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Smog, subito 40 milioni per la mobilità

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Smog, subito 40 milioni per la mobilità

Quaranta milioni già pronti, da rendere spendibili nel giro di poche settimane. E altre risorse da individuare nelle prossime ore, per rimpinguare i fondi da mettere a disposizione dei Comuni. Sono le due mosse allo studio del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti: a lui è stato affidato il compito di coordinare il piano del Governo per fronteggiare l’emergenza smog di questi giorni. L’attenzione sarà concentrata soprattutto sulla mobilità sostenibile: autobus, car sharing, piste ciclabili. Con l’ipotesi di un fondo specifico per sostenere gli sconti sui mezzi pubblici. Anche se i modelli concreti di azione cambieranno a seconda delle città e saranno discussi domani in una riunione che metterà attorno a un tavolo, oltre a Galletti, il ministero delle Infrastrutture, il Dipartimento di Protezione civile, i presidenti delle Regioni e i sindaci dei grandi centri urbani.

Sono proprio i sindaci che, negli ultimi giorni, si sono ritrovati in prima linea, costretti dai dati delle centraline di rilevamento a prendere provvedimenti impopolari. A Milano ieri c’è stato il 33esimo giorno di smog fuorilegge, che ha portato la giunta Pisapia a decidere il blocco totale del traffico. A Roma è stata confermata, fino ad oggi, la circolazione a targhe alterne. Ma, a cascata, provvedimenti simili stanno arrivando in tutto il paese. A Bergamo sono in programma targhe alterne per oggi e domani. A Firenze è partito il blocco del traffico nella ztl, insieme alla limitazione all’uso del riscaldamento fino al 31 dicembre. Allarme a Cagliari, dove le polveri sottili hanno superato i valori limite. E blocco del traffico anche a Frosinone e Napoli. A Torino una riunione in programma oggi fisserà eventuali interventi.

Ma la riunione più importante è in calendario per domani a Roma, quando Galletti metterà attorno a un tavolo sindaci e rappresentati del Governo. Ribadendo le rispettive responsabilità, dal momento che – spiegano fonti del suo dicastero – «il ruolo del ministero dell’Ambiente, specie in questa fase, è quello di coordinare gli interventi emergenziali contro lo smog, che sono responsabilità esclusiva dei sindaci e degli amministratori locali». Quindi, le decisioni non caleranno dall’alto, ma saranno concertate mettendo a confronto le diverse soluzioni adottate finora. «Ogni situazione è diversa – dicono ancora dal ministero –: il contesto geografico e morfologico dei territori, la concentrazione del traffico, del riscaldamento, della combustione domestica e di quella proveniente dalle imprese incidono in maniera diversa da parte a parte».

Nell’incontro, comunque, si parlerà anche risorse da spendere «sia per l’emergenza che per la programmazione», in accordo con l’associazione dei Comuni (Anci). I filoni sono tre. Il pezzo principale sarà alimentato dai 35 milioni inseriti nel collegato ambientale, appena approvato in via definitiva dalla Camera. Si tratta di denaro dedicato alla mobilità sostenibile: nei primi mesi del 2016 sarà messo a disposizione delle amministrazioni tramite accordi di programma e bandi. Il secondo tassello sono i 5 milioni in arrivo dai proventi delle aste di Co2: saranno spesi, secondo modalità in fase di definizione, per progetti che scoraggino l’uso dei mezzi privati ma anche, come spiega lo stesso Galletti, per «andare incontro ai Comuni che stanno sopportando anche economicamente un costo per gli autobus e i mezzi pubblici scontati». A questo pacchetto di 40 milioni potrebbe aggiungersi altro denaro: i tecnici del ministero stanno studiando soluzioni che consentano di spostare risorse da altri capitoli di spesa sull’emergenza smog. Nelle prossime ore si capirà quanto vale questo terzo filone.

E non bisogna dimenticare che, proiettandosi su un arco temporale più lungo, avranno un ruolo strategico anche i fondi inseriti nella legge di Stabilità 2016, molti dei quali sotto la competenza del ministero delle Infrastrutture, finalizzati in qualche modo all’abbattimento delle emissioni. Oltre all’ormai classico ecobonus, ci sono i nuovi meccanismi di detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento dei condomini. C’è il fondo per il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale (sia gomma che ferro), tramite acquisti centralizzati: 155 milioni fino al 2018. Ci sono le risorse per le piste ciclabili, dal valore complessivo di 91 milioni.

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