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Operazione fuorigioco: radicato sistema per evadere

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Operazione fuorigioco: radicato sistema per evadere

Non siamo ai livelli di Calciopoli ma secondo la Procura di Napoli esisterebbe "un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e B nonchà da oltre un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e loro agenti". Questo è quanto emerge dall'operazione 'Fuorigioco' portata avanti dal procuratore Vincenzo Piscitelli e dai suoi collaboratori.

Tutto è partito nel 2012 con la Guardia di finanza che acquisì dalle sedi di Napoli e Figc i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Paris Saint Germain, e dell'argentino Christian Chavez. Da quel momento i militari delle fiamme gialle hanno acquisito altro materiale e documentazione presso 41 società di serie A e serie B. Secondo gli investigatori questo era un "fenomeno generalizzato" nel calcio italiano, vale a dire la "progressiva ed esasperata" lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori: questo avrebbe portato i club a compiere degli illeciti fiscali per sistemare la situazione di squilibrio economico-finanziario.

Le fiame gialle si sono concentrate su diversi aspetti della gestione dei club: dalla ricostruzione dei rapporti tra società, procuratori e calciatori alle modalità di trasferimento di questi ultimi; dall'esame dei contratti alle modalità d'inserimento nei bilanci dei giocatori; dalle operazioni di compravendita e rinnovo alla gestione dei diritti d'immagine e dei diritti televisivi; dall'attività di scouting ai compensi per i calciatori qualificati come 'fringe benefit'.