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Banche, Padoan: no impatto garanzia su deficit e debito. Ue:…

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Banche, Padoan: no impatto garanzia su deficit e debito. Ue: l’accordo incentiva vendita sofferenze

«La presenza della garanzia pubblica faciliterà il finanziamento dell'operazione di cessione delle sofferenze e non avrà impatti nè sul debito pubblico nè sul deficit». Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo nel question time alla Camera a un'interrogazione sull'accordo con la Ue per la garanzia sulle sofferenze bancarie. Il ministro ha poi aggiunto che le «banche più forti più grandi e più trasparenti gestiranno con più efficienza i crediti deteriorati». Fin dal 2014 il governo ha chiarito Padoan «affronta la questione sofferenze bancarie in una prospettiva strutturale nel solco delle riforme. Siamo intervenuti per favorire il consolidamento del settore con la riforma delle banche popolari più grandi, la riforma delle fondazioni bancarie, la prossima riforma delle banche del credito cooperativo». Quanto ai tempi e a chi gli chiede se le norme sulla garanzia per la cartolarizzazione delle sofferenze possano arrivare già al Consiglio dei ministri convocato per domani pomeriggio, il ministro precisa: «Facciamo di tutto per accelerare tutto il processo».

A breve nuove misure su procedure concorsuali
«Nel 2015 abbiamo avviato la revisione delle procedure concorsuali e stiamo per inserire altre misure in attesa di una più ampia riforma del diritto fallimentare» ha annunciato il ministro dell’Economia.

Garanzia Tesoro solo su sofferenze più sicure
«Si tratta di una garanzia che il Tesoro venderà agli operatori che ne faranno richiesta nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Lo Stato garantirà solo le tranche senior, cioè quelle più sicure e non si potrà procedere al rimborso delle tranche piu' rischiose se prima non sono verranno rimborsate totalmente le tranche piu' sicure» ha detto Padoan rispondendo nel corso del question time a un'interrogazione in merito al meccanismo di garanzia utile a smaltire i crediti in sofferenza presenti nei bilanci bancari concordato con la Ue.

I conti pubblici sono sotto controllo
«I conti pubblici sono sotto controllo sia nel breve, che nel medio che nel lungo periodo». ha assicurato il ministro Padoan . «Non è vero che il debito continuerà a crescere fino al 2026, al contrario il debito pubblico su pil, che è la grandezza rilevante, sia previsto diminuire a un tasso del 2% del pil all'anno dal picco del 2015» dice il ministro rispondendo a una interrogazione di Fi sul rapporto della Commissione europea sul debito. Il ministro ha poi segnalato come la previsione di un avanzo primario del 2,5% l'anno «non sia un evento particolarmente sfidante» considerato che l'andamento medio è stato ultimamente del 2,4 per cento. «Anche nei rapporti “più pessimistici” - ha spiegato Padoan - il rapporto debito/Pil è stimato in discesa, persino nel caso di “shock sulla crescita del Pil che assume una riduzione permanente del tasso di crescita di 0,5 punti percentuali all'anno».

Commissione Ue, accordo con Italia incentiva vendita crediti deteriorati
Lo schema per gestire i crediti deteriorati delle banche italiane con l'accordo raggiunto tra l'Antitrust europeo e il governo italiano «incentiverà le banche a vendere i “non performing loans” più velocemente possibile perchè il prezzo che dovranno pagare per la garanzia pubblica aumenta nel tempo». È questa la valutazione della Commissione europea. L'esecutivo Ue ha indicato che l'Italia intende notificare formalmente “presto” alla Commissione lo schema concordato ieri sera. L'esecutivo europeo dal canto suo formalizzerà il suo accordo adottando la decisione formale che il regime «non comporta aiuto di Stato». Tale procedura e' necessaria per dare certezza legale agli operatori di mercato. La Commissione si è detta convinta che i parametri concordati per gestire i crediti deteriorati «assicurano che i prezzi delle garanzie pubbliche siano in linea con le condizioni di mercato, riflettendo il livello di rischio di un prodotto cartolarizzato comparabile riguardante societa' italiane e attraverso l'aggiustamento per la durata della scadenza». Di conseguenza, lo Stato «sarà remunerato a termini di mercato per l'esposizione che assumerà».Per quanto riguarda il meccanismo dello schema concordato dopo oltre 5 ore di negoziato tra la commissaria all'Antitrust Margrethe Vestager e il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, le “tranches” senior, le uniche sulle quali ci sarà la garanzia dello Stato, saranno valutate da un’agenzia di rating indipendente senza tenere conto della garanzia pubblica, almeno il 50% delle “tranches junior” sarà venduto a investitori privati e la commissione per la garanzia pubblica sarà fondata su un “benchmark”, per esempio i credit default swap di imprese italiane comparabili a con la scadenza corrispondente alle caratteristiche specifiche dei singoli portafogli di crediti deteriorati.L'Italia è il primo paese della Ue a proporre un tale schema. A Bruxelles si fa notare come le autorità italiane abbiano contattato la Commissione presentando il progetto di ricorso alla garanzia pubblica a meta' gennaio e che l'accordo e' stato raggiunto in meno di due settimane.

Padoan: in 2015 gettito da recupero di evasione oltre i 14,2 mld del 2014
«Dai primi dati disponibili, il gettito dell'attività di contrasto all'evasione fiscale nel 2015 superera' i 14,2 miliardi del 2014» ha assicurato Padoan, rispondendo a un'interrogazione nel question time alla Camera.

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