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tensione massima sul ddl cirinnà

Unioni civili, Grillo lascia libertà di coscienza sul ddl modificato. Alfano: «Si riapre la partita, la legge può saltare»

«Su #Cirinnà Grillo non assicura più i voti M5S. Si riapre la partita. Potrebbe saltare l'intera legge. Bene, scenario molto interessante». Lo ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, commentando gli sviluppi possibili sul ddl unioni civili dopo la scelta di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza ai parlamentari M5S. All'assemblea dei senatori la fronda cattolica dei pentastellati ha preso una posizione fermissima, lanciando dubbi sul quesito votato dal blog. E subito i militanti sul blog si dividono tra favorevoli e contrari, alcuni contestano la strategia di Grillo e altri la appoggiano. E subito #dietrofrontM5S diventa primo trend topic di Twitter dedicato oggi ai temi politici.

Grillo: libertà di coscienza
«La prossima settimana si voterà al Senato - ha scritto Grillo sul blog sotto il titolo “Libertà di coscienza sulla #LeggeCirinnà” -. Nel disegno di legge è prevista la “stepchild adoption”, letteralmente “adozione del figliastro”, per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce Movimento 5 stelle sono varie per questioni di coscienza. Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5s non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico. In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5s su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5s al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti». E il cambio di rotta di Beppe Grillo riporta ai livelli massimi la tensione sul ddl Cirinnà, che con l’appoggio assicurato dal M5S fino alla scorsa settimana aveva i numeri per far passare la legge, “stepchild adoption” compresa.

Zanda (Pd): l’Europa ci invita ad approvare rapidamente
Il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, ha trovato «giusta» la decisione di Grillo di lasciare libertà di voto sui punti delicati del ddl sulle unioni civili è giusta: «Da sempre il Pd lascia libertà di voto ai suoi parlamentari quando sono in gioco valori etici o decisioni sulla persona». Secondo Zanda «una discussione seria sul merito della legge senza ostruzionismi e caterve di voti segreti strumentali» potrà aiutare a trovare un'ampia convergenza «su una legge che anche ieri l'Europa ci ha incoraggiati ad approvare rapidamente».

Ministra Lorenzin: dietro la stepchild adoption, si dà il via all’utero in affitto
In campo scende anche la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin (Ncd): «Il fatto che anche Grillo abbia deciso per la libertà di coscienza dei parlamentari 5 Stelle sul ddl Cirinnà è una vittoria di tutti quelli che hanno auspicato, e io l'ho fatto con tutte le ragioni del caso, l'apertura di una discussione franca e sincera sulle possibili conseguenze nefaste di norme che non tutelano le donne e i diritti dei nascituri. Non ci siamo accorti che dietro a una parola straniera, stepchild adoption, non ci sono tutele per i bambini, ma si dà il via a pratiche di maternità surrogata, cioè all'utero in affitto».

Civati (Possibile): epidemia di libertà sul ddl Cirinnà
«Quindi sul ddl Cirinnà il Pd è per la libertà di coscienza. Il Movimento cinque stelle pure. Una vera “epidemia” di libertà. Noi rimaniamo favorevoli ai matrimoni egualitari con le adozioni. Prendere posizione “costa”. La coscienza è degli elettori. Anche di quelli omosessuali», ha commentato il deputato di Possibile, Pippo Civati, uscito dal Pd lo scorso anno per le profonde divergenze con la linea politica del governo Renzi.

Zanetti (Sc): alla fine si stralcerà stepchild adoption
«Anche la vigliacca ritirata di Grillo davanti ai sondaggi evidenzia una volta di più quello che noi affermiamo da settimane: dato il contesto politico, è anzitutto il buon senso a suggerire di andare fino in fondo e senza tentennamenti sul fronte del pieno riconoscimento dei diritti civili per tutte le coppie e di stralciare in modo secco la stepchild adoption per affrontare altrove in modo organico e per tutti il tema delle adozioni», ha detto Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica e viceministro all'Economia. Così, ha proseguito, saranno risparmiati «tempo e piazze». Per il senatore di Ap Roberto Formigoni, «dopo la scelta del M5S a favore della libertà di coscienza, è rimasto ormai solo il Pd (sia pure con qualche mal di pancia) a essere schierato a favore della stepchild adoption e quindi della conseguenza inevitabile che è l'utero in affitto. Per questo ho lanciato l'hashtag #Matteoripensaci e occorre che siamo in tanti a invitare il Pd a modificare nettamente la sua posizione».

Giovanardi (Idea): serve un ritorno in commissione
«La libertà di coscienza dettata da Grillo ai senatori grillini è l'ultimo elemento di confusione sul disegno di legge Cirinnà», ha detto Carlo Giovanardi, senatore di Idea. Secondo il parlamentare il ddl «è improvvisamente approdato in Aula in palese violazione dell'Articolo 72 della Costituzione» e ha ricordato che martedì 40 senatori solleveranno il «conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale, con sette illustri presidenti emeriti e vicepresidenti emeriti della Corte Costituzionale che ne hanno pubblicamente denunciato il palese contrasto con l'articolo 29 della Costituzione, con ancora aperto il nodo della stepchild adoption e l'emergere di ulteriori “perle” giuridiche che si scoprono man mano, vedi l'allarme registrato da Confedilizia sulle locazioni riferite ai patti di coppia e l'obbligo degli alimenti in capo alle stesse in caso di separazione».

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