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Giubileo, il Papa ha aperto la Porta Santa

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a san pietro in vaticano

Giubileo, il Papa ha aperto la Porta Santa

Prima l’abbraccio sul sagrato con il papa emerito Benedetto XVI, poi l’apertura della Porta Santa all’ordine “Apritemi le porte della giustizia”: alle 11.15 Papa Francesco ha inaugurato ufficialmente il Giubileo della Misericordia varcando la soglia, seguito da Ratzinger. Poco prima, durante la messa, Bergoglio aveva esortato così i circa 70mila fedeli radunati in piazza San Pietro: «Abbandoniamo ogni forma di paura e di timore, perché non si addice a chi è amato; viviamo, piuttosto, la gioia dell’incontro con la grazia che tutto trasforma». «Questo Anno Santo Straordinario - ha spiegato il Papa - è anch’esso dono di grazia. Entrare per quella Porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre che tutti accoglie e a ognuno va incontro personalmente. Sarà un Anno in cui crescere nella convinzione della misericordia». Con una «spinta missionaria» che recuperi lo spirito del Concilio Vaticano II: «Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon samaritano».

Fedeli in fila dall’alba
Sotto una pioggerella fine, i fedeli sono accorsi dall’alba per assistere alla celebrazione, cominciata alle 9.30. Oltre 2mila le forze dell’ordine schierate in città: un presidio massiccio, ma discreto. No fly zone nei cieli di Roma dalle 7 alle 19. Tre i varchi d’accesso alla basilica aperti dalle 6.30: in piazza Sant’Uffizio, via della Conciliazione e Porta Angelica. E i controlli sono stati serrati: ogni fedele è dovuto passare al vaglio dei metal detector portatili. Verso mezzogiorno è cominciato il deflusso. Tutto sta procedendo regolarmente, senza problemi di viabilità nell’area circostante.

Due papi all’apertura della Porta Santa
Dopo la messa il Pontefice ha recitato una preghiera e ha pronunciato la frase del salmo 117 spingendo la Porta Santa con le mani: «Aperite mihi portas justitiae» («Apritemi le porte della giustizia»). Le due ante di bronzo si sono spalancate e la Porta è stata attraversata dal Papa e successivamente dai cardinali,vescovi, religiosi e laici tra cui il capo dello Stato Sergio Mattarella con la figlia Laura, il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Quello indetto da Francesco è il terzo Giubileo straordinario dall’inizio del ’900: nel 1933 Pio XI proclamò l’Anno Santo per i 19 secoli dalla morte di Gesù, Paolo VI ne aprì uno nel 1966 per cinque mesi e oggi tocca a quello di Papa Francesco, che imprime un’accelerazione pastorale verso la “misericordia”. «Che il Giubileo della Misericordia porti a tutti la bontà e la tenerezza di Dio», ha auspicato il pontefice in un tweet.

Alla cerimonia anche Renzi e Mattarella
Oltre a Mattarella, Renzi e Alfano al rito dell’apertura della Porta Santa - già celebrato da Bergoglio il 29 novembre a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, per dare inizio al Giubileo in una terra martoriata da fame e guerre - hanno partecipato il prefetto Franco Gabrielli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca. Presenti anche le delegazioni ufficiali di Belgio, Repubblica di San Marino, Repubblica Ceca e Germania.

All’Angelus: «Lasciamoci accarezzare da Dio»
Una volta aperta la porta, tutti si sono recati in processione fino alla tomba dell’Apostolo Pietro, dove si è svolto il rito conclusivo. Il Papa ha raggiunto poi la terza loggia del Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus, come consuetudine, dalla finestra affacciata su piazza San Pietro. «Non abbiamo paura della misericordia, lasciamoci abbracciare dalla misericordia e tenerezza di Dio che ci aspetta e perdona tutta, nulla è dolce come lasciarsi accarezzare da Dio, fa tanto bene e il Signore perdona tutto», ha affermato Bergoglio. Che poi ha esaltato l’Immacolata come «icona sublime della misericordia divina che ha vinto sul peccato». La festa dell’Immacolata «diventa allora la festa di tutti noi se, con i nostri “sì” quotidiani, riusciamo a vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta la vita dei nostri fratelli, a donare loro speranza, asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia».

L’omaggio all’Immacolata in piazza Mignanelli
A piazza di Spagna, dove è arrivato a bordo della consueta Focus blu salutando i fedeli lungo le strade, Bergoglio ha pregato la Madonna: «Vengo a presentarti l’omaggio di fede e d’amore del popolo santo di Dio che vive in questa Città e Diocesi. Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche; dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; degli anziani, carichi di anni e di esperienza; in modo particolare vengo a te da parte degli ammalati, dei carcerati, di chi sente più duro il cammino. Come Pastore vengo anche a nome di quanti sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro. Sotto il tuo manto c’è posto per tutti, perché tu sei la Madre della Misericordia». Torna l’auspicio per una vita migliore, «libera da schiavitù, rancori e paure».

In serata luci sulla facciata di San Pietro
La giornata proseguirà con il tradizionale omaggio del Papa alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna (per motivi di sicurezza la fermata della metro rimarrà chiusa) e con la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Per concludere in serata con lo spettacolo di illuminazione scenografica “Fiat lux”, che proietterà una serie di immagini sulla facciata della Basilica di San Pietro.

Cintura di massima sicurezza a Roma
Il livello di allerta antiterrorismo oggi nella Capitale è il quarto, il massimo, come ha sottolineato nei giorni scorsi il prefetto Gabrielli. Nelle strade sono schierati 2mila tra Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia, cui si aggiungono i reparti speciali, l’Esercito e l’Aeronautica con caccia intercettori e radar. Nessuna zona rossa (che scatterebbe soltanto in caso di attentato), ma una divisione in tre aree della città. In prima linea, oltre al prefetto, il questore di Roma Niccolò D’Angelo e il commissario Paolo Tronca.

Frequenze radio sorvegliate speciali
Attiva per il Giubileo anche una task force del ministero dello Sviluppo economico che sorveglia le frequenze radio per evitare attacchi terroristici o semplici guasti che possano minare l’efficienza delle comunicazioni tra le forze dell’ordine.

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