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Olimpiadi 2024 a Roma: un dossier da 5,3 miliardi di euro. Stimati…

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presentazione del progetto all’eur

Olimpiadi 2024 a Roma: un dossier da 5,3 miliardi di euro. Stimati 177mila posti di lavoro in più

Un dossier «low cost» da 5,3 miliardi per portare a Roma i Giochi olimpici del 2024. Un Pil di segno positivo, +0,4% in media annua per il Lazio, che in termini occupazionali si tradurrebbe in circa 177mila nuovi posti di lavoro. Se Roma dovesse vincere la corsa olimpica, nel 2017-2023 la crescita del Pil sarebbe stimato in oltre il 2,4% per la regione che li ospita. Numeri frutto dell’analisi sull’ impatto economico dei Giochi realizzata dal professor Beniamino Quintieri e dall’Università di Tor Vergata che sarà presentata il 24 febbraio nella sede di Unindustria Roma. Il Progetto presentato in contemporanea a Losanna (sede del Cio) e a Roma al Palazzo dei Congressi dell’Eur ha delineato le linee guida di quella che vuole essere «la più grande festa dello sport» ha spiegato il presidente del Comitato promotore Luca di Montezemolo. «C'è un tema al centro del progetto - ha sottolineato Montezemolo - l'arte italiana dell'accoglienza la capacità nel portare in giro la qualità della vita nel nostro paese». Ricca la platea composta da autorità, ministri esponenti del mondo sportivo, atleti per un evento aperto dall’attore Sergio Castellitto. «La candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 è una sfida che sollecita le capacità progettuali del Paese, che ne mette alla prova visione, qualità e risorse» ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera inviata al presidente del comitato promotore e al presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Valorizzare le energie migliori» dello sport ed eliminare «le storture, contrastando zone grigie e ogni forma di illegalità» uno dei passaggi chiave del messaggio del Capo dello Stato che auspica «come le Olimpiadi del 1960 segnarono un passaggio importante nello sviluppo economico e sociale dell'Italia» così « le Olimpiadi del 2024 possano diventare il crocevia di una nuova crescita contrassegnata da qualità e sostenibilità».

Secondo l'analisi, dei 177mila nuovi posti di lavoro, 48 mila saranno direttamente collegati ai lavori preparatori dei Giochi. Nel decennio successivo alle Olimpiadi, inoltre, il modello economico utilizzato proietta un incremento dell'occupazione pari a circa 90.000 unità di lavoro. Durante la presentazione del progetto al Palazzo dei Congressi dell’Eur, il Montezemolo, ha anche illustrato le voci di spesa: «Il costo per gli impianti permanenti per le Olimpiadi di Roma del 2024 sarà di 2,1 miliardi di euro». «Le due voci principali sono per il Villaggio olimpico (a Tor Vergata) , che deve avere 17mila posti, e il Centro stampa (a Saxa Rubra). La cifra sulle strutture permanenti parte da un presupposto: «abbiamo il 70% degli impianti disponibili e se volessimo domani fare la cerimonia inaugurale allo stadio Olimpico, l'atletica o il nuoto potremmo farlo» ha detto Montezemolo. A questa voce si aggiunge «il costo degli impianti temporanei, della gestione e dell'organizzazione che sara' di 3,2 miliardi di euro, che contiamo di raggiungere e coprire grazie a entrate derivanti da sponsor, contributo del Cio (circa un miliardo) e ticket» ha precisato Montezemolo. Ribadendo come i Giochi possano rappresentare un volano di crescita e modernizzazione insomma , un’occasione di sviluppo importante per la città e il Paese. «Come cittadini - ha chiarito Montezemolo - ci possiamo augurare che le Olimpiadi possano essere un volano di crescita e di miglioramento della città e in questo senso noi abbiamo lavorato molto con i Municipi, le associazioni ambientaliste, le scuole, le università le associazioni imprenditoriali e commerciali proprio per cercare di condividere un progetto concreto».

Trasparenza e budget contenuto le parole che ricorrono.

«Il progetto si fonda su quattro pilastri: elevata trasparenza approccio low cost, condivisione e coinvolgimento, miglioramento della qualità della nostra città» ha spiegato Montezemolo illustrando il dossier. « Abbiamo dei rivali, Ma a la città ha la voglia e la forza per vincere questa sfida». Sulle nostre previsioni ha chiarito il presidente del Coni in conferenza stampa «ci possiamo sbagliare di qualche centinaia di milioni sui 3,2 miliardi di euro, ma di fatto presentiamo un budget di 2,1 miliardi relativi ai costi di realizzazione degli impianti permanenti. È il budget più basso della storia delle olimpiadi» ha detto il presidente del Coni. Cifre ampiamente inferiori rispetto ai 10 miliardi ipotizzati per la precedente candidatura di Roma 2020, «perché si prevedeva l'indispensabilità di integrare investimenti nella parte sportiva e infrastrutturale», specifica Malagò, anticipando anche i costi relativi alla sicurezza: «Sono inclusi nella parte dei costi di gestione dell'avvenimento (quindi nei 3,2 miliardi di euro) e saranno di circa 800 milioni di euro». E infatti quello della mobilità e dei trasporti la spina nel fianco della candidatura romana. Come raggiungere Tor Vergata e Saxa Rubra? Come muoversi bene in una città che rischia di trasformarsi in una giungla? Di certo si tratta di lavori che richiederanno risorse ingenti (2,8 miliardi erano le spese stimate dal dossier Roma 2020 per adeguare le strutture urbane e di mobilità a Roma, con 1,6 miliardi per l’adeguamento dell’aeroporto di Fiumicino): a cominciare dal collegamento con Tor Vergata (dove è previsto il Villaggio Olimpico) e la definizione dei lavori per le Vele , per il progetto incompiuto di Calatrava «serviranno circa 400 milioni» ha chiarito Malagò.

