
«Mi dimetto dalla carica di sindaco». In conferenza stampa nella sala consiliare del Comune flegreo il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, annuncia così l’addio all’incarico di primo cittadino, finito al centro delle polemiche per le presunte compromissioni con la camorra. «La mia, ha spiegato ai giornalisti, non è una resa ma un atto d’amore per Quarto». Capuozzo, ex esponente del Movimento Cinque Stelle, è finita al centro di una vicenda politico-giudiziaria in seguito a un'indagine condotta dalla procura di Napoli e poi espulsa dal M5S per il mancato passo indietro in seguito all’inchiesta.
L’addio «sconfitta della politica e vittoria della camorra»
L’addio al Comune «è una sconfitta della politica ma anche una vittoria della camorra», ha spiegato Capuozzo, che si è dovuta arrendere ai fatti: «Mancano i numeri necessari per governare». La nostra, «è una forza politica che non si muove con le larghe intese anche perché facciamo una politica di rottura», ha aggiunto Capuozzo spiegando che non si ricandiderà e che non intende promuovere una lista civica. L’ex sindaco ha poi usato parole dure per il movimento grillino: «Sette mesi mi sono sembrati sette anni. Mi sono sentita abbandonata da M5s ma si sono sentiti abbandonati tutti i cittadini di Quarto».
Sibilia (direttorio M5S): «Stendiamo un velo pietoso»
«Non è semplice quello che stiamo affrontando in questo territorio, con il movimento accanto sarebbe stato più facile», ha aggiunto, valutando positivamente («non mi dispiace») l’ipotesi dell’arrivo di una commissione prefettizia di accesso in vista di un possibile scioglimento dell’amministrazione. Nel direttorio M5S, il primo a commentare le dimissioni di Capuozzo è stato Carlo Sibilia, che liquida l’ultimo atto della vicenda con un tweet: «Stendiamo definitivamente un velo pietoso. Mi auguro che giornali e forze politiche si occupino di problemi veri».
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