di Flavia Carletti
Rispetto per la Scozia e giocare bene per fare il risultato. L'obiettivo degli Azzurri tracciato dal capitano Sergio Parisse è chiaro e semplice: l'avversario non va sottovalutato ma bisogna fare il proprio gioco, imponendosi, e alla fine vincere. Alla vigilia della partita Italia-Scozia, terza giornata del Sei Nazioni 2016 (diretta DMAX e NOVE dalle 14.45, calcio di inizio ore 15.25), il numero 8 dell'Italrugby ha indicato la direzione da seguire.
«Dobbiamo rispettare la Scozia ma scendere in campo sapendo che se offriremo il rugby di cui siamo capaci, se giocheremo bene il nostro rugby, potremo avere il risultato dalla nostra parte al termine degli ottanta minuti», ha affermato Parisse. «Nelle prime due uscite di questo torneo la Scozia è stata molto più costante di noi nella performance, sbaglieremmo a pensare che vinceremo la gara di domani solo perché è quello che tutti si aspettano», ha aggiunto il capitano azzurro, riconoscendo che la Scozia, nonostante non abbia raccolto risultati positivi nelle ultime partite del torneo, è in forma ed è reduce da un buon mondiale.
La carica di Parisse è già stata trasmessa ai compagni di squadra, almeno a giudicare dalle parole di Edoardo “Ugo” Gori, che con la Scozia collezionerà la cinquantesima presenza in maglia azzurra, senza aver compiuto ancora 26 anni. «La partita di domani sarà come sempre una grande emozione. Sono onorato di vestire questa maglia ancora una volta e voglio dare ancora molto a questa squadra, un gruppo che ha voglia di migliorare e diventare sempre più forte», ha dichiarato il giovane mediano di mischia. Per Giampiero De Carli, allenatore degli avanti della Nazionale, la Scozia è «una squadra che come noi cerca di migliorarsi» e «arriva da nove sconfitte consecutive nel torneo».
Guardando a quanto fatto dall'Italia, per l'ex azzurro, autore della meta dell'Italia in occasione dell'esordio nel Sei Nazioni, il 5 febbraio 2000 proprio con ai danni degli scozzesi, «contro l'Inghilterra, nonostante il risultato finale molto duro per noi, credo che si sia giocata una grande partita: troppo spesso ci dimentichiamo della qualità degli avversari. Gli inglesi nel finale sono saliti di livello nell'ultima fase di gara, dobbiamo tenere in considerazione l'eventualità che un avversario, come è stato in quel caso, sia più bravo di noi».
Per quanto questo sia vero, è tornato a intervenire Parisse: «Sono d'accordo con Giampiero ma voglio aggiungere che, come squadra, dobbiamo imparare a reagire collettivamente e individualmente alle difficoltà e agli errori. Dopo la meta d'intercetto subita contro gli inglesi c'è stato da parte di alcuni un certo smarrimento, invece è in quei momenti che bisogna guardare avanti e reagire. Sono partite come quelle con l'Inghilterra che aiuteranno la crescita di questo gruppo». Una crescita che sarà ancora una volta sotto esame.
Roma, Stadio Olimpico – sabato 27 febbraio 2016, ore 15.25
RBS 6 Nazioni, III giornata – Diretta DMAX e NOVE dalle 14.45
Italia v Scozia
Italia: Odiete; Sarto L., Campagnaro, Garcia, Bellini; Haimona, Gori; Parisse (cap), Zanni, Minto; Furno, Fuser; Cittadini, Ghiraldini, Lovotti
a disposizione: Giazzon, Zanusso, Castrogiovanni, Bernabò, Van Schalkwyk, Palazzani, Padovani, Pratichetti A.
all. Brunel
Scozia: Hogg; Seymour, Bennett, Taylor, Visser; Russell, Laidlaw (cap); Denton, Hardie, Barclay; Gray J. Gray R.; Nel, Ford, Dickinson
a disposizione: McInally, Sutherland, Low, Swinson, Wilson, Hidalgo-Clyne, Horne, Lamont S.
all. Cotter
arb. Jaco Peyper (Sudafrica)
g.d.l. Pascal Gauzere (Francia), Nick Briant (Nuova Zelanda)
TMO: Graham Hughes (Inghilterra)
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