Villaggio a Tor Vergata scelta obbligata

Che sulla scelta di Tor Vergata piuttosto che Roma Nord ha precisato: «Non cadrò mai nell'errore di rispondere a provocazioni e polemiche, ma se si conosce minimamente il tema della candidatura olimpica si puo' facilmente capire che il Villaggio atleti a Tor Vergata e' una scelta obbligata» ha detto il presidente del Coni rocordando come la scelta era già stata fatta nella presentazione della candidatura di Roma per i Giochi del 2004.
«Ringrazio chi ha fatto il dossier di Roma 2004 -ha spiegato Malagò - eccellente: gia' in quel dossier era inserita l'opzione Tor Vergata ed era stata sottoposta all'allora presidente della commissione valutativa, Thomas Bach, attuale presidente del Cio». Secondo Malago' «l'esigenza e' quella di creare un parco olimpico, dove ci sono gli atleti ma al tempo stesso devono essere inserite piu' venues sportive possibili. Ecco perche' la scelta obbligata di Tor Vergata: collocarlo al Foro Italico o alla Fiera avrebbe reso automaticamente non competitiva la candidatura e sarebbe stato improponibile».Infine Malagò ha spiegato che «tutte le scelte sugli impianti sono state sempre condivise dal Comitato promotore e dalle associazioni ambientaliste nazionali e locali».

I 3 poli nella Capitale e 11 città
La candidatura coinvolge non solo la Capitale ma tutta l'Italia. Con ben 11 stadi coinvolti per ospitare le gare di calcio olimpico, da Udine a Palermo, Verona, Milano, Genova, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, e ovviamente Roma, dove resta il punto interrogativo per la finale: Olimpico o Nuovo Stadio della Roma in caso di mancata realizzazione del progetto giallorosso? Resta anche in ballo l'ipotesi Milano o Napoli, dove si svolgeranno le semifinali. E poi la vela con Cagliari miglior location possibile designata. Venendo ai 'clusters' della città - i raggruppamenti, secondo la terminologia Cio -, sono tre i poli sportivi (Foro Italico, Tor Vergata e Fiera di Roma) con il 70% degli impianti già pronti o da riqualificare. A partire dal degradato stadio Flaminio (per rugby a 7 e pentathlon moderno: il Palazzetto dello Sport (preliminari volley), Villa Ada (mountain bike), il Marco Simone Golf Club, Piazza di Siena (equitazione: dressage e salto ostacoli), Pratoni del Vivario (completo di equitazione), Stadio Terme di Caracalla (Tiro con l'arco), Nuova Fiera di Roma divisa in padiglioni (badminton, scherma, tennistavolo, pesi, pugilato e discipline di lotta), gli “addizionali” Parco Naturalistico (canoa-Kayak acque libere e slalom, canottaggio e nuoto di fondo), Cycling Arena (ciclismo su pista), oltre a PalaEur (preliminari volley e ginnastica ritmica), Tre Fontane (hockey e calcio a 5 paralimpico). E infine il pool di location del Foro Italico, vero fiore all'occhiello di Roma: Stadio centrale del Tennis (pallanuoto), Stadio del Nuoto (nuoto e sincro), 'Pietrangeli' (tuffi), e Olimpico (atletica leggera). Impianti temporanei: Ippodromo Tor di Quinto (tiro), delle strutture temporanee al Circo Massimo (beach volley), Fori Imperiali (ciclismo strada e tiro con l'arco), laghetto dell'Eur (triathlon) e la Temporary Hall a Tor Vergata (semifinali e finali pallavolo, ginnastica artistica, trampolino elastico), Cycling Bmx e il Tor Vergata Tennis Center con campi da 15.000, 8.000, 5.000 e 3.500 posti a sedere. Come nel 1960, la maratona promette di essere uno dei momenti più suggestivi con il passaggio lungo il Tevere toccando i tre poli religiosi della città (San Pietro, Sinagoga e Moschea) per poi culminare sotto l'Arco di Costantino.

La concorrenza

In pista oltre a Roma Parigi, Los Angeles e Budapest. Leprime due, realisticamente le candidature più temibili. Soprattutto quella di Parigi che vuole riportare in Francia i Giochi del centenario (ospitarono le Olimpiadi del 1924). Il comitato promotore di Los Angeles 2024 ha presentato il logo della candidatura ai Giochi Olimpici: un angelo a braccia aperte illuminato dal sole con il motto “segui il sole”. Il logo è stato presentato nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, del presidente del comitato promotore, Casey Wasserman, e dall'ex campionessa olimpica di nuoto Janet Evans. Il Cio che prenderà la decisione finale il 13 settembre del 2017 a Lima

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