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Banche: Padoan, prossima settimana in Cdm misure su sofferenze e Bcc

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la chiusura di davos

Banche: Padoan, prossima settimana in Cdm misure su sofferenze e Bcc

La prossima settimana il governo introdurrà misure per favorire la cessione dei crediti deteriorati. Lo ha ribadito da Davos il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una intervista a Bloomberg Tv, sottolineando che sulle banche l'Italia ha «un dialogo molto positivo» con la Ue e che si attende una «accelerazione» riguardo alla soluzione del nodo delle sofferenze. «Al consiglio dei ministri della prossima settimana - ha anticipato Padoan - ci sarà un insieme di misure relative al sistema bancario». Le misure dovrebbero comprendere «un'autoriforma del credito cooperativo».

«Non parlerei di schema di Credite Agricole perché ogni schema ha i suoi dettagli» spiega. «È uno schema - ha spiegato - che prevede l'istituzione quantomeno di un gruppo a cui si aggregherebbero le banche su base evidentemente volontaria. E ciò comporterebbe due ordini di vantaggi, e cioè andare sui mercati raccogliendo capitali con forza e attrattività importanti e la gestione come di molti servizi di management e anche di eventuali servizi bancari, con evidenti economie di scala e quindi porterebbe anche il vantaggio di appartenenza alla cultura locale, ma appartenendo ad un gruppo di dimensioni non solo nazionali bensi' in prospettiva anche europee».

No comment su soglia garanzie bad bank

Secondo quanto riferito ieri dal portavoce dell’Antitrust europeo, martedì, a Bruxelles la commissaria alla Concorrenza Margarethe Vestager incontrerà il ministro dell'economia italiano per discutere l’accordo sulle misure per gestire i crediti in sofferenza (bad bank). Secondo le fonti dell'Ue, il nodo non è rappresentato dai prezzi ai quali verrebbero ceduti questi crediti deteriorati: il problema è invece sul come le garanzie pubbliche a queste operazioni verrebbero concesse a «condizioni di mercato». Punto su cui «non si può dire niente» replica Padoan a una domanda sulle indiscrezioni secondo cui la Ue, nel negoziato sulla “bad bank leggera” italiana, abbia fissato una soglia di 40 miliardi sulle garanzie ai crediti in sofferenza.

Proposta italiana: un ombrello statale sugli Npl

La proposta italiana non è uno schema tradizionale di bad bank, ma una sorta di “ombrello” statale che si apre sugli npl per facilitarne lo smaltimento. L'antitrust europeo vuole essere sicuro che il prezzo delle garanzie rispecchi il prezzo di mercato, cioè la banche che acquisteranno i npl devono pagare lo stesso prezzo che applicherebbe un altro attore sul mercato. Dopo il confronto tecnico servirà comunque un passaggio politico, che potrebbe avvenire anche prima dell'incontro Vestager-Padoan di martedì

Sistema bancario solido

Padoan ha anche ribadito, nella conferenza stampa di chiusura del Forum internazionale, che il sistema bancario italiano «è solido» e che i fondamentali sono più forti di quanto pensi il mercato. Sul crollo dei titoli delle banche italiane ha nuovamente sottolinaeato che ha pesato una «gestione della comunicazione poco accorta da parte della vigilanza Bce». A proposito delle perdite arrivate al 50% su alcuni titoli , Padoan ha spiegato che a causa di quell'errore «c'è stata una redistribuzione della ricchezza».

Mps ha un valido piano industriale
Da Davos il ministro ha confermato che Monte dei Paschi ha un «valido piano industriale» e fondamentali molto buoni. Nell’intervista concessa Bloomberg aggiunge poi che riguardo al nodo del consolidamento del settore bancario «non è mio compito» interferire nel processo di fusioni e acquisizioni».

Meno pessimismo di quanto non abbiano detto i mercati

Dal Forum economico globale emerge «meno pessimismo» di quanto non abbiano detto i mercati, con un'economia, globale e anche italiana, che «continua a crescere» ha detto il ministro a margine di incontri che vertevano anche su nuove tecnologie e sul loro impatto sulla crescita. «C’è consenso sul fatto che le prospettive di crescita offerte dalle nuove tecnologie siano maggiori di quanto si legga». E poi esorta l'Italia «deve colmare il ritardo ed è uno dei temi su cui l'impegno del governo si rafforzerà».

Caduta Schengen minerebbe anche fiducia euro
Nella conferenza stampa che si è svolta all’ora di pranzo, nella giornata di chiusura del Forum economico internazionale nella cittadina svizzera, il ministro Padoan ha parlato anche dei migranti e del rischio concreto che sia sospeso il trattato di Schengen. Se «Schengen dovesse crollare sarebbe un colpo molto duro al processo generale di integrazione europea» ha detto il ministro. «Qualcuno oggi - ha aggiunto - che se Schengen crolla l'euro non avrebbe problemi. Io non sono di questa opinione. La tenuta dell'euro è un problema non solo finanziario ma di fiducia reciproca e di volontà o meno di stare insieme». Sarebbe «preoccupante e rischioso» sospendere il trattato ha detto il ministro dell'Economia . «Alcuni lo hanno fatto e se anche altri Paesi decidessero così - ha detto - si creerebbe un vulnus pericoloso perchè sarebbero risposte nazionali a un problema europeo».

«Se si abbattono le strade della comunicazione e si alzano muri - ha insistito Padoan - è segno che la fiducia reciproca non c'é più». Quanto al nodo dei contributi europei alla Turchia, Padoan sottolinea come «la posizione italiana è chiara: non siamo contrari ma anzi chiaramente a favore» della creazione di un fondo per creare in quel paese «condizioni per una accoglienza più efficace». Ma, aggiunge, «pensiamo che la strategia europea possa essere migliorata». All'interno di questa politica europea, ricorda il ministro, «non siamo d'accordo» su due punti, ovvero «perché non si possono fare ulteriori sforzi per trovare le risorse nel bilancio europeo (e questa può essere anche l'opportunità per ripensare il bilancio europeo) e cosa ci facciamo con questi soldi, qual è la strategia, qual è il piano Marshall» per i migranti

IFs: Padoan, prima irrobustimento strutturale poi in Borsa
In merito alla privatizzazione di Fs ha spiegato: «Siccome non è una vendita all'incanto ma un'operazione di irrobustimento strutturale, ci sarà dapprima un piano di rafforzamento industriale in modo tale che Fs accumuli valore». Una volta accumulato valore, «l'azienda andrà quindi sul mercato» ha aggiunto confermando che l'operazione è prevista entro il 2016 ma senza pronunciarsi sul dettaglio dei tempi.

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