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Fiducia dei consumatori record a gennaio, ma cala quella delle imprese

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Fiducia dei consumatori record a gennaio, ma cala quella delle imprese

A gennaio l'indice del clima di fiducia dei consumatori segna un nuovo massimo storico. Aumenta a 118,9 punti dai 117,7 del mese precedente, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche, 21 anni fa (gennaio 1995). È quanto rende noto l'Istat. Per quanto riguarda le imprese, invece, l'indice composito (Iesi) scende a 101,5 da 105,6 pur rimanendo sui valori più alti dopo l'inizio della crisi.

Renzi: sale fiducia, restituito futuro a italiani
«È la fiducia la nostra riforma più importante. Tutti gli indicatori ci dicono che in Italia sta tornando la fiducia. Oggi Istat addirittura certifica che la fiducia dei consumatori italiani è al top da 21 anni», ha scritto su Facebook il premier Matteo Renzi a commento dei dati dell’Istituto nazionale di statistica. «Italiano tra gli italiani, so che dobbiamo insistere, lavorare, perseverare senza tregua. Ma aver restituito il futuro agli italiani è la riforma più bella e più importante che ha fatto la politica negli ultimi due anni. Avanti tutta, l'Italia riparte», ha aggiunto

A gennaio fiducia consumatori sale a 118,9, massimo storico
A gennaio 2016 l'indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta dunque a 118,9 da 117,7 di dicembre, facendo registrare il nuovo massimo storico da inizio serie (1995). Lo comunica l'Istat, precisando che tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori migliorano. L'incremento risulta maggiore per le componenti personale e corrente (rispettivamente a 107,6 da 104,5 e a 113,5 da 109,1) e più contenuto per la componente economica (a 153,5 da 153,0) e quella futura (a 127,7 da 127,3). Diminuiscono lievemente i saldi delle stime sia dei giudizi sia delle attese sull'attuale situazione economica del Paese (a -25 da -24 e a 24 da 25, rispettivamente). Per i giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi il saldo scende a -25 da -16. Quanto alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi, il saldo passa a -13 da -11. Calano le attese di disoccupazione (a 1 da 2).

Indice fiducia imprese cala da 105,6 a 101,5
L'indice composito del clima di fiducia delle imprese scende invece a 101,5 dal 105,6 del mese precedente. Lo comunica l'Istat, secondo cui il clima di fiducia scende in misura significativa nei servizi di mercato (a 106,6 da 113,9) e nel commercio al dettaglio (a 101,9 da 108,8); mostra un calo contenuto nella manifattura (a 103,2 da 104,0) e registra una lieve flessione nelle costruzioni (a 114,6 da 114,8). In particolare nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione, mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 4). Nelle costruzioni migliorano le attese sull'occupazione (a -10 da -11) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -39 da -37). Nei servizi di mercato si contraggono i giudizi e le attese sugli ordini (a 6 da 10 e a 4 da 9 i rispettivi saldi), e le attese sull'andamento generale dell'economia (a 8 da 21). Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -2 da 12) sia le attese sulle vendite future (a 26 da 29). In accumulo sono giudicate le scorte di magazzino (a 11 da 7).

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