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Unioni civili, mediazioni in corso sulle adozioni. Il Pd cerca…

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ddl cirinnà al senato

Unioni civili, mediazioni in corso sulle adozioni. Il Pd cerca l’unità

Le unioni civili continuano a tener banco, non più sotto i riflettori ma comunque al centro del dibattito politico nonostante lo slittamento di una settimana, chiesto dal Pd, dell'esame in Aula al Senato del Ddl Cirinnà. Molti i fronti aperti: sia nella maggioranza, con Ap-Ncd che insiste nel chiedere lo stralcio della stepchild adoption, che all'opposizione, dove il M5S è finito nel mirino per la linea “stop and go”. Al clamoroso via libera al voto di coscienza è seguito il no all'emendamento “super canguro” del renziano Marcucci per fare spazio al voto sugli emendamenti, scelta che ha fatto infuriare le associazioni Lgbt e una grossa fetta di simpatizzanti M5S.

Pizzetti (Riforme): escludere stepchil sarebbe «una bestemmia»
Diverso il discorso in casa Pd, dove lo stallo in Aula a palazzo Madama e il rinvio dell'esame al 24 febbraio hanno messo in luce le divisioni interne e le resistenze della minoranza cattodem alla riforma. In un susseguirsi di riunioni e incontri che proseguiranno anche nei prossimi giorni, le varie anime del partito cercano una via d'uscita all'impasse, in attesa delle indicazioni del premier segretario Renzi in occasione della direzione del partito convocata per domenica.Il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti, di passaggio al Senato, parla di «giornata volta alla soluzione del caso», ma respinge con forza l'ipotesi di uno stralcio della stepchild adoption:«La parola stralcio è una bestemmia. Poi ci saranno i voti dell'aula». Sulla stessa linea anche il senatore della minoranza dem, Federico Fornaro, che in una nota esprime «massimo rispetto per le posizioni differenti nel gruppo Pd sulle unioni civili, ricordando però che il testo Cirinnà «è il testo concordato dentro e fuori il Pd sotto la regia della segreteria nazionale e non si può certo pensare di stravolgerne l'impianto (stepchild adoption compresa) alla vigilia dei primi voti in aula».

Giovani turchi Pd: sì a limatura ma no a stralcio adozioni
Per i “giovani turchi“(la corrente democrat che si è allineata in pratica sulle posizioni di Renzi), riuniti oggi a Roma con il loro leader, il Guardasigilli Adrea Orlando, il Ddl Cirinnà dovrebbe essere approvato senza «nessuno stralcio», mantenendo quindi l'articolo 5 sulle stepchild adoption. «Chi parla di stralcio sa che lo stralcio renderebbe impossibile l'unità del Pd. Lo stralcio è contro il Pd». Per Francesco Verducci sono «necessarie delle limature» all'attuale testo, ma il ddl «è frutto di un'impostazione che nasce non dallo scontro ma dall'accordo di tutte le varie componenti del Pd». Via libera anche all'emendamento Marcucci perché la priorità è mettere in sicurezza l'impostazione della legge». Per ricompattare il partito, la proposta dei “giovani turchi” è quella di nuove misure per rafforzare il divieto all'utero in affitto. Tre strade possibili: una modifica alla legge 40, «dove già è presente il divieto del cosiddetto utero in affitto, magari inasprendo le pene accessorie per chi è condannato». Oppure con un intervento sulla legge sulle adozioni o, infine, con un provvedimento ad hoc.

