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Anno giudiziario, Orlando: ok a raddoppio prescrizione per reati…

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inaugurazione presso le corti d’appello

Anno giudiziario, Orlando: ok a raddoppio prescrizione per reati corruzione

«Accolgo l'appello del procuratore generale Scarpinato sulla prescrizione raddoppiata per alcuni reati corruttivi. In verità il testo approvato alla Camera va esattamente in questa direzione. Non serve una mia iniziativa specifica in questo senso». Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario presso la Corte di Appello di Palermo. «Naturalmente - ha continuato - è legittima la discussione su come si bilanciano la forza dell'accusa con quella della difesa. Ma credo che l'obiettivo di non avere più prescrizioni nell'ambito dei reati contro la pubblica amministrazione sia ragionevole e conseguibile. Tanto più conseguibile all'indomani di un forte inasprimento per questi reati».

Orlando: politica timida con toghe, si faccia valere
Nel suo intervento Orlando non ha risparmiato stoccate polemiche. «La politica ha mostrato troppa timidezza nell'intervenire e stabilire regole per chi le regole è chiamato ad applicarle. Questa timidezza è dovuta a molti fattori: a una certa sacralizzazione del ruolo e della funzione della magistratura, che è inversamente proporzionale alla perdita di credibilità che la politica ha subito negli ultimi decenni; ma è dovuta anche a mutamenti economici e sociali sempre più imponenti, che superano ampiamente i confini nazionali e rispetto ai quali dobbiamo costruire strumenti di analoga portata». Di qui il monito. «Far valere le ragioni della politica diviene dunque sempre più difficile e tuttavia - ha aggiunto - è necessario perché la politica mantiene, secondo le regole della democrazia, un insostituibile compito di carattere architettonico. Svolge la funzione di direzione e determinazione degli orientamenti generali del Paese che la Costituzione assegna».

«2015 anno della telematizzazione»
«Il 2015 può essere considerato l'anno del processo civile telematico. Più di 6,3 milioni di atti telematici depositati da avvocati e professionisti e 3 milioni e mezzo dai magistrati, rispetto al milione dell'anno precedente» ha detto Orlando che ha ricordato come il 2015 abbia segnato anche «l'avvio dei primi passi verso la digitalizzazione del processo civile» e l'investimento di 150 milioni di euro nella informatizzazione.

«Diminuita popolazione carceraria»
«Al 31 dicembre 2015 la popolazione carceraria è scesa a 52.164 e l'indice di sovraffollamento delle carceri dal 131% al 105%» ha reso noto ancora il Guardasigilli, che ha annunciato anche l'intenzione di «potenziare il ricorso a sanzioni penali diverse dalla detenzione, percorsi di messa alla prova e di esecuzione delle misure alternative»

Anno giudiziario, a Milano boom di cause contro banche
A Milano sono «sempre in numero rilevante le cause bancarie» che hanno «ad oggetto il tema di grande attualità della responsabilità fatta valere da singoli risparmiatori-investitori nei confronti di banche-promotori finanziari» per «difetto di informazione» o per «la rischiosità dei prodotti». Lo si legge nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario milanese del presidente facente funzione della Corte d'appello, Marta Chiara Malacarne. Nella relazione viene indicato che a Milano sono pendenti «57 procedimenti» tra cause bancarie e intermediazione finanziaria, «oltre le metà dei quali prossimi alla definizione».

A Roma «corruzione ha superato livello guardia»
«Il fenomeno della corruzione sembra aver superato il livello di guardia, per la sua intensità e pervasività, che investe ormai tutti i settori della collettività» ha affermato il procuratore generale della Corte d'Appello di Roma, Giovanni Salvi, nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario. «Si spera che l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sappia utilizzare al meglio gli ampi poteri che le sono stati attribuiti - ha aggiunto Salvi -. Non v'è dubbio, infatti, che l'aumento di una effettiva trasparenza nell'attività della Pubblica Amministrazione renderebbe più difficile la commissione di fatti corruttivi». Per il magistrato «la corruzione, nonostante sia molto diffusa, resta sostanzialmente impunita, come viene spesso denunciato anche a livello giornalistico»

A Napoli allarme criminalità minori
Il presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis, ha sottolineato che nonostante alcuni dati positivi «i tempi di definizione dei procedimenti civili e penali, ancorchè diminuiti, continuano ad essere eccessivi e questo continua ad essere il principale problema della giustizia». «I ritardi nei processi penali, la scarcerazione anche di imputati per reati gravi per decorrenza dei termini di custodia cautelare e l'estinzione di un gran numero di reati per prescrizione, vanifica il lavoro dei magistrati e finisce per diventare una sorta di amnistia strisciante e perenne che opera peraltro in modo casuale», ha aggiunto De Carolis. Allarme anche per la criminalità minorile, i baby-killer e la babygang, fenomeno in aumento nel Distretto di Napoli, con il “settore” che ha numeri elevatissimi di procedimenti iscritti, 953, con oltre 1.200 definiti in un solo anno.

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