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Dossier L'Italrugby femminile volta pagina dopo il ko con la Francia. «Con…

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Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Italrugby femminile volta pagina dopo il ko con la Francia. «Con l'Inghilterra faremo il nostro gioco».

Una battuta d'arresto che non pregiudica il resto del torneo. La sconfitta per 39 a zero subita dalla Nazionale femminile di rugby sabato scorso con la Francia, nella prima giornata del Sei Nazioni 2016 di categoria, è stato un episodio. Le Azzurre hanno già voltato pagina, pronte per la sfida di sabato prossimo, 13 febbraio, a Ivrea contro l'Inghilterra (calcio di inizio pre 15.00). “Abbiamo ripreso gli allenamenti al 100%, le ragazze sono cariche”, ha commentato con ilsole24ore.com Giuliana Campanella, team manager della Nazionale. “La prima partita è sempre difficile per noi e poi ci è mancata una partita di preparazione prima della Francia”, ha spiegato, sottolineando che “non è stato un problema di sottovalutazione dell'avversario: non abbiamo sottovalutato nessuno. Abbiamo subito e non abbiamo saputo reagire a livello mentale”. Tuttavia, ha continuato, “abbiamo rivisto la partita e abbiamo lavorato sugli errori, in particolare al placcaggio e che avevamo troppe persone sul punto di incontro”. E, soprattutto, ha precisato Campanella: “Non si può stare a difendere per 80 minuti”, come accaduto con la Francia, che si è imposta anche fisicamente. Per questo motivo, in vista della partita con l'Inghilterra, per quello “che sarà un match fisico, cercheremo di non fare il loro gioco ma il nostro, più fluido”. Seppure 39 a zero è un risultato pesante, per Giuliana Campanella il bicchiere non è mezzo vuoto: “Abbiamo un gruppo nuovo, con cinque esordienti, di cui due in campo sabato, e alcune ragazze hanno esordito nel Sei Nazioni dello scorso anno”, ha ricordato e proprio l'edizione 2015 del torneo è stata la migliore per l'Italia femminile, con un terzo posto. “Stiamo cercando di costruire la squadra per i mondiali del 2017”, ha continuato la team manager.

Il meccanismo di qualificazione prevede che passeranno alla competizione iridata, da cui l'Italia manca dal 2002, le due migliori classificate nei Sei Nazioni 2015 e 2016 (punteggio aggregato), escludendo le squadre già qualificate (Inghilterra, detentrice del titolo, Francia, 3° classificata nel 2011 e Irlanda, 4° classificata nel 2011). Quindi le due migliori tra Italia, Scozia e Galles. “Praticamente ci basta vincere una partita”, ha dichiarato Giuliana Campanella, sottolineando che “non è comunque questo il nostro obiettivo, noi cercheremo di fare come lo scorso anno e di vincere più partite possibili”. Aspirare a vincere il torneo, tuttavia, sembra un sogno: “Dobbiamo lavorare ancora tanto, la base deve crescere, dobbiamo avere più squadre - che comunque in questi anni sono aumentate - migliorare il campionato, giocare di più e lavorare sulla qualità”. Intanto, si guarda al futuro più prossimo: “Puntiamo a una buona classifica nel Sei Nazioni e ai mondiali”. Una bella responsabilità per le ragazze allenate da Andrea Di Giandomenico, che per questa edizione ha passato la fascia da capitano da Silvia Gaudino (non disponibile per motivi personali) a Sara Barattin: “Sara è una atleta molto forte, è una delle più grandi del gruppo e ha la massima fiducia della squadra. Per lei magari sarà più difficile perché è più timida - ha concluso - ma ha tutte le qualità per essere un buon capitano”.

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