Italia

L’Abi sposa l’idea del Sole 24 Ore e scrive alla Consob:…

  • Abbonati
  • Accedi
la lettera

L’Abi sposa l’idea del Sole 24 Ore e scrive alla Consob: semplificare le informazioni sui prodotti finanziari

L'Associazione bancaria italiana «è fortemente convinta che occorra urgentemente la semplificazione dei prospetti informativi relativi alla compravendita dei prodotti finanziari». Lo scrivono il presidente e il direttore generale dell'Abi, Antonio Patuelli e Giovanni Sabatini in una lettera al presidente Consob Giuseppe Vegas, segnalando che «il lavoro delle banche non viene certo facilitato dalle complessità» degli attuali prospetti. I vertici dell'Abi sollecitano quindi l'adozione «al più presto» del modello semplificato europeo «per riportare piena serenità e fiducia negli investimenti finanziari di ciascuno».

Sì al Manifesto a tutela del risparmio del Sole24Ore
Su questo fronte, come annunciato già a dicembre scorso dal presidente Patuelli, l'Abi condivide le priorità del manifesto per la tutela del risparmio lanciato dal Sole 24 Ore, e fa sua in particolare «l'idea di predisposizione immediata per tutti di una scheda informativa sintetica che si basi sullo schema definito KID (Key Information Document, ndr), informazioni chiave con linguaggio semplice». Per Patuelli «la trasparenza semplice potrebbe concretizzarsi in poche settimane».

Per l’Italia scelte di «trasparente semplificazione» che anticipino la Ue
Tra pochi giorni, il 17 febbraio, l’Abi riunirà il proprio Comitato esecutivo, incontro cui parteciperà anche Vegas, per riflettere su come promuovere la semplificazione dei prospetti informativi. In attesa che l’Europa introduca «regole identiche per la certezza del diritto e per evitare ogni rischio di confusione» e una normativa «indispensabile ed urgente» per favorire la «”trasparenza semplice” uguale per tutti i paesi dell’Unione bancaria europea», scrivono ancora Patuelli e Sabatini, l’Italia ha bisogno di «urgenti scelte di trasparente semplificazione che coinvolgano insieme le autorità competenti», come la Consob, e tutte le banche «per riportare al più presto piena serenità e fiducia negli investimenti finanziari di ciascuno».

Prodotti finanziari, contro gli equivoci colori diversi per identificare i rischi
In concreto, L'Abi propone di «distinguere i moduli dei singoli prodotti d'investimento pure per colori diversi per tipologie giuridiche di prodotto per evitare ogni rischio di equivoco». Quindi, conclude l'associazione bancaria, «le obbligazioni subordinate devono essere compravendute su moduli anche di colore diverso da quelli delle obbligazioni ordinarie, dei certificati di deposito, dei prodotti assicurativi delle azioni eccetera».

La replica di Vegas: positiva apertura dell’Abi
A stretto giro, nel pomeriggio, la replica della Consob, che in una lettera di risposta all’invito di Patuelli registra positivamente «il segnale di apertura giunto dall'Abi» sulla trasparenza dei prospetti informativi dei bond bancari e dei prodotti finanzairi in genere. Il sistema bancario, si legge nella lettera firmata da Vegas, « dimostra con ciò di aver colto appieno il ruolo dei due pilastri della trasparenza e della correttezza come fondamento dei rapporti tra intermediari e risparmiatori». L'impegno delle banche italiane, prosegue il presidente della Commissione per le società e la Borsa, «potrà contribuire a far sì che i risparmiatori ritrovino fiducia nel sistema finanziario. Ne deriveranno benefici per l'intero Paese».

In arrivo Comunicazione Consob su trasparenza e prodotti finanziari
La Consob , prosegue il documento, «sta predisponendo una nuova Comunicazione che - riprendendo e rafforzando le precedenti iniziative già adottate in materia (“prodotti illiquidi”, ”prodotti complessi” e bail-in) - richiama l'attenzione degli intermediari sull'importanza di dare piena attuazione ai principi di trasparenza e di correttezza nel processo di vendita dei prodotti finanziari, cosi come sancito dal quadro normativo nazionale ed europeo». Cuore della comunicazione allo studio della Consob- spiega Vegas - «riguarda l'opportunità di definire una ”scheda informativa”: un documento di poche pagine, redatto in un italiano semplice e accessibile a tutti, che sintetizzi le informazioni-chiave da fornire al risparmiatore, a cominciare dai rischi connessi all'investimento, dal prezzo e dai costi impliciti ed espliciti».

Vegas: raccomanderemo “scheda informativa” sintetica
Il riferimento della Consob è dunque il cosiddetto KID, citato anche da Patuelli. Con la sua comunicazione l’Authority per la Borsa «richiamerà gli intermediari a dotare tutti i prodotti finanziari di una “scheda informativa” sul modello KID, perchè in attesa «che la nuova disciplina comunitaria sia definita, approvata e recepita», è opportuno «anticiparne gli effetti piu' rilevanti ai fini della tutela del risparmio nel collocamento dei prodotti finanziari al retail».

© Riproduzione riservata