Alfano: Renzi faccia seria mediazione, no a stepchild adoption
Il rallentamento dei lavori in Aula sul Ddl ridà voce all'ala di centrodestra della maggioranza, rappresentata dagli alfaniani di Ap-Ncd da sempre contrarissimi alle unioni civili. Da Bruxelles, dove è in trasferta per partecipare a un vertice del Ppe, il leader del partito lancia un appello al premier perché «ci metta la testa davvero e faccia una seria azione di mediazione all'interno della maggioranza parlamentare» sulla questione delle unioni civili, «perché con le maggioranze variabili il Partito democratico sta andando a sbattere». La richiesta è chiara: «Togliamo le adozioni, evitiamo le fotocopie truffaldine del matrimonio, le unioni civili sono una cosa e il matrimonio tutt'altra, e facciamo una legge che possa dare agli italiani quello che la maggioranza chiede, così come non si deve dare alla maggioranza degli italiani quello che la maggioranza degli italiani rifiuta, ossia le adozioni da parte dei gay».

Zanda a Cirinnà: «No a insinuazioni infondate»
A rasserenare gli animi non sono certo servite le parole di ieri della senatrice Cirinnà, che in due interviste separate ha attaccato la nuova linea del M5S («Si sono rimangiati tutto: non hanno avuto un filo di vergogna, di imbarazzo. Ma che modo di fare politica è?) ma anche i colleghi di partito («Sto pagando le porcate fatte da certi renziani in guerra che volevano un premietto»). Sulla polemica innescata da Cirinnà interviene oggi il presidente dei senatori dem Luigi Zanda che parla di «comprensibile amarezza», concordando con le sulle responsabilità dei Pentastellati «per aver impedito una rapida approvazione della legge sulle unioni civili per piccoli motivi di tattica politica». Ma, conclude, per approvare la legge «è necessario un supplemento di responsabilità da parte di tutti» insime «alla compattezza e l'unità del gruppo», e non «le insinuazioni infondate».

Di Battista sfida Renzi, metta la fiducia

«Il Pd è in terribile difficoltà e al posto di accusare se stesso ed ammettere i propri fallimenti, incolpa il M5S. Senza la stampa compiacente si sarebbe aperta una crisi di governo. Senatori e deputati del Pd invece di protestare e attaccare il M5S, andate al Nazareno e chiedete a Renzi di mettere la fiducia. Tanto Renzi la fiducia la mette su tutto, anche sulla legge elettorale come ha fatto soltanto Mussolini». Lo afferma Alessandro Di Battista, membro del direttorio del M5S in merito al ddl sulle Unioni civili. Il deputato pentastellato ricostruisce con un video i passaggi della legge .

«Il M5S non presenta alcun emendamento per poter far approvare la legge velocemente. La Lega presenta 5mila emendamenti per fare ostruzionismo, ma anche il Pd presenta emendamenti per modificare la propria legge: una parte del Pd vuole modificare la sua legge» sottolinea Di Battista. «A quel punto, il Pd vuole applicare il canguro, vuole cancellare il dibattito sulla legge. Uno potrebbe pensare che lo faccia per cancellare l'ostruzionismo ma in realtà lo fa soltanto per silenziare il proprio dissenso interno. La Lega cancella i suoi emendamenti e il Pd che fa? Se la prende con noi perché non vogliamo votare il canguro. Noi abbiamo detto loro: “votiamo tutti gli emendamenti in due-tre giorni”. Ma loro hanno detto no perché temono di palesare le loro divisioni interne. E allora dicono che la colpa è nostra... E' un gioco che fa Renzi per nascondere al Paese che non ha più i voti», conclude Di Battista

Camusso (Cgil): Italia in grave ritardo su unioni civili
La giornata registra anche il posizionamento della Cgil a favore del ddl Cirinnà, con un duro attacco del segretario generale, Susanna Camusso, allo slittamento nell'esame del ddl. L'Italia, sottolinea Camusso, «è in ritardo e non riesce a mettersi al passo con la società e con il mondo. C'è un drammatico ritardo della politica e del parlamento italiano rispetto a diritti che il resto del mondo ha ma che ha anche la contrattazione, se pensiamo che i fondi di prestazione, ad esempio, nella contrattazione sono estesi alle coppie di fatto e alle coppie di diversi orientamenti sessuali senza essere noi giudici di comportamenti e delle scelte delle persone».

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