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pubblicato oggi il calendario

Marò: fine dell’arbitrato non prima di agosto 2018. Gentiloni: «L’importante è che stiano in Italia»

Non terminerà prima di agosto 2018 la procedura arbitrale tra Italia e India sulla giurisdizione per il caso dei marò in corso all'Aja. È quanto emerge dal calendario fissato dal Tribunale arbitrale nella prima riunione procedurale del 18 gennaio e pubblicato oggi.

Prima memoria scritta per l’Italia il 16 settembre
Il calendario fissa una serie di date alle quali India e Italia devono presentare diversi atti. L'Italia, secondo il calendario stabilito dai giudici del Tribunale arbitrale, dovrà presentare una Memoria scritta - con la propria esposizione dei fatti e la propria richiesta al Tribunale - il 16 settembre 2016, mentre l'India presenterà la sua il 31 marzo 2017. Di nuovo l'Italia presenterà una replica il 28 luglio 2017, l'India lo farà il 1 dicembre 2017. A questo punto, nel caso Delhi abbia presentato obiezioni di giurisdizione o ammissibilità, il governo italiano avrà ancora la possibilità di contro-replicare il 2 febbraio 2018. Il Tribunale, secondo le regole stabilite, avrà quindi sei mesi di tempo per decidere, arrivando così all'estate del 2018, ma si riserva di poter allungare i tempi per la presentazione delle rispettive dichiarazioni «in accordo con le Parti».

Sul rientro di Girone il tribunale deciderà a metà aprile
Il governo italiano ha intanto già presentato lo scorso dicembre una richiesta di “misure provvisorie” per permettere al fuciliere di Marina Girone, tuttora trattenuto in India, di rientrare in Italia ed attendere a casa l'esito della decisione arbitrale. Sulla richiesta di rientro in Italia di Salvatore Girone l'India dovra rispondere entro il 26 febbraio, mentre la Corte permanente di arbitrato conferma l'udienza fissata il 30 e 31 marzo prossimi. Su questo punto il Tribunale dovrebbe decidere in un paio di settimane dopo l'udienza del prossimo marzo all'Aja.

Gentiloni: tempi lunghi? L’importante è cyhe li trascorrano in Italia
«Lunghi o corti che siano, sono i tempi della giustizia arbitrale. L'importante e che li trascorrano in Italia», ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni commentando il calendario del tribunale arbitrale. «Ogni tanto i tempi della giustizia italiana sono molto più lunghi. Naturalmente noi ci auguriamo - ha aggiunto il ministro - che questo periodo possa vedere sia Latorre che Girone in Italia, cioé che nel corso di questa dinamica arbitrale i due marò possano restare in Italia. Su questo punto a marzo ci sarà una prima risposta del tribunale arbitrale sulla richiesta di consentire a Girone di trascorrere in Italia il periodo dell'arbitrato».

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