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Dossier La concretezza inglese taglia le gambe alla Scozia

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Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

La concretezza inglese taglia le gambe alla Scozia

Buona la prima per Eddie Jones, l'australiano neo-ct dell'Inghilterra. Una partita concreta, basata su alcune fiammate, un numero minore di errori, una difesa consistente, una mischia che con il passare dei minuti ha saputo assestarsi fino a prendere il sopravvento. Finisce 15-9 (e due mete a zero) per i Bianchi che espugnano Edimburgo. Se ai Mondiali proprio l'Inghilterra era stata la squadra più delusa tra quelle del Sei Nazioni, e la Scozia aveva fatto la figura migliore di tutte, sfiorando l'accesso alle semifinali, stavolta si sono ristabilite le gerarchie, con gli Highlanders che rimangono un passo indietro rispetti ai rivali per eccellenza.

Un match non eccellente, ma comunque con un livello tecnico medio superiore a quello di Francia-Italia, giocata nel primo pomeriggio. Notevole il confronto tra due pacchetti di oltre 900 kg di peso, dove gli ospiti hanno avuto alla lunga la meglio anche per la migliore qualità dei ricambi. Proprio da una mischia in equilibrio è nata la prima meta dell'incontro, al quarto d'ora del primo tempo. La staticità delle spinte contrapposte è stata interrotta dall'opzione per il gioco di Billy Vunipola, poi votato man of the match, ripartito dando il via all'azione che ha portato alla segnatura di sfondamento di Kruis, altro avanti autore di una prestazione eccellente, cos' come il capitano Hartley.

La Scozia ha però ricucito quasi completamente (da 0-7 a 6-7) grazie a due piazzati di Greig Laidlaw, il più affidabile tra i calciatori “titolari” del Sei Nazioni 2015. Padroni di casa pienamente in partita, dunque, e con l'estremo Hogg capace di proporsi sempre come uomo pericoloso, ma a cavallo dei due tempi i Blu hanno sprecato un paio di opportunità e a quel punto il match è cambiato anche sul versante psicologico. Farrell non è stato infallibile nei piazzati, ma al 10' del secondo tempo l'inghilterra è andata di nuovo in meta, con una buona varietà di avanzamenti e un perfetto movimento finale, concertato tra Billy Vunipola, Farrell e il velocissimo trequarti ala Nowell, che ha schiacciato in metta all'altezza della bandierina di destra.

Un passaggio sbagliato dal mediano di mischia Ben Youngs, appena entrato, ha impedito agli ospiti di dare il colpo decisivo, però una distanza rassicurante (15-6) era raggiunta grazie a un penalty di Farrell intorno all'ora di gioco. Laidlaw accorciava il gap a sei punti con una punizione, ma più il match si inoltrava verso il fischio finale e più gli uomini di Jones acquisivano fiducia, riuscendo praticamente a non correre più rischi.
Per la Scozia ecco l'ottava sconfitta consecutiva nel Sei Nazioni, per l'Inghilterra (arrivata seconda nelle ultime quattro edizioni) un buon avvio nell'ennesima rincorsa al trofeo e un ruolo da ovvia favorita per il match contro l'Italia domenica 14 a Roma.

LA PARTITA
Scozia-Inghilterra 9-15. Per la Scozia: 3 calci piazzati (Laidlaw). Per l'Inghilterra. 2 mete (Kruis, Nowell), 1 calcio piazzato (Farrell), 1 trasformazione (Farrell). Calci fermi: Laidlaw 3 su 4; Farrell 2 su 4

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