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Dossier L'Italia degli esordienti perde ma non sfigura

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Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Italia degli esordienti perde ma non sfigura

Uscire sconfitti dallo Stade de France non è un'esperienza nuova per gli Azzurri del rugby. Uscire sconfitti e delusi perché la vittoria è sfuggita di mano negli ultimi minuti, invece, è un po' una novità. L'Italia che ha perso per 23 a 21 contro la Francia nella prima giornata del Sei Nazioni 2016 ha giocato bene, ha visto l'esordio di quattro giovani dal primo minuto che non hanno sfigurato davanti ai 64mila di Parigi e ha messo le basi forse per un rinnovamento generazionale che fa ben sperare per il futuro dell'ovale italiano.

Dopo tanti anni e tentativi a volte maldestri, l'Italia ha forse trovato la giusta mediana con Edoardo Gori, che nonostante la giovane età (compirà 26 anni a marzo) è arrivato alla presenza numero 48, e Carlo Canna, all'ottava apparizione in maglia azzurra, passato lo scorso anno in un soffio dall'eccellenza al Pro12. E forse proprio Canna si può considerare il protagonista dell'incontro, senza nulla togliere al capitano dell'Italia Sergio Parisse, sempre all'altezza. Il mediano di apertura ha segnato una meta, un drop, un calcio piazzato e una trasformazione, mettendo così sul tabellone 13 punti, realizzando in ogni modo possibile nel rugby e in soli 80 minuti. Canna ha sbagliato due calci abbastanza facili e forse per questo non è stato nominato man of the match. Lo stesso vale per Parisse che purtroppo ha chiuso una prestazione esemplare con un drop fallito a tempo scaduto. Nessuno è perfetto. “Mi sentivo di fare il drop ma ora sono abbacchiato per averlo sbagliato”, ha spiegato il capitano azzurro in conferenza stampa, scusandosi per la bestemmia che si è sentita quando le telecamere si sono accese durante il discorso che stava facendo alla squadra negli spogliatoi prima di andare in campo. “Mi scuso pubblicamente, il passaggio in Veneto per cinque anni mi ha giocato un brutto scherzo”, ha detto il numero 8 dell'Italia e dello Stade francais. Certo se il drop fosse entrato ora la storia da raccontare sarebbe un'altra e non verrebbe considerata una scelta sbagliata, come fatto da alcuni. “Bisogna prendere le cose positive, sia per chi ha esordito che per il resto della squadra”, ha continuato Parisse, sottolineando che è stato “un buon inizio ma il torneo è ancora lungo e speriamo che con l'Inghilterra (avversaria di domenica prossima 14 febbraio, ndr) si continui a migliorare”. Mattia Bellini, uno dei quattro esordienti entrati in campo dal primo minuto, ha incassato i complimenti fatti dal capitano a lui e agli altri giovani e non nasconde l'emozione: “Avevo già giocato in stadi grandi ma non certo così grandi, ho cercato di non farci caso e ho pensato a giocare”. “Peccato per la sconfitta perché eravamo molto gasati”, ha dichiarato ancora. “In squadra eravamo tanti giovani, tanti esordienti, io mi sono sentivo carico, è stata una bella partita, il mio voto penso sia la sufficienza: ho fatto il mio”, ha aggiunto prima di sentire i genitori, arrivati di corsa dall'Italia appena saputo che il figlio avrebbe esordito in Nazionale.

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