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5/10 Le più belle ciaspolade / Affacciati sulle Dolomiti

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    turismo verde

    Finalmente la neve. Ecco le più belle passeggiate con le ciaspole da fare sulle Alpi

    5/10 Le più belle ciaspolade / Affacciati sulle Dolomiti

    Dove: dintorni di Passo Rolle o Passo Valles, ai confini tra Trentino e Veneto
    Quota di partenza: strada per Passo Rolle (1700 mslm circa) oppure strada per passo Valles (malga Vallazza, 1935 mslm)
    Quota di arrivo: Cima Juribrutto, 2697 mslm, oppure cima del Colbricon Piccolo (2511 mslm)
    Tipo di percorso: percorso innevato, traccia battuta
    Tempi di percorrenza: 2h per la salita a cima Juribrutto, 2h30' per la vetta del Colbricon Piccolo
    Punti di appoggio: nessuno
    Accesso: da Predazzo si prosegue in direzione di passo Rolle (per la cima del Colbricon Piccolo): in corrispondenza del primo tornante dopo il bivio per passo Valles si parcheggia e si inizia a ciaspolare superata una sbarra lungo una forestale. Per cima Juribrutto si parcheggia in corrispondenza di malga Vallazza, sulla strada del passo Valles.
    In tempi in cui la neve scarseggia bisogna salire di quota per avventurarsi su percorsi innevati. La voglia di ciaspolare, come il desiderio di praticare scialpinismo, non deve però far dimenticare la necessità di valutare con prudenza ed attenzione i percorsi scelti e, una volta in loco, cura ed attenzione - unitamente ad un equipaggiamento adeguato al tipo di escursione in ambiente innevato intrapresa - devono rappresentare la stella polare di chiunque cammini in montagna.
    Questo vale in particolare quando ci si pone l'obiettivo di raggiungere due suggestive vette come il Colbricon Piccolo o cima Juribrutto. Entrambe superano i 2500 metri di quota e rappresentano uno straordinario punto di vista su Pale di San Martino, Catinaccio e Monzoni. Più in lontananza si scorgono le principali vette delle Dolomiti venete.
    Le due cime – pur non proibitive - richiedono passo sicuro e buon allenamento.
    Per cima Juribrutto è sufficiente seguire la traccia battuta - e solitamente molto frequentata – da malga Vallazza fino alla vetta, prestando attenzione in particolare durante la risalita di un piccolo canale ed il successivo superamento di un traverso. Si cammina quasi sempre in campo aperto, fatti salvi i primi passi in un rado bosco di conifere. Una volta in vetta si ammira il vicino profilo dei Monzoni e del Catinaccio mentre verso sudest si staglia la sagoma delle Pale di San Martino.
    Il Colbricon Piccolo, invece, propone il tratto più insidioso in corrispondenza di malga Colbricon. Qui, infatti, dopo nemmeno un'ora di comoda passeggiata nel bosco, si svolta a destra iniziando la parte più severa della ciaspolata. Si affronta anche un ripido canalone fino ad uscire dal limite del bosco, ai piedi del pendio che conduce, con minore impegno, sino in vetta. Da qui lo sguardo domina le vicine Pale di San Martino, abbraccia il Lagorai ed in lontananza arriva fino alle Dolomiti di Brenta. Più vicine le Dolomiti ladine.

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