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Dossier Francia a punteggio pieno, l'Irlanda deve già abdicare

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Dossier | N. 70 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Francia a punteggio pieno, l'Irlanda deve già abdicare

Con tutte le sofferenze del caso, ma con una prova più convincente rispetto a quella offerta nel primo turno, la Francia fa il pieno nelle due partite interne: due punti di scarto una settimana fa contro l'Italia, un punrto oggi contro l'Irlanda, e così i Bleus restano pienamente in corsa. Mentre i Verdi, che all'esordio avevano pareggiato in casa con il Galles, sembrano già pronti a dover rinunciare all'obiettivo di vincere il torneo per la terza volta di fila, cosa che non è mai riuscita a nessuna squadra dal 1883 a oggi.
Partita dura e poco spettacolare, quella giocata allo Stade de France, con risultato ribaltato nella ripresa, da 3-9 a 10-9. Un tempo per parte, soprattutto per quanto riguarda possesso di palla e supremazia territoriale. Nei primi 40' gli ospiti non sono riusciti a trovare la marcatura pesante perché hanno sbagliato troppo in fase di attacco, concedendo diversi turnover. Impeccabili i calci piazzati di Sexton (con tre tentativi a segno su tre contro un solo penalty di Plisson) e ottima la difesa dell'Irlanda nella zona centrale del terreno di gioco, ma la Francia non vedeva mai l'avversario uscire dal radar e questo era un brutto segnale per Rory Best e i suoi compagni.

Transalpini incapaci di creare pericoli in un primo tempo che, comunque, non ha fatto registrare reali occasioni da meta. Nella ripresa sono cambiate le direttrici del match. Azzeccati tutti i cambi del ct di casa Guy Novès, a partire dal programmato avvicendamento dei piloni. Fuori una coppia forte (Poirot-Atonio) e dentro una più forte ancora (Ben Arous-Slimani), con Machenaud al posto di Bezy per dare più personalità in un ruolo fondamentale come quello di mediano di mischia. Dall'altra parte l'Irlanda non aveva alternative davvero credibili in prima linea e inoltre continuava a perdere i pezzi: prima O' Brien, poi Dave Kearney e McCarthy fino al regista Sexton, uscito a 10 minuti dalla fine.

Senza fare cose eccezionali Guirado e soci si installavano nella metà campo avversaria, lasciando briciole occasionali all'Irlanda, macinando gioco e imponendosi sul piano del confronto fisico. Decisiva una sequenza offensiva durata otto minuti, dal 22' alla mezzora. I francesi si aggiudicavano una serie di punizioni in attacco e non provavano mai il calcio di punizione, perché volevano arrivare direttamente alla meta, prima tramite una rimessa laterale - con relativa, efficacissima spinta - e poi con mischie a ripetizione, che denotavano l'affanno crescente della controparte. Dall'ennesimo scontro fra i pacchetti, Machenaud estraeva velocemente l'ovale e lo dava a Medard che superava una retroguardia ormai esausta e realizzava una meta in mezzo ai pali, per la facile trasformazione di Plisson. Erano i sette punti sufficienti per il sorpasso e altri non ne sono serviti, perché l'Irlanda aveva esaurito da tempo tutte le energie.

La Partita
Francia-Irlanda 10-9 (primo tempo 3-9). Per la Francia: 1 meta (Medard), 1 calcio piazzato (Plisson), 1 trasformazione (Plisson). Per l'Irlanda: 3 calci piazzati (Sexton). Calci fermi: Plkisson 2 su 3; Sexton 3 su 3.

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