Nell'avvio di Sei Nazioni più equilibrato che si ricordi, dopo due partite risolte con due e sei punti di scarto, alla fine è arrivato anche un pareggio. A Dublino i campioni uscenti dell'Irlanda hanno prima illuso e poi fatto soffrire i loro sostenitori, preoccupati da un Galles che nel secondo tempo ha ottenuto una una supremazia territoriale piuttosto netta.
Il 16 pari può lasciare qualche rimpianto in più agli ospiti, che sembravano avere dalla loro la deriva del match: già nella prima parte di gara si erano riportati sotto da 0-13 a 10-13, e nella ripresa avevano prima pareggiato i conti e poi sorpassato, ma con una risposta fulminea l'Irlanda - che ha avuto nell'esordiente terza linea CJ Stander il giocatore votato come man of the match - ha livellato tutto quanto. Alla fine ognuna delle due squadre ha realizzato una meta trasformata e tre penalty.
Battaglia dall'inizio all'80' e anche un po' oltre, giocata con una intensità superiore sia a Scozia-Inghilterra sia soprattutto a Francia-Italia, i due match di ieri. Il Galles all'ultimo momento schiera estremo Liam Williams per un infortunio di Anscombe. Nel primo quarto d'ora, praticamente senza soste, è l'Irlanda a concretizzare due volte con il piede infallibile di Sexton, mentre gli ospiti attaccano con la forza degli arieti ma non trovano il varco giusto. In più, poco prima di uscire per infortunio, Biggar non riesce a centrare i pali su un tentativo di penalty.
Entrambi i team hanno le loro occasioni, ma solo i Verdi sembrano in grado di approfittarne e poco prima della mezz'ora arriva la meta: mischia chiusa, palla fuori e serie di avanzamenti fino a quando il pallone arriva a Murray, che alla quarta carica finta il passaggio verso l'esterno e trova la marcatura “pesante”, trasformata da Sexton. Di colpo, però, la sterilità dei Dragoni sparisce. Priestland inaugura un “ruolino” perfetto nei calci fermi con un penalty concesso per un placcaggio pericoloso di Earls, poi una lunga permanenza nei pressi della linea di meta dà finalmente i suoi frutti. Sono tre le punizioni giocate con altrettante mischie ai cinque metri, fino a quando - sull'ennesima spinta - il n. 8 Faletau si stacca e e deposita in meta. Priestland trasforma e il match è completamente riaperto.
Il Galles inaugura il secondo tempo all'insegna della fiducia. Priestland fallisce un drop ma non il piazzato del 13-13. Adesso è l'Irlanda a non essere produttiva quando se ne presenta l'occasione, ma in compenso Best e compagni continuano a esibire una buona difesa.
Si va verso i minuti decisivi. Intorno al 30' un'azione infinita degli ospiti (roba da 28 fasi di gioco!) sembra arrestarsi grazie all'ennesimo intervento difensivo: in verità c'è poi anche un fallo e allora Priestland firma il sorpasso. Gli uomini del ct Joe Schmidt si ritrovano sotto per la prima volta, perdono anche l'infortunato Earls ma non la voglia di risalire. E ci riescono quasi subito, grazie a un fuorigioco punito da Sexton.
Il punteggio non cambierà più. L'ultimo tentativo è ancora per il piede di Priestland dopo un lungo stazionamento offensivo del Galles, infine - tanto per cambiare - la difesa irlandese si carica con successo degli ultimi istanti di superlavoro.
LA PARTITA
Irlanda-Galles 16-16 (primo tempo 13-10). Per l'Irlanda: 1 meta (Murray), 3 calci piazzati (Sexton), 1 trasformazione (Sexton). Per il Galles: 1 meta (Faletau), 3 calci piazzati (Priestland), 1 trasformazione (Priestland). Calci fermi: Sexton 4 su 4; Priestland 4 su 4, Biggar 0 su 1.
LA PRIMA GIORNATA
Risultati: Francia-Italia 23-21; Scozia-Inghilterra 9-15; Irlanda-Galles 16-16
Classifica: Inghilterra e Francia 2 punti; Galles e Irlanda 1; Italia e Scozia 0
IL PROSSIMO TURNO
Sabato 13 febbraio: Francia-Irlanda (15.25 ora italiana); Galles-Scozia (17.50)
Domenica 14 febbraio: Italia-Inghilterra (15.00)
© Riproduzione riservata