Girone si prepara a trascorrere il Natale con la famiglia in India, ma è stanco di questa “routine inaccettabile” che costringe la moglie e i figli a viaggiare continuamente e a passare le feste lontano da affetti e amicizie in Italia. Lo ha detto a un’agenzia di stampa una fonte della Difesa. Come stabilito dal regime di libertà provvisoria, il marò pugliese si è recato stamane al commissariato dell'enclave diplomatica di Chanakyapuri per la firma di presenza settimanale accompagnato dall'addetto militare Roberto Tomsi. Questo sarà il quarto Natale in India dopo l'incidente del 15 febbraio 2012 (in cui è stato coinvolto con il suo collega Massimiliano Latorre attualmente in Italia per cure mediche) e il terzo a New Delhi.
Situazione sempre più pesante per la famiglia
A breve lo raggiungeranno la moglie Giovanna Ardito con i figli Michele di 14 anni e Martina di 9 anni, insieme ai suoi genitori. Trascorreranno il Natale nel suo piccolo alloggio provvisorio all'interno del complesso dell'ambasciata d'Italia. «La situazione è sempre più pesante per la sua famiglia - ha continuato la fonte - in quanto i bambini sono stanchi di dover viaggiare per vedere il padre. Sono costretti a lasciare affetti e amicizie, a rinunciare a certe attività scolastiche, come le recite natalizie, e perdere anche giorni di scuola per venire in India». Il Fuciliere di Marina vive in «una sorta di limbo» in perenne attesa di una sentenza che possa risolvere il caso. A questo si aggiunge, continua la fonte, «la preoccupazione per una serenità familiare che si sta deteriorando per la lontananza e per il peso della gestione della casa che ricade interamente su sua moglie».
© Riproduzione riservata