C'è un'accelerazione decisiva, nell'ennesimo match equilibrato di questo avvio di Sei Nazioni. A produrla sono i padroni di casa del Galles tra il 25' e il 30' della ripresa: due mete di Roberts e North - entrambe trasformate da un Biggar che non sbaglia mai - scavano il primo e unico gap tra le due contendenti e a una buona Scozia non basta rispondere con una meta allo scadere: finisce 27-23 dopo che gli ospiti avevano chiuso davanti (10-13) la prima frazione.
L'incontro finora più vivace e divertente del torneo ha proposto cinque mete, tante azioni non prive di audacia, capovolgimenti di fronte emozionanti, ritmo alto. Merito di tutte e due le squadre, ma soprattutto di una Scozia a più riprese sorprendente. Certo, i Dragoni del ct Warren Gatland hanno meritato il successo, ottenuto anche grazie a una maggiore tenuta sulla distanza, ma Laidlaw e i suoi hanno giocato un'ottima gara almeno per un'ora.
L'avvio non è stato promettente per gli ospiti, subito schiacciati in difesa e colpiti prima del decimo minuto da una meta di Gareth Davies, autore di una bella fuga partita da metà campo su un pallone di recupero. I Rossi vedevano però svanire immediatamente il loro vantaggio, inchinandosi davanti a quella che è stata la meta più bella dell'incontro: una ventina di fasi ben gestite dagli Highlanders fino a un calcetto di Russell che scavalcava gli ultimi difensori e permetteva al brillante Seymour di andare in meta. Il secondo quarto di gara era caratterizzato dall'uscita per infortunio del forte estremo scozzese Hogg e da tre calci piazzati tutti a segno: uno per il Galles e due per la Scozia, che tornava negli spogliatoi in vantaggio.
Nella ripresa l'equilibrio continuava, con gli ospiti capaci di farsi valere anche in mischia e gli uomini di casa sempre più presenti in attacco. Da una sorta di controfuga dell'ala James cominciava un periodo di predominio marcato, con mischie una dopo l'altra fino alla capitolazione, sotto forma di una meta in sfondamento di Roberts, poi votato man of the match. La trasformazione di Biggar portava il Galles in vantaggio 20-16, e poco dopo era North a spezzare ancora la resistenza dei Blu, per una volta inadeguati in difesa a fronte di un'iniziativa individuale di gran classe.
Si poteva pensare che la spinta del Millennium Stadium servisse ad aumentare il divario nel punteggio, ma invece era un altro pezzo di bravura, stavolta del centro scozzese Taylor, a fornire l'ultima emozione. Weir trasformava e sul 27-23 non c'era praticamente più tempo per pensare a un clamoroso controsorpasso.
LA PARTITA
Galles-Scozia 27-23 (primo tempo 10-13). Per il Galles: 3 mete (G.Davies, Roberts, North), 2 calci piazzati (Biggar), 3 trasformazioni (Biggar). Per la Scozia: 2 mete (Seymour, Taylor), 3 calci piazzati (Laidlaw), 2 trasformazioni (Laidlaw, Weir). Calci fermi: Biggar 5 su 5; Laidlaw 4 su 4, Weir 1 su 1
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