«Il sistema bancario italiano è grande e solido: in Germania 250 miliardi di soldi pubblici alle banche, in Italia no. Ci sono quattro nuove banche che hanno preso il posto delle banche che erano in difficoltà e queste hanno i conti puliti. Questo è il vero dato, non pretestuosità. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, dal palco della Leopolda. Detto queste ci sono responsabilità diffuse e saranno valutate e saranno presi provvedimenti per evitare che queste cose accadano ancora». Inoltre il provvedimento del governo sulle banche «ha permesso di salvare un milione di depositanti, di salvare 12 miliardi di depositi, 200mila imprese che hanno crediti con le 4 banche e continueranno ad averli, 6mila lavoratori del sistema bancario. Questo è il vero dato della polemica bancaria non le pretestuosità».
Sui meriti del Governo «la politica economica serve a creare posti di lavoro e quest'anno ne abbiamo creati almeno 150 mila. Non solo bisogna creare lavoro, ma bisogna dare speranza ai giovani», ha anche detto Padoan dal palco della Leopolda. Con il Jobs Act, ha sottolineato Padoan, «abbiamo messo in campo strumenti che creano lavoro e lo creano in modo migliore». Strumenti, ha ricordato, che non creano lavoro precario ma «consolidato». «Cambiare le aspettative aiuta anche la crescita: se c'è più fiducia usciamo dal circolo vizioso della crisi ed entriamo nel circolo virtuoso della crescita».
«Per favore, smettiamola con lo sciacallaggio», ha poi aggiunto il ministro dell’Economia ai cronisti che gli chiedevano delle polemiche sul conflitto di interessi del ministro Maria Elena Boschi per il caso di Banca Etruria.
Una delegazione di cinque persone, in rappresentanza dei risparmiatori che protestano per gli effetti del dl salva banche ha incontrato il ministro. Già ieri era emersa la disponibilità del Governo a parlare con i manifestanti che stamani, in una cinquantina, hanno organizzato una protesta ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine a via Il Prato, a qualche centinaia di metri dalla stazione Leopolda.
«Chi ha la responsabilità paghi» recita uno dei cartelli esposti dai manifestanti, molti dei quali spiegano di aver votato Pd ma «non lo rifaremo». Della delegazione degli obbligazionisti vittime del salva-banche fanno parte la portavoce Letizia Giorgianni, tre correntisti di Banca Etruria e uno di Cari Ferrara.
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